Peña Rueda da Lindes
near Lindes, Asturias (España)
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Trail photos
Itinerary description
Partiamo dal paese di Lindes, un bar e un abitante che lo gestisce.
Si parte subito in salita e poco dopo un cartello ci indica che la cima di Pena Rueda si raggiunge seguendo il sentiero a destra. Continuiamo a scarpinare ma le piogge dei giorni scorsi e, scopriremo, il fatto che le vacche sono state portate in montagna da poco tempo hanno reso il sentiero molto fangoso e a tratti difficilmente percorribile (mi costerà una scivolata durante il ritorno). Dopo il bivio di cui ho detto in precedenza il sentiero non è segnato in modo chiaro, soprattutto quando si attraversano i pascoli delle vacche dove è stato provvidenziale l'utilizzo del GPS per ritrovare la traccia visto che alcuni passaggi tra gli arbusti sono probabilmente stati creati dalle vacche. Purtroppo le nuvole oggi sono basse e a un certo punto il panorama scompare perché veniamo inghiottiti dalla nebbia, la visuale è ridotta ma si riescono a distinguere gli omini di sassi che, quando si arriva verso la cima nella zona rocciosa della montagna, segnano la strada per completare l'ascesa. Le nuvole basse danno l'illusione due o tre volte di essere ormai in cima e invece la montagna sale a gradoni fino a vedere il paletto di metallo che indica la vetta. Qui siamo sopra le nuvole che ogni tanto si aprono un po' e ci fanno assaporare il paesaggio che avremmo visto da quassù.
Dopo aver finito i nostri panini iniziamo a scendere in quello che inizialmente è un ghiaione in cui è semplice seguire i passi degli escursionisti passati qui prima di noi poi si raggiunge un pascolo e qui i segni non esistono più, ci sono solo le vacche e il fidato GPS che ci indica la direzione da seguire per raggiungere il sentiero che riporta a Lindes. Una volta che lo troviamo questo è ben segnalato da dei paletti di legno.
Trekking impegnativo perché la salita è a tratti dura e per l'assenza, per larghi tratti, di segni ben visibili che porta a fare dei fuori sentiero o comunque a doversi costruire la strada utilizzando il proprio orientamento e, consigliato, qualche strumento di localizzazione GPS con cartografia elettronica.
Si parte subito in salita e poco dopo un cartello ci indica che la cima di Pena Rueda si raggiunge seguendo il sentiero a destra. Continuiamo a scarpinare ma le piogge dei giorni scorsi e, scopriremo, il fatto che le vacche sono state portate in montagna da poco tempo hanno reso il sentiero molto fangoso e a tratti difficilmente percorribile (mi costerà una scivolata durante il ritorno). Dopo il bivio di cui ho detto in precedenza il sentiero non è segnato in modo chiaro, soprattutto quando si attraversano i pascoli delle vacche dove è stato provvidenziale l'utilizzo del GPS per ritrovare la traccia visto che alcuni passaggi tra gli arbusti sono probabilmente stati creati dalle vacche. Purtroppo le nuvole oggi sono basse e a un certo punto il panorama scompare perché veniamo inghiottiti dalla nebbia, la visuale è ridotta ma si riescono a distinguere gli omini di sassi che, quando si arriva verso la cima nella zona rocciosa della montagna, segnano la strada per completare l'ascesa. Le nuvole basse danno l'illusione due o tre volte di essere ormai in cima e invece la montagna sale a gradoni fino a vedere il paletto di metallo che indica la vetta. Qui siamo sopra le nuvole che ogni tanto si aprono un po' e ci fanno assaporare il paesaggio che avremmo visto da quassù.
Dopo aver finito i nostri panini iniziamo a scendere in quello che inizialmente è un ghiaione in cui è semplice seguire i passi degli escursionisti passati qui prima di noi poi si raggiunge un pascolo e qui i segni non esistono più, ci sono solo le vacche e il fidato GPS che ci indica la direzione da seguire per raggiungere il sentiero che riporta a Lindes. Una volta che lo troviamo questo è ben segnalato da dei paletti di legno.
Trekking impegnativo perché la salita è a tratti dura e per l'assenza, per larghi tratti, di segni ben visibili che porta a fare dei fuori sentiero o comunque a doversi costruire la strada utilizzando il proprio orientamento e, consigliato, qualche strumento di localizzazione GPS con cartografia elettronica.
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