P. della Raticosa - Castel dell'Alpi - Pian di Balestra - CAI 019 Via degli DEI - P. della Futa - Covigliaio - P. Raticosa
near Pietramala, Toscana (Italia)
Viewed 4072 times, downloaded 76 times
Trail photos
Itinerary description
Giro ad anello di media difficoltà alla scoperta de:
- lago di Castel dell'Alpi
Il lago di Castel dell'Alpi è un piccolo invaso naturale che si trova nell'Appennino bolognese, presso l'omonima frazione del comune di San Benedetto Val di Sambro.
Il lago è situato nell'alta valle del Savena, a circa 700 metri sul livello del mare. Si è formato in seguito a una grande frana che, nel febbraio del 1951, si è staccata dal versante sinistro della valle e ha bloccato, proprio come una diga, il corso del torrente Savena, qui lungo appena 6 km. Il borgo di Castel dell'Alpi, prima situato proprio sulla sponda sinistra del torrente, venne completamente distrutto da questo evento, che tuttavia risparmiò la chiesa e il suo campanile. Ora il borgo è stato in parte ricostruito sulla sponda destra del lago, il quale è ora diventato una gradita meta turistica, soprattutto in estate.
Questo piccolo lago è l'unico tra quelli della provincia di Bologna ad essersi formato in modo naturale: infatti i laghi di Suviana, Brasimone e Santa Maria sono tutti artificiali.
fonte: "Wikipedia - Lago di Castel dell'Alpi".
- Via degli Dei e Flaminia militare (tratto Pian di Balestra-Passo della Futa)
La Via degli Dei è un percorso escursionistico che collega le città di Bologna e Firenze, passando attraverso gli Appennini.
Info: "Wikipedia - Via degli Dei"; "Sito Ufficiale Via degli Dei".
La via Flaminia Militare è il nome attribuito da alcuni studiosi ad un'antica strada romana che collegava Bononia (Bologna) ed Arretium (Arezzo), la cui esistenza ci è unicamente tramandata da Tito Livio.
Info+ e-book: "Flaminia Militare".
- Cimitero militare Germanico della Futa
Il cimitero militare germanico della Futa si trova nel comune di Firenzuola (in provincia di Firenze, a metà strada tra Firenze e Bologna) sulla dorsale appenninica tosco-romagnola, importante via di comunicazione e teatro, durante l'ultimo conflitto mondiale, di feroci scontri.
Sorge a quota 950 m. sulla cima di un rilievo montuoso dell'Appennino Tosco-Romagnolo, nelle immediate vicinanze del passo della Futa.
Il cimitero è il più grande fra quelli realizzati in Italia dal Volksbund Deutsche Kriegsgräberfürsorge, l'ente privato sovvenzionato dallo stato tedesco per il servizio delle onoranze ai caduti di guerra germanici.
Realizzato a partire dal 1961 su progetto dell'architetto tedesco Dieter Oesterlen, viene inaugurato ufficialmente il 28 giugno 1969, e accoglie 30.683 salme, provenienti da 2.069 comuni italiani.
Il cimitero occupa una superficie di circa 12 ettari e si sviluppa lungo le pendici del rilievo montuoso assecondando con lievi terrazzamenti il naturale andamento del terreno.
Un muro di pietra arenaria grigia a conci sfalsati e irregolari lungo due chilometri avvolge il monte fino alla cima, circondando i sepolcri. L'ultima spirale culmina in un imponente muro piramidale che si erge in altezza a guisa di scheggia avvolgendo su due lati il cortile d'onore sotto il quale si trova la cripta commemorativa. La pavimentazione del cortile e una parete del muro monumentale sono impreziositi da un rivestimento decorativo a inserti irregolari di pietra serena, travertino, granito e marmi. La cripta sottostante illuminata da tre finestre a nastro che si aprono sulla parete esposta a ovest commemora i caduti di guerra dispersi. Una seconda cripta con accesso dal lato nord accoglie le salme e le lapidi funerarie provenienti dal preesistente cimitero militare di Cervia.
La zona sepolcrale si sviluppa su terrazze verdi a gradoni attraversate da sentieri concentrici e scalinate. Le 16.000 lastre di granito grigio sono raggruppate in 72 settori di diversa grandezza e su ciascuna di esse sono incisi i nomi di due soldati.
fonte: "Wikipedia - Cimitero militare Germanico della Futa".
- lago di Castel dell'Alpi
Il lago di Castel dell'Alpi è un piccolo invaso naturale che si trova nell'Appennino bolognese, presso l'omonima frazione del comune di San Benedetto Val di Sambro.
