CAMMINO DI SANTIAGO FRANCESE 20ª TAPPA San Martín del Camino - Astorga
near San Martín del Camino, Castilla y León (España)
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Itinerary description
Tappa di media difficoltà, breve e con un finale fatto di saliscendi non particolarmente ripidi, ma che si fanno sentire nelle gambe per via dei chilometri accumulati.
La tappa (la 20ª del nostro programma, la 18ª effettivamente camminata) parte da San Martin del Camino e ci porta ad Astorga, piccolo comune di 12.000 abitanti nella provincia di Leon, sede di una delle più antiche diocesi di Spagna.
Fondata dai Romani come Asturica Augusta (il nome asturica deriva da quello degli asturi, una popolazione, probabilmente di origine celtica, che popolava la regione e da cui, più a nord, deriva il nome della regione autonoma delle Asturie) divenne nel corso dei secoli un importante centro religioso, al confine tra i regni di Castiglia e delle Asturie (spesso in guerra tra loro per il controllo della Galizia).
Siamo partiti alle ore 06.30 senza essere riusciti a fare colazione, ma scaldando dell’acqua con un bollitore ed utilizzando delle bustine di caffè solubili che portiamo sempre con noi, abbiamo rimediato in qualche modo.
Il tratto iniziale per quasi 8 Km è brutto e monotono come la tappa precedente, pianeggiante ed accanto alla strada nazionale N 120 fino ad Hospital de Orbigo.
Si cammina con accanto il traffico intenso del lunedì mattina.
A Hospital de Orbigo incontriamo il primo bar della giornata per fare colazione.
Il borgo prende il nome da un’antica struttura che forniva assistenza e cure mediche ai pellegrini in epoca medievale.
Il paese è stato edificato attorno al magnifico ponte romano a venti arcate (che ha poi subito in epoca medievale successivi interventi di ampliamento e modifica).
La struttura è imponente, lungo oltre 300 metri, il ponte, ancora completamente integro, è in assoluto tra i più belli mai visti lungo il cammino.
Da Hospital de Orbigo proseguiamo incontrando un bivio (che è segnalato da un Waypoint).
Proseguendo dritto la strada è più corta ma caratterizzata dalla stessa bruttezza e monotonia del mattino con l’aggiunta del caldo, dato che il sole sta salendo.
Deviando a destra si allunga il percorso di quasi un chilometro ma ne vale decisamente la pena.
Ci si tuffa in campagna tra campi di mais e boschi di leccio, campi di farro e strade carraie in arenaria rossa (ricca di ferro).
Alcuni castagni in piena fioritura ci ricordano che camminiamo comunque al di sopra degli 800 metri s.l.m.
Si arriva nel piccolo borgo di Villares de Orbigo, da qui il percorso inizia a salire, gradualmente e senza strappi ripidi.
D’ora in avanti fino a San Justo de la Vega sarà un continuo saliscendi sui colli leonesi.
Sulla sommità della prima salita si incontra una fonte prima di scendere al paese successivo, Santibanez de Valdeiglesias.
Qui, sulla destra si incontra un piccolo donativo che offre bevande e generi alimentari di primo conforto in cambio di una donazione.
Qui vi è l’ultima fonte di acqua potabile per i successivi 9 Km, il consiglio è di fare rifornimento di acqua.
Si prosegue avvolti da paesaggi tipicamente mediterranei, in prossimità dell’ultimo scollinamento si incontra, alla propria sinistra, un donativo che consente, in cambio di una donazione, di sedersi all’ombra e consumare ciò che si vuole dall’abbondante buffet allestito per i pellegrini in transito.
Gallette, pane, torte, moltissima frutta (nel nostro caso anguria, melone bianco, mele, arance, banane, pesche e albicocche) ma anche salame e formaggio pecorino.
Il personaggio che lo gestisce è particolare, pittoresco e simpatico.
Racconta di camminare scalzo da mesi e di aver attraversato tutto il Portogallo senza scarpe.
Poco più avanti si raggiunge la sommità dell’ultimo colle, da qui si vedono sia San Justo de la Vega che il profilo maestoso della Cattedrale gotica di Astorga.
In meno di un’ora si arriva ad Astorga dove abbiamo preso una doppia nell’Albergue My Way (i posti in dormitorio al costo di 14€ erano terminati) al prezzo di 27€ a persona gestito da una famiglia di svizzeri germanifoni trasferitisi in Spagna.
