Argentario XC + enduro soft
near Terrarossa, Toscana (Italia)
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Itinerary description
Percorso con 221 di GRIT (indice difficoltà percorso secondo Garmin) e 86% di offroad.
Peso 98 kg; consumo 620 W
Singletrack: 9 km
Sentiero-sterrata: 35 km
Strade secondarie: 3 km
Strada asfaltata: 8 km
Partenza in salita offroad facile ma con ripida salita finale fino al convento dei Passionisti. Dopo breve tratto asfaltato si prosegue su lunga salita su sterrata con alcuni tratti molto ripidi, fino a raggiungere la zona del telegrafo, dove si continua poi su asfalto sino a Poggio Tondo. Da lì inizia la prima discesa enduro bella sulla La Madonnina , finalmente per me non particolarmente difficile, che dopo un iniziale tratto sconnesso prosegue poi nel bosco con una serie di tornantini e infine lungo il letto di un torrente in secca che consente anche a me di lasciare un poco i freni. Dopo una nuova breve salita su sterrata inizia discesa su asfalto secondario per riprendere poi un singletrack in salita ripidissimo in alcuni punti, che proseguendo poi su sterrata ci porta sopra Santo Stefano. Discesa su asfalto fino al porto e risalita lunga prima su asfalto secondario, poi su sterrata prima a Poggio di Lavagnini e poi a poggio Vongher, seguendo il tracciato della Granfondo, che presenta alcuni tratti veramente ripidi (fino al 26% di pendenza).
Poi lunga discesa prima su singletrack, poi su sterrata e infine su asfalto fino a poco prima di Porto Ercole, dove imbocchiamo prima sterrata e poi ripidissimo singletrack in salita risalendo poi su lungo tratto impegnativo in asfalto secondario e seguendo il percorso della Granfondo, per imboccare poi nuovamente un lungo singletrack che ci porta di nuovo a quasi 500 metri di quota sulla strada asfaltata che proviene dal convento. Discesa per 1,5 km su strada asfaltata che ad un tornante abbandoniamo per imboccare l’ultimo sentiero enduro, il noviziato, un poco più difficile del precedente, con un bel tratto iniziale con tornantini ed un secondo pezzo con più flow. A metà di questo sentiero imbocchiamo la via del ritorno su nuovo singletrack in salita (2 pezzi di 5 m di lunghezza da fare a spinta per superare sassi troppo alti) che ci riporta di nuovo nella zona del convento. Ritorno offroad tutto in discesa seguendo in senso inverso il primo pezzo del percorso.
Giro impegnativo per il dislivello, alcune ripidissime salite, e per le discese enduro, abbordabili ma fin troppo tecniche per me. Tutto ripagato da panorami fantastici.
Peso 98 kg; consumo 620 W
Singletrack: 9 km
Sentiero-sterrata: 35 km
Strade secondarie: 3 km
Strada asfaltata: 8 km
Partenza in salita offroad facile ma con ripida salita finale fino al convento dei Passionisti. Dopo breve tratto asfaltato si prosegue su lunga salita su sterrata con alcuni tratti molto ripidi, fino a raggiungere la zona del telegrafo, dove si continua poi su asfalto sino a Poggio Tondo. Da lì inizia la prima discesa enduro bella sulla La Madonnina , finalmente per me non particolarmente difficile, che dopo un iniziale tratto sconnesso prosegue poi nel bosco con una serie di tornantini e infine lungo il letto di un torrente in secca che consente anche a me di lasciare un poco i freni. Dopo una nuova breve salita su sterrata inizia discesa su asfalto secondario per riprendere poi un singletrack in salita ripidissimo in alcuni punti, che proseguendo poi su sterrata ci porta sopra Santo Stefano. Discesa su asfalto fino al porto e risalita lunga prima su asfalto secondario, poi su sterrata prima a Poggio di Lavagnini e poi a poggio Vongher, seguendo il tracciato della Granfondo, che presenta alcuni tratti veramente ripidi (fino al 26% di pendenza).
Poi lunga discesa prima su singletrack, poi su sterrata e infine su asfalto fino a poco prima di Porto Ercole, dove imbocchiamo prima sterrata e poi ripidissimo singletrack in salita risalendo poi su lungo tratto impegnativo in asfalto secondario e seguendo il percorso della Granfondo, per imboccare poi nuovamente un lungo singletrack che ci porta di nuovo a quasi 500 metri di quota sulla strada asfaltata che proviene dal convento. Discesa per 1,5 km su strada asfaltata che ad un tornante abbandoniamo per imboccare l’ultimo sentiero enduro, il noviziato, un poco più difficile del precedente, con un bel tratto iniziale con tornantini ed un secondo pezzo con più flow. A metà di questo sentiero imbocchiamo la via del ritorno su nuovo singletrack in salita (2 pezzi di 5 m di lunghezza da fare a spinta per superare sassi troppo alti) che ci riporta di nuovo nella zona del convento. Ritorno offroad tutto in discesa seguendo in senso inverso il primo pezzo del percorso.
Giro impegnativo per il dislivello, alcune ripidissime salite, e per le discese enduro, abbordabili ma fin troppo tecniche per me. Tutto ripagato da panorami fantastici.
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