Eremo di Vercio da Bracchio - giro - Mergozzo VB - PI
near Mergozzo, Piemonte (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Ci si porta all’inizio della Val d’Ossola uscita a Verbania per raggiungere Mergozzo con il suo laghetto risalire per una stretta stradina alla frazione di Bracchio. Un paio di aree di sosta sulla sinistra prima di entrare in paese.
Nei pressi subito segnavia CAI, e indicazione di quota 300 m. Vercio viene date in 1, 40 h. e una bacheca in legno con descrizione e schizzo della mappa, sentieri del territorio, il percorso classico è il circuito che passa dal sovrastante Monte Faiè.
Non è difficile attraversare il piccolo paese alla prima piazzetta si svolta a destra piazza della Chiesa centrale, si seguono i segnavia e in poco ci si ritrova a camminare su un antica mulattiera lastricata che sale molto pendente nel bosco. Continuando, fatta qualche curva, si traversa a lungo il versante fino a raggiungere una Cappelletta di recente manutenzione. Poi si prosegue più dolcemente, una rientranza, nel bosco un complesso di case per la maggior parte diroccate accanto a due ruscelli, una palina segna Curghei a quota 650 m.
Avanti si esce all’aperto e prima di una bella sistema baita incrocio e palina CAI segnavia. E’ indifferente deviare poiché siamo all’inizio dell’Alpe Vercio, una bella e vasta area che copre la dorsale segnata dalla presenza di numerose case disperse tra prati, probabile alpeggio di una volta, fusti e alberi.
Al centro di questi pascoli, adagiato su un piccolo piano ben manutenuto e restaurato l’Eremo, dedicato alla Beata Vergine Madonna delle Grazie “eretto nel 1728 e ampliato nel 1776”, soggetto a tutt’oggi di giornate celebrative dai Paesani del luogo. Targa e cartello di spiegazioni. Sopra l’Eremo, e in altri punti, si gode di una vista spettacolare sul Lago Maggiore e il Lago di Mergozzo.
Risaliti all’apice di Vercio troviamo il solco di una strada e a lato un area attrezzata panche e tavoli.
Discesa, dopo una sosta, lasciate le ultime case si segue la strada, subito un tracciato ripido dal fondo disconnesso in grossi sassi con numerose svolte perde velocemente quota, ma prima occorre soffermarsi ad osservare il panorama che si offre alla vista, oltre al Lago, Gravellona il Toce che viene incanalato, si intravede il Lago d’Orta, le pendici del Mottarone, verso nord la piana molto densamente costruita della Val d’Ossola. Più vicino sulla costa a lato i cantieri e gli scavi per l’estrazione del famoso marmo di Candoglia – del nostro caro Duomo di Milano.
Infatti la tortuosa strada è ricavata proprio sulla dorsale che nella conformazione montuosa sembra formare un angolo tra il Verbano e l’Ossola.
Quando la pendenza diminuisce e il fondo stradale si fa meno aspro prima di una curva e uno slargo si trova una strada che si innesta senza alcuna indicazione, occorre prendere questa deviazione invertendo il senso di marcia, in breve la pista finisce e prosegue su comodo sentiero, sempre ben marcato e in falso piano, dopo un tratto nel bosco in discesa si esce all’aperto su un ampio prato curato con davanti un altrettanto ristrutturata bella Abitazione in posizione panoramica, una fonte e un isolata palma. Prestare attenzione per ritrovare il sentiero occorre procedere nella direzione dove si trovava prima del largo prato, la traccia corre lungo il torrente e la ripresa del bosco. Dopo il sentiero scende più deciso e tortuoso per arrivare, superato un altro torrente, a sbucare su una delle strada di Bracchio da qui non ci si mette molto per ritrovare il centro del Borgo e al parcheggio.
Nota, se si desidera fare una sosta di rinfresco o ristoro basta fermarsi non lontano dal parcheggio lungo la strada alla Trattoria il Risottino.
Tempo: 3 h. –senza soste;
Difficoltà: - percorso facile, privo di difficoltà adatto a tutti i camminatori. Giro, salita all’Alpe Vercio e discesa per strada di servizio all’Alpe;
Dislivello: 600 m. circa
Nei pressi subito segnavia CAI, e indicazione di quota 300 m. Vercio viene date in 1, 40 h. e una bacheca in legno con descrizione e schizzo della mappa, sentieri del territorio, il percorso classico è il circuito che passa dal sovrastante Monte Faiè.
