CAMMINO DI SANTIAGO FRANCESE 25ª TAPPA O Cebrero - Samos
near Cebrero, Galicia (España)
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Trail photos
Itinerary description
Tappa impegnativa con molto dislivello in discesa e un tratto iniziale con strappi acclivi.
Partiamo alle ore 06.30 dopo aver fatto colazione nell’unico bar aperto di O Cebreiro.
La tappa suggerita dal programma canonico prevede come sede di arrivo Tricastela.
Decidiamo di allungarla di 13 chilometri fino a Samos, optando per la variante sud del cammino lungo la quale si incontra un maggior numero di alloggi per pellegrini rispetto alla variante nord.
Il tratto iniziale è fatto di saliscendi con salite brevi ma estremamente ripide, circondati dal pino mugo e dalla ginestra spinosa ancora in fiore.
Da O Cebreiro si prosegue con i saliscendi fino a Padronelo.
Da Padrornelo all’Alto del Poyo si sale lungo una ripida salita di 400 metri con pendenze proibitive.
Il bar e la vista sulla sommità del monte ripagano pienamente della fatica.
Dall’Alto del Poyo inizia la discesa verso Tricastela.
È una discesa facile, non tecnica, su ampia strada sterrata priva di ostacoli.
Si attraversano ogni 3/4 chilometri piccoli paesi con bar, fonti, stalle, bovini di razza rubia gallega, case e chiese in pietra con tetti in ardesia che sembrano uscite dalla penna di Tolkien.
Prima di arrivare a a Tricastela si attraversa il piccolo borgo di Ramil, dove i pellegrini passano accanto ad un castagno plurisecolare (il tronco ha un diametro di 8 metri e si stima abbia almeno 800 anni), testimone silenzioso di 8 secoli di pellegrinaggi.
Da Tricastela prendiamo la variante sud diretti a Samos.
In due giorni la variante allunga il cammino di quasi 4 Km ma si incontrano maggiori e migliori possibilità di alloggio.
La strada è un continuo saliscendi che costeggia la sponda orografica di destra del Fiume Sarria.
Si attraversano villaggi spopolati ed in stato di abbandono per quasi tre ore.
L’arrivo a Samos è magnifico.
Dopo una salita di circa un chilometro, che è una stilettata ai muscoli e dispensa l’ultima, abbondante, dose di acido lattico, il monastero benedettino di Samos fa mostra di se nel verde della vallata.
Una fortezza della fede meravigliosa, dove le architetture barocche si innestano con successo nelle solide basi romaniche.
Il paese si srotola letteralmente attorno al monastero.
Alloggiamo al prezzo di 20 € a persona nella foresteria esterna al monastero.
Ceniamo nell’unico locale aperto con un menu da galera
Partiamo alle ore 06.30 dopo aver fatto colazione nell’unico bar aperto di O Cebreiro.
La tappa suggerita dal programma canonico prevede come sede di arrivo Tricastela.
Decidiamo di allungarla di 13 chilometri fino a Samos, optando per la variante sud del cammino lungo la quale si incontra un maggior numero di alloggi per pellegrini rispetto alla variante nord.
Il tratto iniziale è fatto di saliscendi con salite brevi ma estremamente ripide, circondati dal pino mugo e dalla ginestra spinosa ancora in fiore.
Da O Cebreiro si prosegue con i saliscendi fino a Padronelo.
Da Padrornelo all’Alto del Poyo si sale lungo una ripida salita di 400 metri con pendenze proibitive.
Il bar e la vista sulla sommità del monte ripagano pienamente della fatica.
Dall’Alto del Poyo inizia la discesa verso Tricastela.
È una discesa facile, non tecnica, su ampia strada sterrata priva di ostacoli.
Si attraversano ogni 3/4 chilometri piccoli paesi con bar, fonti, stalle, bovini di razza rubia gallega, case e chiese in pietra con tetti in ardesia che sembrano uscite dalla penna di Tolkien.
Prima di arrivare a a Tricastela si attraversa il piccolo borgo di Ramil, dove i pellegrini passano accanto ad un castagno plurisecolare (il tronco ha un diametro di 8 metri e si stima abbia almeno 800 anni), testimone silenzioso di 8 secoli di pellegrinaggi.
Da Tricastela prendiamo la variante sud diretti a Samos.
In due giorni la variante allunga il cammino di quasi 4 Km ma si incontrano maggiori e migliori possibilità di alloggio.
La strada è un continuo saliscendi che costeggia la sponda orografica di destra del Fiume Sarria.
Si attraversano villaggi spopolati ed in stato di abbandono per quasi tre ore.
L’arrivo a Samos è magnifico.
Dopo una salita di circa un chilometro, che è una stilettata ai muscoli e dispensa l’ultima, abbondante, dose di acido lattico, il monastero benedettino di Samos fa mostra di se nel verde della vallata.
Una fortezza della fede meravigliosa, dove le architetture barocche si innestano con successo nelle solide basi romaniche.
Il paese si srotola letteralmente attorno al monastero.
Alloggiamo al prezzo di 20 € a persona nella foresteria esterna al monastero.
Ceniamo nell’unico locale aperto con un menu da galera
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