Elba est mix

GRIT (difficoltà del percorso con Garmin): 207

Percorso misto con tratti ripresi dalla Legend CUP e nella parte da Porto Azzurro a Acquabona da Lorenzo Verdiani. Giro tosto per la parte centrale in parte da considerare AM, ma paesaggi meravigliosi sono presenti dall’inizio alla fine. Partenza dalla tenuta delle Ripalte seguendo in discesa il percorso della Legend CUP 19. Passaggio tutto offroad prima in alto e poi appena sopra il mare fino a Naregno. Poi si prosegue per Mola su asfalto e inizia una lunga salita prima su asfalto, poi su un breve tratto di sentiero quasi abbandonato ma transitabile, e quindi su sterrata che si innesta in una ripidissima mulattiera molto sconnessa che constringe occasionalmente a scendere dai pedali. Inizia poi il punto più difficile del percorso all’altezza di Monte Castello (vedi il waypoint con i cartelli dei sentieri) dove si continua su stretto single track che poi è un sentiero da trekking molto roccioso prima e di terra morbida poi che costringe a proseguire a spinta (sempre x brevissimi tratti) in numerosi tratti se come me non si possiede grande tecnica, protezioni e coraggio. Raggiunta la strada asfaltata la si segue in salita per 1 km circa per imboccare poi a sinistra una sterrata che ci porta su single track che conduce ai ripetitori. Continuando in discesa il single track è molto più fattibile di quello descritto prima e ci porta con un tratto finale con molti gradini (sentiero delle scalette) appena sopra Bagnaia. Da quel punto in poi sono finiti i tratti con discese molto tecniche. Su sterrata si arriva a Bagnaia e dopo un tratto asfaltato si risale nuovamente su ripida sterrata a Monte Ornello,scendendo poi senza grossi problemi offroad fino a Capoliveri. Si segue la strada asfaltata principale e lasciando il paese si prosegue per circa 2 km sino a incontrare di nuovo il percorso della Legend Cup, con una divertente breve discesa tecnica che ci porta a Innamorata. Si continua in salita su asfalto e poi su sentiero sino alla zona delle miniere. Discesa tecnica ma senza grossi problemi fino al mare, poi lunga e faticosa risalita offroad fino al museo delle miniere. Si continua su larga sterrata per prendere poi dopo un paio di Km un single track in discesa. Sempre in offroad in continuo saliscendi si ritorna alla tenuta delle Ripalte.