Isla de Los Lobos
near Corralejo, Canarias (España)
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Trail photos
Itinerary description
Il nome lobos deriva dal fatto che in passato l'isola era abitata da numerosi leoni marini, in spagnolo conosciuti come "lupi marini" (lobo significa appunto "lupo"), oggi a rischio di estinzione. I pescatori eliminarono tali animali, credendo che la loro voracità riducesse notevolmente i pesci nelle acque circostanti, dal momento che ciascuno di questi animali necessita fra i 30 e i 40 kg di pesce al giorno per sopravvivere. Attualmente si stanno realizzando sforzi per reintrodurre i leoni marini, nonostante l'opposizione dei pescatori.
L'isolotto ricade nel Parco naturale Isola di Lobos, ospitando più di 130 specie vegetali e varie specie volatili, tra cui spiccano il gabbiano reale, l'otarda (in determinati periodi nel corso dell'anno) e la berta maggiore.
Il picco più alto è La Caldera, di 127 metri.
L'isolotto è stato abitato fino al 1968 dal guardiano del faro, Antonio Hernández Páez (soprannominato Antoñito el Farero), e dalla sua famiglia. In seguito il faro fu restaurato e da quell'anno funziona automaticamente.
Los Lobos è attualmente disabitata, ma è meta costante di pescatori, turisti, bagnanti, sub e surfisti. Esiste un servizio permanente di trasporto marittimo che collega l'isola con Corralejo e sul territorio è anche presente un ristorante, diretto dai discendenti di Antoñito, così come un'area dedicata al campeggio.
Los Lobos è il luogo di nascita della scrittrice spagnola Josefina Pla, nel 1903.
Per raggiungere l'Isola di Lobos è possibile usufruire dei tanti traghetti in partenza dal porto di Corralejo a Fuerteventura.( da wikipedia)
DESCRIZIONE PERCORSO E DIFFICOLTÀ
L'itinerario non presenta particolari difficoltà: si procede su sentieri larghi e ben segnati che permettono di visitare i punti più rimarchevoli.
Nella prima parte dell'itinerario, quella che passando dalle saline conduce al Faro , si percorre un tratto della Gr 131, un lungo percorso che attraversa Fuerteventura per la dorsale. Dopo il faro si è seguito il percorso G4, egualmente ufficiale.
L'unica deviazione che potrebbe presentare qualche problema è la salita alla Montaña la Caldera .
Al momento della nostra visita all'isola la salita in cima era preclusa per un incidente occorso ad un'anziana turista che, spaventata dal volo minaccioso e radente di gabbiani, era scivolata dal sentiero.
Inoltre è da tener presente in caso di vento , che qui spira con forza notevole,la salita può essere più difficoltosa.
Nelle note di alcuni waypoint è stata data una breve descrizione dei punti toccati
Percorso registrato con Garmin Dakota 20
Waypoints
Playa de la Concha de Los Lobos
La spiaggia di La Concha si trova a soli 10 minuti a piedi dal molo che collega l’isolotto a Corralejo e a poco più di 15 dal porticciolo di Lobos. La sua forma semicircolare e la protezione che garantisce la baia contribuiscono alla trasparenza delle sue acque, molto spesso crogiolo di tutte le varietà di azzurro ( da ciaoisolecanarie.com)
bivio per saline
a sinistra: per le saline a destra : proseguimento Gr 131 Camino Natural de Fuerteventura
Le Saline di Marrajo
Queste saline risalgono al XIX secolo e danno un fascino particolare alla zona. Per raggiungerle occorre fare una piccola deviazione lungo il sentiero che porta alla Montaña de La Caldera. Qui trovate le vasche per l’evaporazione e un pozzo.
vista Montaña la Caldera dal Gr 131
Gr 131 Camino Natural de Fuerteventura: vista Montaña la Caldera
Bivio per Montaña la Caldera
a sin : per Montaña la Caldera a destra: proseguimento GR131
faro di Punta Martiño
Questa costruzione si trova sul monte Martiño circa 5 km a nord del Puertito. Raggiunge i 29 metri sul livello del mare ed è l’unica opera ufficiale sull’isolotto di Lobos. Insieme ai fari di Tostón di El Cotillo, e al faro di (Pechiguera che si trova a Lanzarote) forma un triangolo di segnalazione per le navi che attraversano lo stretto di Bocaina, che separa Lanzarote e Fuerteventura. Il faro Martiño ha uno stile neoclassico molto pulito ed elegante, la sua torre cilindrico-conica è alta 6 metri e svetta nel suo colore giallo intenso con una bella lanterna bianca, lateralmente si sviluppa un edificio a un piano dove un tempo vivevano i custodi e passavano la notte i visitatori. ( da 2backpack.it)
Memoriale a Josefina Pla
Josefina Plá (9 novembre 1903 a Isla de Lobos, Isole Canarie, Spagna - 11 gennaio 1999 ad Asunción, Paraguay) è stata una poetessa, drammaturgo, giornalista, critico d'arte, scultore, ceramista e storico spagnolo. [1] [2] È stata descritta come 'la donna più influente nelle questioni culturali paraguaiane nel ventesimo secolo.' [1] Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per il suo lavoro artistico e letterario, per la difesa dei diritti umani e dell'uguaglianza tra uomini e donne. La bella targa con volo stilizzato cita " ..da lei abbiamo saputo che si possono mutare le ombre in sogni"
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