In città vi è comunque una bella struttura di accoglienza religiosa con 144 posti letto in dormitorio al costo di 7€.
La tappa (la 20ª del nostro programma, la 18ª effettivamente camminata) parte da San Martin del Camino e ci porta ad Astorga, piccolo comune di 12.000 abitanti nella provincia di Leon, sede di una delle più antiche diocesi di Spagna.
Fondata dai Romani come Asturica Augusta (il nome asturica deriva da quello degli asturi, una popolazione, probabilmente di origine celtica, che popolava la regione e da cui, più a nord, deriva il nome della regione autonoma delle Asturie) divenne nel corso dei secoli un importante centro religioso, al confine tra i regni di Castiglia e delle Asturie (spesso in guerra tra loro per il controllo della Galizia).
Siamo partiti alle ore 06.30 senza essere riusciti a fare colazione, ma scaldando dell’acqua con un bollitore ed utilizzando delle bustine di caffè solubili che portiamo sempre con noi, abbiamo rimediato in qualche modo.
Il tratto iniziale per quasi 8 Km è brutto e monotono come la tappa precedente, pianeggiante ed accanto alla strada nazionale N 120 fino ad Hospital de Orbigo.
Si cammina con accanto il traffico intenso del lunedì mattina.
A Hospital de Orbigo incontriamo il primo bar della giornata per fare colazione.
Il borgo prende il nome da un’antica struttura che forniva assistenza e cure mediche ai pellegrini in epoca medievale.
Il paese è stato edificato attorno al magnifico ponte romano a venti arcate (che ha poi subito in epoca medievale successivi interventi di ampliamento e modifica).
La struttura è imponente, lungo oltre 300 metri, il ponte, ancora completamente integro, è in assoluto tra i più belli mai visti lungo il cammino.
Da Hospital de Orbigo proseguiamo incontrando un bivio (che è segnalato da un Waypoint).
Proseguendo dritto la strada è più corta ma caratterizzata dalla stessa bruttezza e monotonia del mattino con l’aggiunta del caldo, dato che il sole sta salendo.
Deviando a destra si allunga il percorso di quasi un chilometro ma ne vale decisamente la pena.
Ci si tuffa in campagna tra campi di mais e boschi di leccio, campi di farro e strade carraie in arenaria rossa (ricca di ferro).
Alcuni castagni in piena fioritura ci ricordano che camminiamo comunque al di sopra degli 800 metri s.l.m.
Si arriva nel piccolo borgo di Villares de Orbigo, da qui il percorso inizia a salire, gradualmente e senza strappi ripidi.
D’ora in avanti fino a San Justo de la Vega sarà un continuo saliscendi sui colli leonesi.
Sulla sommità della prima salita si incontra una fonte prima di scendere al paese successivo, Santibanez de Valdeiglesias.
Qui, sulla destra si incontra un piccolo donativo che offre bevande e generi alimentari di primo conforto in cambio di una donazione.
Qui vi è l’ultima fonte di acqua potabile per i successivi 9 Km, il consiglio è di fare rifornimento di acqua.
Si prosegue avvolti da paesaggi tipicamente mediterranei, in prossimità dell’ultimo scollinamento si incontra, alla propria sinistra, un donativo che consente, in cambio di una donazione, di sedersi all’ombra e consumare ciò che si vuole dall’abbondante buffet allestito per i pellegrini in transito.
Gallette, pane, torte, moltissima frutta (nel nostro caso anguria, melone bianco, mele, arance, banane, pesche e albicocche) ma anche salame e formaggio pecorino.
Il personaggio che lo gestisce è particolare, pittoresco e simpatico.
Racconta di camminare scalzo da mesi e di aver attraversato tutto il Portogallo senza scarpe.
Poco più avanti si raggiunge la sommità dell’ultimo colle, da qui si vedono sia San Justo de la Vega che il profilo maestoso della Cattedrale gotica di Astorga.
In meno di un’ora si arriva ad Astorga dove abbiamo preso una doppia nell’Albergue My Way (i posti in dormitorio al costo di 14€ erano terminati) al prezzo di 27€ a persona gestito da una famiglia di svizzeri germanifoni trasferitisi in Spagna.
In città vi è comunque una bella struttura di accoglienza religiosa con 144 posti letto in dormitorio al costo di 7€.
Waypoints
Intersection
2,700 ft
Bivio
Prendiamo a destra per la variante allungando di 700 metri il percorso. Dritto di arriva ad Astorga camminando sempre accanto alla strada statale
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