GENOVA-PIACENZA-CREMONA-MANTOVA

Partenza dalla stazione di Genova Brignole, è inutile andare a vedere il mare, tanto non si vede. I primi chilometri si pedala nel traffico di una città caotica non certo fatta per le bici. I viali sono larghi ma bisogna prestare molta attenzione. Finalmente, dopo circa 12 km, inizia la salita, non è difficile, sale sempre piuttosto morbida, pochi e brevi gli strappetti. Si arriva al passo della Scoffera su una strada comunque poco trafficata. Da li si raggiunge l'inizio della Valtrebbia, inizia una lunghissima discesa alternata a salite, di modesta pendenza, a parte un paio di strappi duri ma brevi, finché non si è quasi arrivati a Piacenza. La strada è poco trafficata, il fondo risulta piuttosto buono. Si susseguono diversi paesi dove è possibile fare pause. L'arrivo a Piacenza sfrutta per diversi chilometri una ciclabile, che attenua il fastidio del traffico sostenuto della strada contigua. Solo dopo Piacenza, quando ormai si segue la ciclovia del Po, si trovano tratti sterrati ben tenuti. Dopo Cremona i tratti di sterrato, che prima si potevano fare anche in BDC, adesso diventano un poco più rovinati, consigliati copertoni robusti. Da Piacenza fino a Mantova l'80% del percorso è su ciclabile, non sempre segnata in modo facile, ma nel complesso tenuta piuttosto bene. Ottimo il pernotto a Monticelli d'Ongina presso I Malpensanti del Trieste, che spezza esattamente il percorso a metà, 4 chilometri fuori traccia. Itinerario da sistemare in qualche situazione tipo in località Laccio: evitare la galleria e tenere la strada che arriva a Porcile passando per località Gaietta, Cugne e Badaracchi. Il percorso secondo me è fattibile anche con BDC tenendo in conto copertoncini da 28 per i tratti sterrati della ciclovia.