CAMMINO DI SANTIAGO FRANCESE 27ª TAPPA Ferreiros - Palas de Rey
near Ferreiros, Galicia (España)
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Trail photos
Itinerary description
Tappa decisamente impegnativa per lunghezza e dislivello in salita.
Averla affrontata interamente sotto la pioggia battente per quasi 8 ore ha contribuito ad aumentare il livello di difficoltà.
Siamo partiti con il buio e la pioggia attorno alle 06.00 da Ferreiros.
Fino a Portomarin si cammina in discesa su ampia sede stradale a tratti asfaltata a tratti sterrata.
Vi sono alcuni facili saliscendi, per il resto si scende sempre durante tutto il primo tratto.
A 1,5 Km da Portomarin al bivio teniamo la destra per il tratto alternativo.
La distanza è la medesima ma con il tratto storico si affronta un passaggio di qualche decina di metri particolarmente insidioso con rocce scivolose che, con la pioggia, possono far cadere a terra.
Per entrare a Porto Marin si attraversa un lungo ponte sul Mino (il fiume che in portoghese diventa Minho e che fa da confine tra Spagna e Portogallo nel tratto prima della foce).
A Portomarin sostiamo brevemente per una colazione poi, contrariamente agli altri compagni di cammino, decido di proseguire fino all’arrivo senza fare alcuna sosta (fatto salvo il riempimento della borraccia alle fonti) e una pausa fisiologica di pochi secondi.
Dopo Portomarin la strada sale con tratti alternati in cui la pendenza cambia.
È una salita impegnativa, discontinua, con tratti ripidi alternati a tratti meno acclivi in cui riprendere fiato.
Purtroppo la pioggia non ha dato tregua.
Il cammino è molto affollato, al punto che in alcuni tratti si fatica a superare le comitive di studenti e di camminatori improvvisati che anziché stare in un villaggio turistico, si misurano con una tappa impegnativa con ai piedi le sneakers bloccandosi puntualmente nelle discese su roccia dove il fondo è scivoloso.
Se nei loro ricordi di viaggio avranno memoria di un pellegrino maleducato, che non salutava e chiedeva a voce alta di passare, oppure dava battute sulla necessità di cambiare o le scarpe o meglio ancora il cervello, la cosa mi renderebbe estremamente felice.
Se non altro le seccature non sono finite completamente nell’oblio.
Poco dopo una chiesa romanica denominata Cappella della Maddalena la strada scende dolcemente fino a Palas del Rei.
La scelta di non fare soste deriva dalla paura di raffreddarmi.
Quando piove tutti si preoccupano dell’acqua che cade dal cielo, pochi di quella che produce il nostro corpo che invece è altrettanto insidiosa.
La pioggia intensa necessità di essere affrontata con il poncho che copre corpo e zaino.
Il poncho il difetto di non traspirare e quindi il corpo si bagna moltissimo, motivo per cui nonostante il poncho copra lo zaino metto comunque il coprizaino.
Inoltre gli indumenti per il cambio e il materiale elettrico sono avvolti in una sacca stagna a compressione per avere sempre la certezza di trovarli asciutti all’arrivo.
Ho sempre con me un guscio anti vento ed anti pioggia (resistente fino ad una colonna di acqua da 20.000 millimetri) ma seppur abbinato al copri zaino gli spallacci resterebbero scoperti, si imbomberebbero di acqua, e la farebbero migrare verso l’interno dello zaino bagnando tutto.
Motivo per cui con indosso il poncho per non raffreddarmi ho tirato dritto da Portomarin a Palas del Rei.
Vista l’impossibilità di trovare posto negli Albergue abbiamo ripiegato su un appartamento da 6 (assieme ad altri 4 camminatori con cui da giorni camminiamo assieme) preso su Air B&B al prezzo di 152€ (25€ circa a persona).
Averla affrontata interamente sotto la pioggia battente per quasi 8 ore ha contribuito ad aumentare il livello di difficoltà.
Siamo partiti con il buio e la pioggia attorno alle 06.00 da Ferreiros.
Fino a Portomarin si cammina in discesa su ampia sede stradale a tratti asfaltata a tratti sterrata.
Vi sono alcuni facili saliscendi, per il resto si scende sempre durante tutto il primo tratto.
A 1,5 Km da Portomarin al bivio teniamo la destra per il tratto alternativo.
La distanza è la medesima ma con il tratto storico si affronta un passaggio di qualche decina di metri particolarmente insidioso con rocce scivolose che, con la pioggia, possono far cadere a terra.
Per entrare a Porto Marin si attraversa un lungo ponte sul Mino (il fiume che in portoghese diventa Minho e che fa da confine tra Spagna e Portogallo nel tratto prima della foce).
A Portomarin sostiamo brevemente per una colazione poi, contrariamente agli altri compagni di cammino, decido di proseguire fino all’arrivo senza fare alcuna sosta (fatto salvo il riempimento della borraccia alle fonti) e una pausa fisiologica di pochi secondi.
Dopo Portomarin la strada sale con tratti alternati in cui la pendenza cambia.
È una salita impegnativa, discontinua, con tratti ripidi alternati a tratti meno acclivi in cui riprendere fiato.
Purtroppo la pioggia non ha dato tregua.
Il cammino è molto affollato, al punto che in alcuni tratti si fatica a superare le comitive di studenti e di camminatori improvvisati che anziché stare in un villaggio turistico, si misurano con una tappa impegnativa con ai piedi le sneakers bloccandosi puntualmente nelle discese su roccia dove il fondo è scivoloso.
Se nei loro ricordi di viaggio avranno memoria di un pellegrino maleducato, che non salutava e chiedeva a voce alta di passare, oppure dava battute sulla necessità di cambiare o le scarpe o meglio ancora il cervello, la cosa mi renderebbe estremamente felice.
Se non altro le seccature non sono finite completamente nell’oblio.
Poco dopo una chiesa romanica denominata Cappella della Maddalena la strada scende dolcemente fino a Palas del Rei.
La scelta di non fare soste deriva dalla paura di raffreddarmi.
Quando piove tutti si preoccupano dell’acqua che cade dal cielo, pochi di quella che produce il nostro corpo che invece è altrettanto insidiosa.
La pioggia intensa necessità di essere affrontata con il poncho che copre corpo e zaino.
Il poncho il difetto di non traspirare e quindi il corpo si bagna moltissimo, motivo per cui nonostante il poncho copra lo zaino metto comunque il coprizaino.
Inoltre gli indumenti per il cambio e il materiale elettrico sono avvolti in una sacca stagna a compressione per avere sempre la certezza di trovarli asciutti all’arrivo.
Ho sempre con me un guscio anti vento ed anti pioggia (resistente fino ad una colonna di acqua da 20.000 millimetri) ma seppur abbinato al copri zaino gli spallacci resterebbero scoperti, si imbomberebbero di acqua, e la farebbero migrare verso l’interno dello zaino bagnando tutto.
Motivo per cui con indosso il poncho per non raffreddarmi ho tirato dritto da Portomarin a Palas del Rei.
Vista l’impossibilità di trovare posto negli Albergue abbiamo ripiegato su un appartamento da 6 (assieme ad altri 4 camminatori con cui da giorni camminiamo assieme) preso su Air B&B al prezzo di 152€ (25€ circa a persona).
Waypoints
Intersection
1,404 ft
Al bivio prendiamo a destra
La distanza è la stessa ma la discesa è meno accidentata
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