Mulattiera di Valdobbiadene-Balcon-Orsere (st)-Mariech-Doc-Direttissima del Vallina-Segusino-Pianar
near Valdobbiadene, Veneto (Italia)
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Itinerary description
Il giro inizia nei pressi dell'ospedale di Valdobbiadene.
Si sale a nord, attraversando il borgo di Ron prima e di Simonetto dopo. Quindi si devia a sx e si comincia la risalita della "mulattiera" che è, di fatto, una strada forestale molto ben tenuta. All'altezza di 650mt si devia a sx per tratturo in salita piuttosto accentuata (1012a) e si attraversa verso ovest, sempre con salita sostenuta. Alla fine del traverso una breve discesa e ci si immette nella forestale che sale in cresta da san Vito. In questo punto merita assolutamente una deviazione veloce alla casera li vicino per mmirare un panorama molto bello.
Ripresa la strada, si sale e ci si sposta sul versante ovest fino ad un bivio dove bisogna prendere un st che si stacca a dx (freccia per Balcon) e sale in diagonale. Non tutti riescono a fare la salita senza spingere, ma si tratta, cmq, di pochi metri. Poi un sentiero pianeggiante e bellissimo, ci porta a Prà de Spin. Sosta anche qui perchè il posto è davvero stupendo. Quindi si prende la sterrata che va a est fino al bivio dove a sx si va verso Balcon. Sterrata in salita con uno strappo importante (pedalabile con la massima assistenza) ci porta a raggiungere la cementata prima e l'asfaltata poi che ci condurrà sulla Pianezze-Mariech. Qui a sx. fatto il tornante, ancora su per poche centinaia di metri e deviazione a sx (sotto il grande ripetitore quadrato) per andare a Lavello Basso. Giunti alla malga (aperta in estate) si prende un st spettacolare, che inizia proprio davanti alla malga. Attenzione perchè non ci sono indicazioni di sorta, ma dopo pochi metri inizierete a salire per traccia molto evidente anche se stretta. Si sale per un centinaio di metri (lineari) e si arriva nel crinale da cui si ha una bella veduta su Barbaria e i suoi pascoli. Si continua per lo sopettcolare st, praticamente tagliando a sud la vetta dell'Orsere. Verso al fine del sentiero potete scendere in strada e proseguire verso Mariech su asfalto. In questo caso siamo saliti fino ai ripetitori (praticamente in vetta al Barbaria) con un rampone verde che supera il 30% di pendenza. Quindi si scende sull'asfaltata e ci si porta al Mariech. Presso la pozza d'acqua, con splendida vista sulla Valbelluna, si inizia a scendere verso il Capitel de Guarda. Arrivati al bivio poco prima del capitello, a sx per attraversare il versante nord e, con alcuni ramponi, ma sempre ben pedalabili, ci si porta alla Forcella, da dove si apre di nuovo il panorama sul massiccio del Grappa e affini.
Qui inizia la salita sulla cresta del Doc. Molto ben pedalabile, anche con bagnato. Si arriva in cima. Stupenda vista a 360°. Sosta prima di iniziare una lunga strepitosa discesa.
Giù per cresta ovest, quindi sempre verso ovest a malga Doc de Fora. Qui si prende un st sulla sx e ci si porta sulla sterrata sassosa sottostante. Qiundi giù fino a Col del Fi, dove prendiamo la discesa cementata a sx e andiamo dritti al primo tornate (cancello).
Ci si porta a Poset. Qui, seguendo anche le indicazioni verticali, si inizia a percorrere la direttissima del Vallina. Una bella pista ci porta a casera Miliane. Sotto la casera si deve prendere il sentiero che continua sulla cresta (se andate dritti per sterrata arrivate a Milies). Questo tratto è molto difficile e richede di saper "galleggiare" sui sassi. Comunque, al limite, smontate nei pezzi più ardui.
