La Foresta della Deiva(Il sentiero Natura)
near Sassello, Liguria (Italia)
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Itinerary description
LA FORESTA DELLA DEIVA(“SENTIERO NATURA”)
SASSELLO
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INTRODUZIONE
Il “sentiero Natura” o “anello della foresta della Deiva” è uno dei percorsi del parco del Beigua.
La foresta della Deiva è un territorio di 800 ettari delimitato dal rio del Giovo(che dal passo del Giovo scende verso Sassello),dal rio Sbruggia e dal torrente Erro..
Esso comprende i rilievi montuosi della cima di Deiva(707 m.),del bric della Rama(708 m.) e del bric Salmaceto(701 m.).
Il percorso Natura si snoda ,dapprima, sui versanti Nord-ovest della catena montuosa bric Rama-Deiva-Salmaceto e,poi, oltrepassato il passo Salmaceto(625 m.) ,sui versanti Sud-Est della stessa formazione montuosa.
La Foresta della deiva ,nel XIII secolo,passò dai marchesi di Ponzone ai Doria che la destinarono a un utilizzo comunitario da parte degli abitanti di Sassello.
Nel XVIII secolo ,la foresta risultava essere stata molto sfruttata e depauperata.
Nel 1874 ,la famiglia Bigliati entrò in possesso della foresta della Deiva e avviò estesi rimboschimenti con pini,abeti,roveri e edificò la villa Bigliati o castello Bellavista.
Nel 1953,il territorio della foresta della Deiva passò al demanio dello Stato.
Lungo il percorso Natura sono dislocate numerose bacheche informative(disposte su basamenti di pietra) che forniscono interessanti notizie sulla flora e sulla fauna del parco.
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ESSICATOIO in località Giumenta:
In località Giumenta è stato restaurato un essicatoio per castagne(vedi foto).
Negli essicatoi(costruiti ,solitamente,ai margini del bosco) venivano depositate e messe ad essicare su graticci fatti con listelli di legno,le castagne raccolte tra Ottobre e Novembre.
Una bacheca ,situata lungo il “Sentiero Natura” fornisce interessanti informazioni sull’utilizzo dei castagneti nel corso dei secoli passati.
CASTAGNETI:
Il castagno è una specie arborea spontanea,in italia, nelle zone fresco-umide comprese tra i 400 metri e i 600 metri.
Essa era,però, una specie accessoria e secondaria. I boschi,infatti, erano costituiti prevalentemente da querce ,faggi, lecci,roverelle..
La grande diffusione del castagno nelle zone appenniniche e alpine è dovuta all’intervento dell’uomo che,fin dai tempi dei Romani,iniziò a “coltivarlo” in piantagioni specializzate:”i castagneti da frutto”.
La castagna era,infatti, in quei secoli, la principale fonte di carboidrati delle popolazioni montane.
I castagneti coltivati dall’uomo si espansero a danno dei querceti,delle faggete,dei lecci e roverelle fino al 1800.
Nel 1800 la coltivazione del castagno da frutto entrò in crisi a causa di malattie(cancro del castagno) e per la sopraggiunta forte richiesta di legna da ardere e di carbone vegetale da parte delle attività industriali che iniziavano a svilupparsi.
I castagneti da frutto furono convertiti in “cedui di castagno”, con taglio periodico degli alberi, per utilizzarne il legname per costruzioni e per legna da ardere.
In epoche più recenti anche i cedui di castagno vennero abbandonati.
Questi castagneti sono destinati a ritornare boschi promiscui di querci ,castagni,faggi ,lecci e roverelle come erano originariamente.
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PERCORSO
L’auto può essere lasciata nel grande posteggio posto a lato della casa del custode con postazione dei carabinieri della Forestale.
Dal posteggio si sale su sterrata affiancata da alti e maestosi abeti.
Si raggiunge un poggio dove abbiamo effettuato breve deviazione “andata e ritorno” fino alla villa ottocentesca Bigliati(castello Bellavista).
Appena oltrepassato il poggio,si raggiunge un bivio.
Si prosegue sul sentiero di dex che sale lungo i versanti settentrionali dei bric Rama -Deiva- Salmaceto.
Percorso un km. ,si svolta a dex seguendo indicazione per Casa Giumenta per effettuare un breve percorso”andata e ritorno”.
Ritornati sul sentiero principale,si lasciano ,via via,sulla dex,la deviazioni per località Lombrisa e,poi, per località Cà d’Erro.
Si raggiunge il passo Salmaceto(625 m.) da dove inizia il percorso di ritorno lungo il sentiero che si snoda sui versanti Sud-Est dei bric Salmaceto-Deiva-Rama.
Si ripassa accanto al castello Bellavista e si ridiscende al posteggio situato accanto alla casa -parco.
SASSELLO
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INTRODUZIONE
Il “sentiero Natura” o “anello della foresta della Deiva” è uno dei percorsi del parco del Beigua.
La foresta della Deiva è un territorio di 800 ettari delimitato dal rio del Giovo(che dal passo del Giovo scende verso Sassello),dal rio Sbruggia e dal torrente Erro..
Esso comprende i rilievi montuosi della cima di Deiva(707 m.),del bric della Rama(708 m.) e del bric Salmaceto(701 m.).
