Santa Margherita da Caprino
near Caprino, Cantone Ticino (Switzerland)
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Trail photos
Itinerary description
S2E11, 20/2/2019
PARTENZA: parcheggio di Caprino. Scendiamo verso il lago e al tornante seguente imbocchiamo il Sentiero delle Cantine, che termina al Museo Doganale Svizzero indicato a 1h10' di cammino.
Il sentiero entra nel bosco e si alza costeggiando la riva del lago, alcuni metri sotto di noi. Scendiamo poi in riva alle Cantine di Caprino, che lasciamo proseguendo oltre alcuni pontili.
Continuando sul sentiero attraversiamo un'area picnic pianeggiante posta ai piedi di una cava e raggiungiamo più avanti il Grotto dei Pescatori.
Da qui continuiamo con svariati saliscendi fino a giungere alle Cantine di Gandria, dove si trovano il Grotto Teresa e il Grotto Descanso.
Continuando sul sentiero si giunge infine a un cancello aperto che delimita l'area espositiva all'esterno del Museo Doganale Svizzero, dove ci fermiamo per una pausa.
Riprendiamo il cammino proseguendo oltre il Museo e superiamo alcuni edifici in direzione del confine.
ATTENZIONE: In territorio italiano il sentiero è pressochè scomparso, ma decidamo di avventurarci in direzione di Santa Margherita, frazione di Valsolda attualmente raggiungibile, almeno in teoria, solo via lago.
Il punto di riferimento è la scala di pietra che sale ripida verso i binari della dismessa funicolare che scendeva da Lanzo d'Intelvi. Consigliamo di staccarsi a sinistra dalla scala dopo due rampe e imboccare una traccia di sentiero che prosegue fino a una valletta abbastanza ripida, ma attraversabile a questa altezza (è il percorso che abbiamo fatto al ritorno). All'andata abbiamo imboccato un sentiero a quota più bassa (dopo una sola rampa) che si faceva troppo scosceso in prossimità della valle e quindi siamo scesi a riva. In ogni caso è necessario ingegnarsi per farsi strada tra la vegetazione e superare il ripido pendio della montagna, finchè non si giunge nei pressi di un'area cinta da una rete, che all'andata è stata d'aiuto nella salita. Da qui si prosegue senza troppi problemi fino ai binari della funicolare abbandonata, che si raggiunge in breve.
Visitiamo i resti del paese, caduto in rovina in seguito alla chiusura della funicolare.
La parte più settentrionale del paese è meno interessante: vi si trovano solo diversi edifici privati e cantieri.
Per il ritorno ci teniamo più in alto, seguendo per lo più tracce di animali, fino a individuare l'attraversamento della valle sopra citato, quindi torniamo a Caprino per la stessa via fatta all'andata.
PARTENZA: parcheggio di Caprino. Scendiamo verso il lago e al tornante seguente imbocchiamo il Sentiero delle Cantine, che termina al Museo Doganale Svizzero indicato a 1h10' di cammino.
Il sentiero entra nel bosco e si alza costeggiando la riva del lago, alcuni metri sotto di noi. Scendiamo poi in riva alle Cantine di Caprino, che lasciamo proseguendo oltre alcuni pontili.
Continuando sul sentiero attraversiamo un'area picnic pianeggiante posta ai piedi di una cava e raggiungiamo più avanti il Grotto dei Pescatori.
Da qui continuiamo con svariati saliscendi fino a giungere alle Cantine di Gandria, dove si trovano il Grotto Teresa e il Grotto Descanso.
Continuando sul sentiero si giunge infine a un cancello aperto che delimita l'area espositiva all'esterno del Museo Doganale Svizzero, dove ci fermiamo per una pausa.
Riprendiamo il cammino proseguendo oltre il Museo e superiamo alcuni edifici in direzione del confine.
ATTENZIONE: In territorio italiano il sentiero è pressochè scomparso, ma decidamo di avventurarci in direzione di Santa Margherita, frazione di Valsolda attualmente raggiungibile, almeno in teoria, solo via lago.
Il punto di riferimento è la scala di pietra che sale ripida verso i binari della dismessa funicolare che scendeva da Lanzo d'Intelvi. Consigliamo di staccarsi a sinistra dalla scala dopo due rampe e imboccare una traccia di sentiero che prosegue fino a una valletta abbastanza ripida, ma attraversabile a questa altezza (è il percorso che abbiamo fatto al ritorno). All'andata abbiamo imboccato un sentiero a quota più bassa (dopo una sola rampa) che si faceva troppo scosceso in prossimità della valle e quindi siamo scesi a riva. In ogni caso è necessario ingegnarsi per farsi strada tra la vegetazione e superare il ripido pendio della montagna, finchè non si giunge nei pressi di un'area cinta da una rete, che all'andata è stata d'aiuto nella salita. Da qui si prosegue senza troppi problemi fino ai binari della funicolare abbandonata, che si raggiunge in breve.
Visitiamo i resti del paese, caduto in rovina in seguito alla chiusura della funicolare.
La parte più settentrionale del paese è meno interessante: vi si trovano solo diversi edifici privati e cantieri.
Per il ritorno ci teniamo più in alto, seguendo per lo più tracce di animali, fino a individuare l'attraversamento della valle sopra citato, quindi torniamo a Caprino per la stessa via fatta all'andata.
Waypoints
Intersection
0 ft
Imbocco Sentiero delle Cantine
Waypoint
0 ft
Scala di pietra
Intersection
0 ft
Traccia
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