Si arriva a vasere, dove si può prendere la sterrata che scende a riva grassa (consigliato a chi non se la sente di affrontare tratti ancora più ostici di quello sopra). Noi siamo scesi sempre in verticale. Un breve tratto di cementata porta a san Barnaba. Qui ancora in verticale, proprio sotto la chiesetta, per affrontare dei tratti davvero impegnativi, fino a sbucare a Riva Grassa e quindi arrivare al bar di Segusino dove ci atende un bel panino e relativa birra.
Post pausa si riprende a salire verso Pianar, località dove insistono dei grandi ripetitori, che si vedono dal basso. La forestale che sale è un po sassosa, ma, soprattutto, molto umida e fangosa in caso di piogge recenti. La sua risalita richiede zero indugi e una buona spinta del motore (nelle condizioni attuali, direi veramente ostica per le muscolari).
Arrivati ai generatori dei ripetitori, ci aspetta l'ultimo strappo di st strettino, verso il punto più alto della località Pianar. Da qui ci si dirige verso la casera in basso. Il sentiero la aggira sulla sx. Noi lo abbiamo fatto a dx, ma non credo che i proprietari sarebbe contenti di veder passare li delle persone, per cui, se sono presenti, aggiratela a sx.
Raggiunta la strada si va a sx e si sale (in verità si potrebbero risparmiare gli ultimi settanta metri d+ andando dritti per pista forestale, ma tant'è). Giunti poco sotto la cima del Col Antich, si prede una traccia a dx e si inizia ascendere. Seguendo sempre la traccia, si arriverà Riva Rosina, località di San Vito. Anche questa discesa è molto tosta, sempre sassosa. Evitabile scendendo per la comoda forestale. Ma per chi vuole l'ultimo sprazzo di adrealina, va benissimo. Da san Vito si va a chiudere l'anello.
Posso dire percorso favoloso, nonch'è faticoso. Ma davvero appagante.
Se a Segusino ne avete abbastanza, evitate la salita a pianar e andate verso la statale, quindi salite a Valdobbiadene per strada.
Tutto il giro si presta a varianti che possono renderlo meno tecnico e difficoltoso.
Se evitate le discese nell'ultimo tratto della cresta del Vallina e delle pietraie del Pianar, è classificabile difficile.
Buona pedalata.
Si sale a nord, attraversando il borgo di Ron prima e di Simonetto dopo. Quindi si devia a sx e si comincia la risalita della "mulattiera" che è, di fatto, una strada forestale molto ben tenuta. All'altezza di 650mt si devia a sx per tratturo in salita piuttosto accentuata (1012a) e si attraversa verso ovest, sempre con salita sostenuta. Alla fine del traverso una breve discesa e ci si immette nella forestale che sale in cresta da san Vito. In questo punto merita assolutamente una deviazione veloce alla casera li vicino per mmirare un panorama molto bello.
Ripresa la strada, si sale e ci si sposta sul versante ovest fino ad un bivio dove bisogna prendere un st che si stacca a dx (freccia per Balcon) e sale in diagonale. Non tutti riescono a fare la salita senza spingere, ma si tratta, cmq, di pochi metri. Poi un sentiero pianeggiante e bellissimo, ci porta a Prà de Spin. Sosta anche qui perchè il posto è davvero stupendo. Quindi si prende la sterrata che va a est fino al bivio dove a sx si va verso Balcon. Sterrata in salita con uno strappo importante (pedalabile con la massima assistenza) ci porta a raggiungere la cementata prima e l'asfaltata poi che ci condurrà sulla Pianezze-Mariech. Qui a sx. fatto il tornante, ancora su per poche centinaia di metri e deviazione a sx (sotto il grande ripetitore quadrato) per andare a Lavello Basso. Giunti alla malga (aperta in estate) si prende un st spettacolare, che inizia proprio davanti alla malga. Attenzione perchè non ci sono indicazioni di sorta, ma dopo pochi metri inizierete a salire per traccia molto evidente anche se stretta. Si sale per un centinaio di metri (lineari) e si arriva nel crinale da cui si ha una bella veduta su Barbaria e i suoi pascoli. Si continua per lo sopettcolare st, praticamente tagliando a sud la vetta dell'Orsere. Verso al fine del sentiero potete scendere in strada e proseguire verso Mariech su asfalto. In questo caso siamo saliti fino ai ripetitori (praticamente in vetta al Barbaria) con un rampone verde che supera il 30% di pendenza. Quindi si scende sull'asfaltata e ci si porta al Mariech. Presso la pozza d'acqua, con splendida vista sulla Valbelluna, si inizia a scendere verso il Capitel de Guarda. Arrivati al bivio poco prima del capitello, a sx per attraversare il versante nord e, con alcuni ramponi, ma sempre ben pedalabili, ci si porta alla Forcella, da dove si apre di nuovo il panorama sul massiccio del Grappa e affini.
