CAMMINO DI SANTIAGO FRANCESE 11ª TAPPA Espinosa del Camino - Atapuerca
near Espinosa del Camino, Castilla y León (España)
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Trail photos
Itinerary description
Tappa facile che partendo da Espinosa del Camino consente di attraversare la co-marca dei Montes de Oca superando i 1169 metri s.l.m. del valico di Valbuena.
Siamo partiti alle ore 07.00, dopo aver fatto colazione dato che quella odierna è una tappa breve.
Si cammina in pianura fino al paese di Villafranca de Oca in cui è bene fare rifornimento di acqua.
Da Villafranca de Oca la strada sale per meno di 4 chilometri nei quali sono compresi tutti i 350 metri del dislivello odierno.
La salita ha un paio di brevi rampe ripide, ma risulta essere facilmente affrontabile.
Si cammina all’ombra dentro un bel bosco di roverella e pino.
La strada carraia è ampia e la pendenza è graduale e non difficile.
Il tratto più duro è quello iniziale dopo la chiesa di San Giacomo il Maggiore.
Dopo le prime rampe la pendenza cambia e si raggiunge la fonte di Moiapan che i locali utilizzano per bere anche se non viene garantita la potabilità dell’acqua.
Accanto alla fonte si trova un’area di ristoro ed una tettoia in cui trovare riparo in caso di pioggia.
Si sale fino a Valbuena, punto più alto della giornata, poco dopo il valico, a sinistra, si incontra un memoriale commemorativo di due fosse comuni, aperte nel 2011, in cui sono stati riesumati i corpi di persone assassinate dai fascisti.
Nella prima fossa che si incontra, denominata numero 2, vennero ritrovati 33 corpi.
In Spagna sono ancora centinaia i corpi delle vittime della repressione fascista, successiva al colpo di stato franchista, non trovati e finiti in fosse comuni.
Il franchismo ha giustiziato oppositori fino agli ultimi giorni del regime, Salvador Puig Antich, un compagno anarchico Catalano, venne giustiziato il 2 Marzo del 1974.
Fu l’ultimo condannato a morte della dittatura pochi giorni prima del passaggio alla monarchia.
L’amnistia del 1977 ha fatto finire nel dimenticatoio le responsabilità criminali dei carnefici.
Mentre i corpi degli antifascisti assassinati sono finiti in fosse comuni, e la memoria delle vittime consegnata all’oblio, sulle facciate delle chiese si trovano ancora oggi lapidi commemorative dei caduti fascisti durante la guerra civile caduti, così si legge, “per Dio e per la Spagna”.
Una vergogna da cui la chiesa spagnola non ha mai preso le distanze avendo avuto livelli di collusione spaventosi con il franchismo.
Dal memoriale si affronta prima una breve discesa poi un ultimo strappo in salita.
Dalla sommità si torna a scendere, sempre nel bosco al riparo dal sole, fino al monastero di San Juan de Ortega.
San Giovanni di Ortega, nato Juan de Velázquez, si unì prima a San Domingo della Calzada (nato Domenico Garcia) poi si spostò nella zona dove oggi sorge il monastero, continuando l’attività di aiuto ed accoglienza dei pellegrini e di sistemazione della via Giacobea.
Dopo la sua morte la comunità monastica, che inizialmente seguiva la regola agostiniana, prosegui l’attività.
Da San Juan de Ortega si prosegue in discesa fino all’abitato di Ages.
Alla propria sinistra, in lontananza, si scorge il santuario mariano di Nuestra Senora del Rebollo.
Ages si annuncia con un nido di cicogna, occupato da una coppia, costruito in cima alla facciata della chiesa.
Da Ages ad Atapuerca sono poco più di 2 chilometri prima su stradello sterrato poi su asfalto.
Poco prima di Atapuerca, dopo aver superato un campo colorato di erica calluna e malva, siamo stati sorpresi da un violento temporale con annessa grandinata.
Ad Atapuerca abbiamo alloggiato al prezzo di 14€ nel bellissimo albergue La Palazuela Verde.
