Il Monte Paganuccio da San Gervasio
near San Gervasio, Marche (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Per chi gira nella nostra Provincia, il Monte Paganuccio è un classico, con la sua Cà i Fabbri, Università del Bosco, ma da sempre la via d'accesso è da Sant'Anna per poiallargarsi al Rifugio della Pratella e , dopo essere passati per la cima, scendere a Cà i Fabbri. Con questa uscita, ho voluto battere il lato est del Monte, partendo da San Germano. Il 26 ottobre (vedi traccia - https://it.wikiloc.com/wikiloc/spatialArtifacts.do?event=setCurrentSpatialArtifact&id=43540570 ) siamo saliti (a cavallo) con il sentiero biancorosso che passa vicino a San Gervasio ma aprendo Open Cycle Map, ho visto due sentieri non segnati ed in questa uscita a piedi co pochi amici, sono andato a percorrerli. Il sentiero dell'andata ha un attacco che passa nel cortile di una casa privata e poi sale in modo ripido e con fondo scavato dall0acqua cosa che lo rende sconsigliato i cavalli . Arrivati a quota 500 si arriva al primo wpt dove si incrocia un sentiero molto bello e facile che perorre il Monte in direzione sud fino a sotto Cai I fabbri. Da li siamo saliti in vetta con il biancorosso . tempo 2 ore con 700 m di dislivello.
Per la discesa abbiamo percorso i prati sommitali fino alla strada bianca ma invece di scendere per il sentiero, ho scelto di fare un piccolo fuoripista per tenersi allenati. Seguendo il Biancorosso ritorniamo con una comoda strada forestale fino ad incrociare il sentiero della salita, ma invece che scendere a sx, siamo andat a destra trovando una bella strada , percorribile anche a cavalloche ci ha riportato direttamente alle auto.
Bella uscita di impegnativa ma non difficle abbastanza semplice da percorrere.
Per la discesa abbiamo percorso i prati sommitali fino alla strada bianca ma invece di scendere per il sentiero, ho scelto di fare un piccolo fuoripista per tenersi allenati. Seguendo il Biancorosso ritorniamo con una comoda strada forestale fino ad incrociare il sentiero della salita, ma invece che scendere a sx, siamo andat a destra trovando una bella strada , percorribile anche a cavalloche ci ha riportato direttamente alle auto.
Bella uscita di impegnativa ma non difficle abbastanza semplice da percorrere.
Waypoints
Comments (1)
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Bel percorso, con attacco immediato in salita, reso più impegnativo dall'erosione dell'acqua, che obbliga a controllare bene dove mettere i piedi. Superata la difficoltà iniziale, il percorso si addolcisce; superata Ca' I Fabbri, rifugio del Parco della Gola del Furlo, breve sosta nel perimetro di un piccolo laghetto, animato dalle rane, che ci accolgono con il loro gracidare. Si prosegue sul sentiero ben segnalato fino ad arrivare a quota 976. In vetta, una breve pausa in compagnia di una folta mandria di cavalli al pascolo, per poi riprendere la marcia. Un tratto di fuoripista in mezzo a ginestre e ginepri rende la discesa ancor più interessante, fino ad arrivare nel bel mezzo di un bosco di faggi che si uniscono in cima a formare una galleria naturale. Di lì sino al punto di partenza diventa tutto semplice. Nel complesso, uscita non difficile, che richiede un po' di attenzione in alcuni tratti, ma che vale proprio la pena di affrontare.