Il percorso Natura si snoda ,dapprima, sui versanti Nord-ovest della catena montuosa bric Rama-Deiva-Salmaceto e,poi, oltrepassato il passo Salmaceto(625 m.) ,sui versanti Sud-Est della stessa formazione montuosa.
La Foresta della deiva ,nel XIII secolo,passò dai marchesi di Ponzone ai Doria che la destinarono a un utilizzo comunitario da parte degli abitanti di Sassello.
Nel XVIII secolo ,la foresta risultava essere stata molto sfruttata e depauperata.
Nel 1874 ,la famiglia Bigliati entrò in possesso della foresta della Deiva e avviò estesi rimboschimenti con pini,abeti,roveri e edificò la villa Bigliati o castello Bellavista.
Nel 1953,il territorio della foresta della Deiva passò al demanio dello Stato.
Lungo il percorso Natura sono dislocate numerose bacheche informative(disposte su basamenti di pietra) che forniscono interessanti notizie sulla flora e sulla fauna del parco.
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ESSICATOIO in località Giumenta:
In località Giumenta è stato restaurato un essicatoio per castagne(vedi foto).
Negli essicatoi(costruiti ,solitamente,ai margini del bosco) venivano depositate e messe ad essicare su graticci fatti con listelli di legno,le castagne raccolte tra Ottobre e Novembre.
Una bacheca ,situata lungo il “Sentiero Natura” fornisce interessanti informazioni sull’utilizzo dei castagneti nel corso dei secoli passati.
CASTAGNETI:
Il castagno è una specie arborea spontanea,in italia, nelle zone fresco-umide comprese tra i 400 metri e i 600 metri.
Essa era,però, una specie accessoria e secondaria. I boschi,infatti, erano costituiti prevalentemente da querce ,faggi, lecci,roverelle..
La grande diffusione del castagno nelle zone appenniniche e alpine è dovuta all’intervento dell’uomo che,fin dai tempi dei Romani,iniziò a “coltivarlo” in piantagioni specializzate:”i castagneti da frutto”.
La castagna era,infatti, in quei secoli, la principale fonte di carboidrati delle popolazioni montane.
I castagneti coltivati dall’uomo si espansero a danno dei querceti,delle faggete,dei lecci e roverelle fino al 1800.
Nel 1800 la coltivazione del castagno da frutto entrò in crisi a causa di malattie(cancro del castagno) e per la sopraggiunta forte richiesta di legna da ardere e di carbone vegetale da parte delle attività industriali che iniziavano a svilupparsi.
I castagneti da frutto furono convertiti in “cedui di castagno”, con taglio periodico degli alberi, per utilizzarne il legname per costruzioni e per legna da ardere.
In epoche più recenti anche i cedui di castagno vennero abbandonati.
Questi castagneti sono destinati a ritornare boschi promiscui di querci ,castagni,faggi ,lecci e roverelle come erano originariamente.
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PERCORSO
L’auto può essere lasciata nel grande posteggio posto a lato della casa del custode con postazione dei carabinieri della Forestale.
Dal posteggio si sale su sterrata affiancata da alti e maestosi abeti.
Si raggiunge un poggio dove abbiamo effettuato breve deviazione “andata e ritorno” fino alla villa ottocentesca Bigliati(castello Bellavista).
Appena oltrepassato il poggio,si raggiunge un bivio.
Si prosegue sul sentiero di dex che sale lungo i versanti settentrionali dei bric Rama -Deiva- Salmaceto.
Percorso un km. ,si svolta a dex seguendo indicazione per Casa Giumenta per effettuare un breve percorso”andata e ritorno”.
Ritornati sul sentiero principale,si lasciano ,via via,sulla dex,la deviazioni per località Lombrisa e,poi, per località Cà d’Erro.
Si raggiunge il passo Salmaceto(625 m.) da dove inizia il percorso di ritorno lungo il sentiero che si snoda sui versanti Sud-Est dei bric Salmaceto-Deiva-Rama.
Si ripassa accanto al castello Bellavista e si ridiscende al posteggio situato accanto alla casa -parco.
Waypoints
Comments (8)
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Al termine della camminata..sosta presso la vicina trattoria Vittoria dove abbiamo avuto modo di apprezzare un ottimo piatto di tagliatelle ai funghi porcini di Sassello..
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Easy to follow
Scenery
Easy
Ho ripercorso questo sentiero in data Ottobre 2019.
Il percorso continua ad avere ottima percorribilità e buona segnaletica.
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Easy to follow
Scenery
Moderate
Sentiero in parte panoramico e paesaggistico con continui saliscendi
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Easy
Bellissimo percorso, consigliato in autunno per il foliage. Ho fatto il percorso con deviazione sia alla Giumenta, sia alla Lombrisa/Caghetta (si chiama proprio così) perché il bosco lì è molto bello, ricco di specie, e bellissimo è il panorama che si allarga anche all'arco alpino.
Ora da fare con le ciaspole
Percorso molto ricco di scorci panoramici, ben segnalato e il tutto accompagnato da una giornata stupenda.
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Scenery
Easy
Percorso molto ricco di scorci panoramici, ben segnalato e il tutto accompagnato da una giornata stupenda.
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Easy
percorso molto semplice e molto ben segnato su strada sterrata