Nel paese ci sono un paio di ristoranti che offrono menu del Pellegrino a € 12
Siamo partiti alle ore 07.00, dopo aver fatto colazione dato che quella odierna è una tappa breve.
Si cammina in pianura fino al paese di Villafranca de Oca in cui è bene fare rifornimento di acqua.
Da Villafranca de Oca la strada sale per meno di 4 chilometri nei quali sono compresi tutti i 350 metri del dislivello odierno.
La salita ha un paio di brevi rampe ripide, ma risulta essere facilmente affrontabile.
Si cammina all’ombra dentro un bel bosco di roverella e pino.
La strada carraia è ampia e la pendenza è graduale e non difficile.
Il tratto più duro è quello iniziale dopo la chiesa di San Giacomo il Maggiore.
Dopo le prime rampe la pendenza cambia e si raggiunge la fonte di Moiapan che i locali utilizzano per bere anche se non viene garantita la potabilità dell’acqua.
Accanto alla fonte si trova un’area di ristoro ed una tettoia in cui trovare riparo in caso di pioggia.
Si sale fino a Valbuena, punto più alto della giornata, poco dopo il valico, a sinistra, si incontra un memoriale commemorativo di due fosse comuni, aperte nel 2011, in cui sono stati riesumati i corpi di persone assassinate dai fascisti.
Nella prima fossa che si incontra, denominata numero 2, vennero ritrovati 33 corpi.
In Spagna sono ancora centinaia i corpi delle vittime della repressione fascista, successiva al colpo di stato franchista, non trovati e finiti in fosse comuni.
Il franchismo ha giustiziato oppositori fino agli ultimi giorni del regime, Salvador Puig Antich, un compagno anarchico Catalano, venne giustiziato il 2 Marzo del 1974.
Fu l’ultimo condannato a morte della dittatura pochi giorni prima del passaggio alla monarchia.
L’amnistia del 1977 ha fatto finire nel dimenticatoio le responsabilità criminali dei carnefici.
Mentre i corpi degli antifascisti assassinati sono finiti in fosse comuni, e la memoria delle vittime consegnata all’oblio, sulle facciate delle chiese si trovano ancora oggi lapidi commemorative dei caduti fascisti durante la guerra civile caduti, così si legge, “per Dio e per la Spagna”.
Una vergogna da cui la chiesa spagnola non ha mai preso le distanze avendo avuto livelli di collusione spaventosi con il franchismo.
Dal memoriale si affronta prima una breve discesa poi un ultimo strappo in salita.
Dalla sommità si torna a scendere, sempre nel bosco al riparo dal sole, fino al monastero di San Juan de Ortega.
San Giovanni di Ortega, nato Juan de Velázquez, si unì prima a San Domingo della Calzada (nato Domenico Garcia) poi si spostò nella zona dove oggi sorge il monastero, continuando l’attività di aiuto ed accoglienza dei pellegrini e di sistemazione della via Giacobea.
Dopo la sua morte la comunità monastica, che inizialmente seguiva la regola agostiniana, prosegui l’attività.
Da San Juan de Ortega si prosegue in discesa fino all’abitato di Ages.
Alla propria sinistra, in lontananza, si scorge il santuario mariano di Nuestra Senora del Rebollo.
Ages si annuncia con un nido di cicogna, occupato da una coppia, costruito in cima alla facciata della chiesa.
Da Ages ad Atapuerca sono poco più di 2 chilometri prima su stradello sterrato poi su asfalto.
Poco prima di Atapuerca, dopo aver superato un campo colorato di erica calluna e malva, siamo stati sorpresi da un violento temporale con annessa grandinata.
Ad Atapuerca abbiamo alloggiato al prezzo di 14€ nel bellissimo albergue La Palazuela Verde.
Nel paese ci sono un paio di ristoranti che offrono menu del Pellegrino a € 12
Waypoints
Picnic
3,550 ft
Fuente de Mojapan
C’è una fonte non sottoposta a controllo ma utilizzata dai locali e un’area per sedersi e una tettoia
Waypoint
3,786 ft
Fossa comune numero 2
30 Agosto 2011 vennero ritrovati 30 corpi ammazzati dai fascisti
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