VCO Anello Mergozzo - Alpe Vercio - Monte Faie e ritorno dalla cappella dell'Erfo

Lasciata la macchina presso il parcheggio di Piazza della Resistenza a Mergozzo iniziamo la salita su asfalto fino alla frazione Bracchio, superiamo la graziosa chiesetta di Santa Maria della Natività e continuiamo verso il centro fino alla chiesa dedicata a San Carlo, che superiamo andando a sinistra per iniziare a salire sul bellissimo sentiero che ci porterà all'Alpe Vercio con una salita lunga e stancante. Giunti all'Alpe la fatica fatta viene ripagata dalla tranquillità dell'abitato sparso su un bellissimo prato e dal Santuario con un porticato con una favolosa vista sui laghi di Mergozzo e Maggiore. Dopo una meritata pausa cominciamo a salire in maniera decisa verso il Dosso di Vercio, il sentiero in alcuni punti non è bellissimo, ma affrontato con la giusta cautela è sicuro e fattibile da chiunque sia abituato a camminare in montagna. Giunti in cima, ma anche durante la salita, si può godere di incantevoli vedute sulla vallata. Da qui iniziamo a camminare in cresta con alla nostra destra la vallata e a sinistra una bella faggeta, in circa 30 minuti raggiungiamo l'affollata cima del Monte Fajé. Ci godiamo il nostro pranzo e poi iniziamo la nostra discesa, da affrontare con calma e attenzione perché abbastanza in pendenza, fino all'Alpe Ompio e al Rifugio Fantoli. Continuiamo a scendere lungo in parte su mulattiera e poi su asfalto. Seguendo la segnaletica CAI imbocchiamo dei sentieri nel bosco che ci permettono di evitare (a parte per brevissimi tratti) la strada asfaltata che collega l'Alpe Ompio al fondo valle. Giungiamo nelle vicinanze della Cappella di Erfo e da qui, seguendo la segnaletica, ci ributtiamo nuovamente nel bosco (abbiamo trovato alcuni alberi caduti) scendendo in maniera decisa fino a Bracchio, procediamo verso il centro del paese e giunti alla Chiesa di San Carlo il percorso torna ad essere il medesimo dell'andata fino a Mergozzo.

Giro molto bello per le vedute e non particolarmente difficile, adatto a tutti i camminatori con un minimo di esperienza e con una buona resistenza al dislivello, che di certo non manca.