Alpe Tre Potenze versante Sud: canalone del Rio Ribellino o Solco Grande
near Consuma, Toscana (Italia)
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Itinerary description
Vista la grande quantità di neve caduta nei giorni scorsi nel versante emiliano dell'appennino e considerato il probabile affollamento nei luoghi più noti del modenese (leggi: lago Santo, Cimone, Libro Aperto) oggi io e Jeanclaude Pucci abbiamo optato per una gita esplorativa controcorrente.
Varie volte nelle gite intorno al Tre Potenze io e Jeanclaude, avevamo osservato degli interessanti canaloni ripidi nel versante Toscano del Tre Potenze. Uno di questi in particolare ci aveva incuriosito per pendenze, sviluppo e ampiezza. Sulle mappe è indicato come "Solco Grande" e grosso modo è l'impluvio de Rio Ribellino che incide il versante meridionale dell'Alpe Tre Potenze. A nostra conoscenza non era mai stato disceso prima di ora, però vista la massiccia frequentazione di questa zona, qualcuno potrebbe averlo già disceso a nostra insaputa. Così, visto che lì la neve è giusta giusta e il rischio valanghivo quasi nullo, e visto che sicuramente lì non avremo trovato folla, stamani siamo partiti dal piazzale del Sestaione per andare a darci un'occhiata da vicino.
Salita tutta sci ai piedi su neve feltrosa e a ttratti farinosa. Nel bosco circa 25cm di neve nuova su fondo naturale e dai 1400 su fondo vecchio. In prossimità della cresta del Tre Potenze vento fresco e neve indurita costellata di sastrugi e placche ventate. Scavalcata la cresta tracersiamo in salita sul versante toscano per portarci verso l'attacco di una pagina ben innevata che confluisce nel Solco Grande.
Spelliamo e attacchaimo subito a scendere dato che la neve è già ammorbidita ma non sfatta. Comode curve regolari su pendenze non eccessive, il fondo ben portante consente una sciata godibilissima e mai forzata. Scendiamo per circa 350mt il canalone sempre ampio e ben coperto. Quando cominciamo a intravedere in basso un po' di sassi e la neve comincia ad ammollare un po' troppo ci fermiamo, ripelliamo e risaliamo sci ai piedi tutto il canale, deviando però in alto verso una salita diretta per intercettare la cresta un poco più in basso del punto di attacco della discesa.
Dopo una breve sosta di recupero, senza spellare perdiamo ancora quota lungo la cresta fino a raggiungere la foce del Ribellino. da qui risalita sci ai piedi al Poggio alle Porche per andarea a vedere in che condizioni è un altro bel canalone che scende verso la val Fegana e che vorremo provare a percorrere. Giunti quasi in vetta al Poggio alle Porche ci rendiamo conto che in alto questo canalone è quasi completamente sassoso. Per oggi decidiamno di lasciar perdere con l'intenzione di tornare a provarci quando le condizioni saranno idonee (copertura migliore ma non troppo carico).
In vetta al Poggio alle Porche ci intratteniamo in scambi di esperienze e informazioni con un gruppeto di gagliardi scialp toscani (Tommaso di Ponte a Moriano e gli altri dalle Apuane). Poi cominciamo la discesa per il ritorno al parcheggio del Sestaione. All'inizio neve molto ventata e placche indurite. In basso poi neve feltrosa e a tratti ancora farinosa. Più in basso, sulle vecchie piste chiuse la sciata diventa problematica e per niente divertente a causa dell'aratura totale di ogni mt quadrato e dei numerosissimi arbusti (anche vigorosi e fastidiosi) che costellano le piste.
In qualche modo però riusciamo a riguadagnare la strada di fondo valle e in breve siamo di nuovo al parcheggio del Sestaione con un bel nuovo itinerario di discesa (forse una prima) in saccoccia e nessun danno né agli sci né alle articolazioni ... il che non era per niente scontato viste le condizioni pessime delle vecchie piste.
Varie volte nelle gite intorno al Tre Potenze io e Jeanclaude, avevamo osservato degli interessanti canaloni ripidi nel versante Toscano del Tre Potenze. Uno di questi in particolare ci aveva incuriosito per pendenze, sviluppo e ampiezza. Sulle mappe è indicato come "Solco Grande" e grosso modo è l'impluvio de Rio Ribellino che incide il versante meridionale dell'Alpe Tre Potenze. A nostra conoscenza non era mai stato disceso prima di ora, però vista la massiccia frequentazione di questa zona, qualcuno potrebbe averlo già disceso a nostra insaputa. Così, visto che lì la neve è giusta giusta e il rischio valanghivo quasi nullo, e visto che sicuramente lì non avremo trovato folla, stamani siamo partiti dal piazzale del Sestaione per andare a darci un'occhiata da vicino.
Salita tutta sci ai piedi su neve feltrosa e a ttratti farinosa. Nel bosco circa 25cm di neve nuova su fondo naturale e dai 1400 su fondo vecchio. In prossimità della cresta del Tre Potenze vento fresco e neve indurita costellata di sastrugi e placche ventate. Scavalcata la cresta tracersiamo in salita sul versante toscano per portarci verso l'attacco di una pagina ben innevata che confluisce nel Solco Grande.
Spelliamo e attacchaimo subito a scendere dato che la neve è già ammorbidita ma non sfatta. Comode curve regolari su pendenze non eccessive, il fondo ben portante consente una sciata godibilissima e mai forzata. Scendiamo per circa 350mt il canalone sempre ampio e ben coperto. Quando cominciamo a intravedere in basso un po' di sassi e la neve comincia ad ammollare un po' troppo ci fermiamo, ripelliamo e risaliamo sci ai piedi tutto il canale, deviando però in alto verso una salita diretta per intercettare la cresta un poco più in basso del punto di attacco della discesa.
Dopo una breve sosta di recupero, senza spellare perdiamo ancora quota lungo la cresta fino a raggiungere la foce del Ribellino. da qui risalita sci ai piedi al Poggio alle Porche per andarea a vedere in che condizioni è un altro bel canalone che scende verso la val Fegana e che vorremo provare a percorrere. Giunti quasi in vetta al Poggio alle Porche ci rendiamo conto che in alto questo canalone è quasi completamente sassoso. Per oggi decidiamno di lasciar perdere con l'intenzione di tornare a provarci quando le condizioni saranno idonee (copertura migliore ma non troppo carico).
In vetta al Poggio alle Porche ci intratteniamo in scambi di esperienze e informazioni con un gruppeto di gagliardi scialp toscani (Tommaso di Ponte a Moriano e gli altri dalle Apuane). Poi cominciamo la discesa per il ritorno al parcheggio del Sestaione. All'inizio neve molto ventata e placche indurite. In basso poi neve feltrosa e a tratti ancora farinosa. Più in basso, sulle vecchie piste chiuse la sciata diventa problematica e per niente divertente a causa dell'aratura totale di ogni mt quadrato e dei numerosissimi arbusti (anche vigorosi e fastidiosi) che costellano le piste.
In qualche modo però riusciamo a riguadagnare la strada di fondo valle e in breve siamo di nuovo al parcheggio del Sestaione con un bel nuovo itinerario di discesa (forse una prima) in saccoccia e nessun danno né agli sci né alle articolazioni ... il che non era per niente scontato viste le condizioni pessime delle vecchie piste.
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