Non è difficile attraversare il piccolo paese alla prima piazzetta si svolta a destra piazza della Chiesa centrale, si seguono i segnavia e in poco ci si ritrova a camminare su un antica mulattiera lastricata che sale molto pendente nel bosco. Continuando, fatta qualche curva, si traversa a lungo il versante fino a raggiungere una Cappelletta di recente manutenzione. Poi si prosegue più dolcemente, una rientranza, nel bosco un complesso di case per la maggior parte diroccate accanto a due ruscelli, una palina segna Curghei a quota 650 m.
Avanti si esce all’aperto e prima di una bella sistema baita incrocio e palina CAI segnavia. E’ indifferente deviare poiché siamo all’inizio dell’Alpe Vercio, una bella e vasta area che copre la dorsale segnata dalla presenza di numerose case disperse tra prati, probabile alpeggio di una volta, fusti e alberi.
Al centro di questi pascoli, adagiato su un piccolo piano ben manutenuto e restaurato l’Eremo, dedicato alla Beata Vergine Madonna delle Grazie “eretto nel 1728 e ampliato nel 1776”, soggetto a tutt’oggi di giornate celebrative dai Paesani del luogo. Targa e cartello di spiegazioni. Sopra l’Eremo, e in altri punti, si gode di una vista spettacolare sul Lago Maggiore e il Lago di Mergozzo.
Risaliti all’apice di Vercio troviamo il solco di una strada e a lato un area attrezzata panche e tavoli.
Discesa, dopo una sosta, lasciate le ultime case si segue la strada, subito un tracciato ripido dal fondo disconnesso in grossi sassi con numerose svolte perde velocemente quota, ma prima occorre soffermarsi ad osservare il panorama che si offre alla vista, oltre al Lago, Gravellona il Toce che viene incanalato, si intravede il Lago d’Orta, le pendici del Mottarone, verso nord la piana molto densamente costruita della Val d’Ossola. Più vicino sulla costa a lato i cantieri e gli scavi per l’estrazione del famoso marmo di Candoglia – del nostro caro Duomo di Milano.
Infatti la tortuosa strada è ricavata proprio sulla dorsale che nella conformazione montuosa sembra formare un angolo tra il Verbano e l’Ossola.
Quando la pendenza diminuisce e il fondo stradale si fa meno aspro prima di una curva e uno slargo si trova una strada che si innesta senza alcuna indicazione, occorre prendere questa deviazione invertendo il senso di marcia, in breve la pista finisce e prosegue su comodo sentiero, sempre ben marcato e in falso piano, dopo un tratto nel bosco in discesa si esce all’aperto su un ampio prato curato con davanti un altrettanto ristrutturata bella Abitazione in posizione panoramica, una fonte e un isolata palma. Prestare attenzione per ritrovare il sentiero occorre procedere nella direzione dove si trovava prima del largo prato, la traccia corre lungo il torrente e la ripresa del bosco. Dopo il sentiero scende più deciso e tortuoso per arrivare, superato un altro torrente, a sbucare su una delle strada di Bracchio da qui non ci si mette molto per ritrovare il centro del Borgo e al parcheggio.
Nota, se si desidera fare una sosta di rinfresco o ristoro basta fermarsi non lontano dal parcheggio lungo la strada alla Trattoria il Risottino.
Tempo: 3 h. –senza soste;
Difficoltà: - percorso facile, privo di difficoltà adatto a tutti i camminatori. Giro, salita all’Alpe Vercio e discesa per strada di servizio all’Alpe;
Dislivello: 600 m. circa
Waypoints
Car park
939 ft
Area di sosta Bracchio
sulla strada che conduce al Paese si trovano aree, non molto grandi, di parcheggio
Waypoint
1,676 ft
Bivio strada Vercio
Ruins
2,097 ft
CAI - A52 Curghei
ruderi e vecchie case Curghei, nei pressi di un torrente e poco lontana dall'Alpe Vercio
Waypoint
2,522 ft
CAI bivio Alpe Ruspesso - Ompio
all'inizio dell'Alpe Vercio, Palina segnavia C.A.I. Sezione di Pallanza
Waypoint
2,763 ft
Vercio
bell'Alpe distribuita su un pendio insediamenti abitazioni rurali, al centro l'Eremo
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