Qui inizia la salita sulla cresta del Doc. Molto ben pedalabile, anche con bagnato. Si arriva in cima. Stupenda vista a 360°. Sosta prima di iniziare una lunga strepitosa discesa.
Giù per cresta ovest, quindi sempre verso ovest a malga Doc de Fora. Qui si prende un st sulla sx e ci si porta sulla sterrata sassosa sottostante. Qiundi giù fino a Col del Fi, dove prendiamo la discesa cementata a sx e andiamo dritti al primo tornate (cancello).
Ci si porta a Poset. Qui, seguendo anche le indicazioni verticali, si inizia a percorrere la direttissima del Vallina. Una bella pista ci porta a casera Miliane. Sotto la casera si deve prendere il sentiero che continua sulla cresta (se andate dritti per sterrata arrivate a Milies). Questo tratto è molto difficile e richede di saper "galleggiare" sui sassi. Comunque, al limite, smontate nei pezzi più ardui.
Si arriva a vasere, dove si può prendere la sterrata che scende a riva grassa (consigliato a chi non se la sente di affrontare tratti ancora più ostici di quello sopra). Noi siamo scesi sempre in verticale. Un breve tratto di cementata porta a san Barnaba. Qui ancora in verticale, proprio sotto la chiesetta, per affrontare dei tratti davvero impegnativi, fino a sbucare a Riva Grassa e quindi arrivare al bar di Segusino dove ci atende un bel panino e relativa birra.
Post pausa si riprende a salire verso Pianar, località dove insistono dei grandi ripetitori, che si vedono dal basso. La forestale che sale è un po sassosa, ma, soprattutto, molto umida e fangosa in caso di piogge recenti. La sua risalita richiede zero indugi e una buona spinta del motore (nelle condizioni attuali, direi veramente ostica per le muscolari).
Arrivati ai generatori dei ripetitori, ci aspetta l'ultimo strappo di st strettino, verso il punto più alto della località Pianar. Da qui ci si dirige verso la casera in basso. Il sentiero la aggira sulla sx. Noi lo abbiamo fatto a dx, ma non credo che i proprietari sarebbe contenti di veder passare li delle persone, per cui, se sono presenti, aggiratela a sx.
Raggiunta la strada si va a sx e si sale (in verità si potrebbero risparmiare gli ultimi settanta metri d+ andando dritti per pista forestale, ma tant'è). Giunti poco sotto la cima del Col Antich, si prede una traccia a dx e si inizia ascendere. Seguendo sempre la traccia, si arriverà Riva Rosina, località di San Vito. Anche questa discesa è molto tosta, sempre sassosa. Evitabile scendendo per la comoda forestale. Ma per chi vuole l'ultimo sprazzo di adrealina, va benissimo. Da san Vito si va a chiudere l'anello.
Posso dire percorso favoloso, nonch'è faticoso. Ma davvero appagante.
Se a Segusino ne avete abbastanza, evitate la salita a pianar e andate verso la statale, quindi salite a Valdobbiadene per strada.
Tutto il giro si presta a varianti che possono renderlo meno tecnico e difficoltoso.
Se evitate le discese nell'ultimo tratto della cresta del Vallina e delle pietraie del Pianar, è classificabile difficile.
Buona pedalata.
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