Activity

Cimone della Bagozza

Download

Trail photos

Photo ofCimone della Bagozza Photo ofCimone della Bagozza Photo ofCimone della Bagozza

Author

Trail stats

Distance
5.24 mi
Elevation gain
3,973 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
3,973 ft
Max elevation
7,892 ft
TrailRank 
32
Min elevation
5,073 ft
Trail type
Loop
Moving time
2 hours 34 minutes
Time
4 hours 6 minutes
Coordinates
1451
Uploaded
October 23, 2023
Recorded
October 2023
Share

near I Fondi, Lombardia (Italia)

Viewed 39 times, downloaded 2 times

Trail photos

Photo ofCimone della Bagozza Photo ofCimone della Bagozza Photo ofCimone della Bagozza

Itinerary description

Sono da poco passate le 7 quando arrivo con la macchina alla 'Baracca Rossa' adiacente il Rifugio Bagozza nella località Cimalbosco dopo aver superato l'abitato di Schilpario. Oggi, in solitaria, la mia meta sarà il Cimone della Bagozza, vetta situata nel Gruppo della Concarena sulla dorsale del Pizzo Camino divide con il suo versante meridionale e settentrionale le province di Bergamo e Brescia. Dopo essermi preparato e acceso la frontalina parto con passo spedito sull'evidente mulattiera segnavia CAI 428 dove il Cimone è dato a h 2:45, il silenzio accompagna i miei passi ma una timida luce mi permette di intravedere le nubi che circondano le vette intorno a me. 10 minuti e dopo aver superato la Malga Campelli di Sotto eccomi in un largo prato con un roccione dove si erge la statua della Madonnina dei Campelli, oramai posso riporre la frontalina e ammirare la bella statua, abbandono la mulattiera e le chiare indicazioni mi fanno deviare a destra fino a raggiungere il piccolo Lago Campelli. Seguo sempre la bollatura evidente a fianco del laghetto fino ad arrivare nelle vicinanze del grande Canalone. Ora la luce mi permette di vedere con chiarezza e purtroppo noto che le nuvole cariche di umidità oscurano tutta la cresta al di sopra, spero di essere fortunato in cima e godermi uno squarcio di panorama. Ma ora forza e calma perché ora arriva la parte più faticosa del percorso, avanzo sul ghiaione seguendo le tracce che zig zagando lo risalgono sia da destra che da sinistra (non so dirvi quale delle due sia la meno faticosa in quanto si incrociano svariate volte, io ho preso a dx perché mi ispirava maggiormente). È una questione di pazienza e tenacia, consiglio di fare attenzione nel caso ci fossero escursionisti sotto di noi, la quantità di detriti e sassi che si muovono è ragguardevole, giunto nei pressi del Canale vero e proprio le roccette aiutano l'avanzamento e qualche bollo sporadico leva qualunque dubbio, qualche passaggio di I°+ ed eccomi al passo delle Ortiche che decreta la fine del canale. Qui prendo a dx il CAI n.6 dove su un grande masso sono segnate le indicazioni del Bivacco Corini. Seguo la bollatura che in qualche tratto tende a sparire a causa della vegetazione ma la traccia è sempre evidente e intuibile, risalgo il canale erboso e noto che il cielo si è aperto, incredibile, fino a poco fa era tutto nuvole e grigiore, accelero il passo e in pochissimi minuti sbuco nei pressi della grande croce di vetta dove posso bearmi del panorama meraviglioso, h 1:40 dalla partenza, sono soddisfatto. Ovviamente la giornata non permette di andare troppo oltre con lo sguardo, ma pensando al clima fino a una mezz'ora prima è già un successone!!
Dopo una breve pausa e uno snack veloce riprendo il cammino continuando sulla cresta opposta, seguendo sempre il N 6 inizio la discesa dall'altro versante del Bagozza, la traccia e la bollatura sono sempre a portata di occhio e non riscontro problemi, ovviamente bisogna sempre fare attenzione all'esposizione costante per tutto il tragitto specialmente in svariati sali e scendi compiuti in traverso che in un ora circa mi portano al Passo di Vallellazzo, dove al centro spicca il bellissimo Bivacco Don Giulio Corini installato nel 2017. Ne approfitto per una pausa, esploro il bivacco e noto con piacere che è pulito e in ordine, l'unica pecca un paio di lattine di birra e due bottiglie di plastica vuote vicino al gas (caro amico, hai portato fin qui le lattine piene, era troppo riportarle a valle vuote???). Dato che sono solo mi regalo anche io una birretta pescata dal mio zaino, e accomodato sulle panche esterne mi godo il panorama che tra una nuvola e l'altra madre Natura mi offre. Perso nei miei pensieri mi godo il relax e poco dopo riparto, raccolgo i vuoti incriminati e li ficco nello zaino, controllo che sia tutto a posto e mi incammino sul sentiero CAI 418 che si stacca dietro il bivacco portandomi ai Piani di Rena dove a destra seguo per il Rifugio Cimon della Bagozza chiudendo in meno di 4 ore questo bel giro. Il Facile da me selezionato nella traccia non deve far trarre in inganno. Questo anello è adatto solo ad escursionisti esperti, che sanno adattarsi in un ambiente selvaggio e hanno una buona gamba. Con il maltempo sconsiglio di scendere dal Bagozza in direzione Bivacco perché l'erba isiga e alcuni punti esposti dove la traccia si restringe potrebbero creare problemi visto il fondo scivoloso. Per il resto nulla da segnalare se non la magnifica escursione al Bagozza! Alla prossima gnari, El fùrner.

Comments

    You can or this trail