Il lago è situato nell'alta valle del Savena, a circa 700 metri sul livello del mare. Si è formato in seguito a una grande frana che, nel febbraio del 1951, si è staccata dal versante sinistro della valle e ha bloccato, proprio come una diga, il corso del torrente Savena, qui lungo appena 6 km. Il borgo di Castel dell'Alpi, prima situato proprio sulla sponda sinistra del torrente, venne completamente distrutto da questo evento, che tuttavia risparmiò la chiesa e il suo campanile. Ora il borgo è stato in parte ricostruito sulla sponda destra del lago, il quale è ora diventato una gradita meta turistica, soprattutto in estate.
Questo piccolo lago è l'unico tra quelli della provincia di Bologna ad essersi formato in modo naturale: infatti i laghi di Suviana, Brasimone e Santa Maria sono tutti artificiali.
fonte: "Wikipedia - Lago di Castel dell'Alpi".
- Via degli Dei e Flaminia militare (tratto Pian di Balestra-Passo della Futa)
La Via degli Dei è un percorso escursionistico che collega le città di Bologna e Firenze, passando attraverso gli Appennini.
Info: "Wikipedia - Via degli Dei"; "Sito Ufficiale Via degli Dei".
La via Flaminia Militare è il nome attribuito da alcuni studiosi ad un'antica strada romana che collegava Bononia (Bologna) ed Arretium (Arezzo), la cui esistenza ci è unicamente tramandata da Tito Livio.
Info+ e-book: "Flaminia Militare".
- Cimitero militare Germanico della Futa
Il cimitero militare germanico della Futa si trova nel comune di Firenzuola (in provincia di Firenze, a metà strada tra Firenze e Bologna) sulla dorsale appenninica tosco-romagnola, importante via di comunicazione e teatro, durante l'ultimo conflitto mondiale, di feroci scontri.
Sorge a quota 950 m. sulla cima di un rilievo montuoso dell'Appennino Tosco-Romagnolo, nelle immediate vicinanze del passo della Futa.
Il cimitero è il più grande fra quelli realizzati in Italia dal Volksbund Deutsche Kriegsgräberfürsorge, l'ente privato sovvenzionato dallo stato tedesco per il servizio delle onoranze ai caduti di guerra germanici.
Realizzato a partire dal 1961 su progetto dell'architetto tedesco Dieter Oesterlen, viene inaugurato ufficialmente il 28 giugno 1969, e accoglie 30.683 salme, provenienti da 2.069 comuni italiani.
Il cimitero occupa una superficie di circa 12 ettari e si sviluppa lungo le pendici del rilievo montuoso assecondando con lievi terrazzamenti il naturale andamento del terreno.
Un muro di pietra arenaria grigia a conci sfalsati e irregolari lungo due chilometri avvolge il monte fino alla cima, circondando i sepolcri. L'ultima spirale culmina in un imponente muro piramidale che si erge in altezza a guisa di scheggia avvolgendo su due lati il cortile d'onore sotto il quale si trova la cripta commemorativa. La pavimentazione del cortile e una parete del muro monumentale sono impreziositi da un rivestimento decorativo a inserti irregolari di pietra serena, travertino, granito e marmi. La cripta sottostante illuminata da tre finestre a nastro che si aprono sulla parete esposta a ovest commemora i caduti di guerra dispersi. Una seconda cripta con accesso dal lato nord accoglie le salme e le lapidi funerarie provenienti dal preesistente cimitero militare di Cervia.
La zona sepolcrale si sviluppa su terrazze verdi a gradoni attraversate da sentieri concentrici e scalinate. Le 16.000 lastre di granito grigio sono raggruppate in 72 settori di diversa grandezza e su ciascuna di esse sono incisi i nomi di due soldati.
fonte: "Wikipedia - Cimitero militare Germanico della Futa".
Waypoints
Waypoint
2,248 ft
Fine tratto in portage
Comments (2)
You can add a comment or review this trail
I have followed this trail verified View more
Information
Easy to follow
Scenery
Difficult
Bel giro ma alcuni tratti sono fattibili solo portando la bici a mano
Giro molto bello, mi permetto solo di precisare che la prima parte del percorso è tutto su asfalto e che poi dentro il bosco a tratti (pochi) Gravel per il resto la Mtb è più indicata sia per qualche salita tecnica sia per le discese sconnesse, troppo per una Gravel.
Grazie comunque per la condivisone