VIA DEI MALASPINA / Tappa 2 / Varzi - Rivanazzano
near Varzi, Lombardia (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
La Via dei Malaspina è una variante della Via Francigena che collega Pavia con Bobbio passando dalla Valle Staffora.
Non è un percorso molto pubblicizzato, e lo dimostra il fatto che sulla rete ci sono solo due pagine dedicate (http://www.viadelmare.pv.it/via-dei-malaspina.html e http://www.viefrancigene.it/varianti-francigene/via-dei-malaspina.html).
Anche la guida cartacea non è più disponibile presso i vari uffici turistici che ho interpellato.
Avevamo a disposizione delle vecchie tracce gps ma non avevamo completa fiducia in esse, non conoscendone la fonte e sembrando più tracciate a computer che rilevate sul campo, ed abbiamo deciso di seguirle sono in mancanza di segnaletica...cosa che, scopriremo, sarà praticamente la norma.
Per nostra comodità l'abbiamo percorsa in senso inverso rispetto a quello canonico (quindi da Bobbio a Pavia) e, naturalmente, la segnaletica che abbiamo incontrato puntava sempre nel senso contrario al nostro.
Infine, abbiamo diviso la Via in 4 tappe:
1) Bobbio - Varzi
2) Varzi - Rivanazzano
3) Rivanazzano - Cervesina
4) Cervesina - Pavia
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Domenica 24 Giugno 2018 riprendiamo da Varzi la nostra Via dei Malaspina.
Dalla piazza ripercorriamo al contrario il ponte sullo Staffora e seguiamo la SP166. Al primo incrocio lasciamo la provinciale che piega a sinistra e tiriamo dritto su strada secondaria (indicazioni Casa Bertella / Capo Selva).
La strada inizialmente scende per poi risalire dolcemente tra campi e case isolate, passando l'abitato di Bertella (segnavia) ed arrivando a Capo Selva, dove l'asfalto finisce e comincia un sentiero che perde quota per poi risalire più deciso ai margini del bosco, costeggiando coltivi abbandonati.
Arrivati in cime alla salita (l'ultima della tappa e punto più alto) iniziamo subito a scendere verso Casa Galeotti.
Ci dirigiamo verso il ponte sullo Sfattora, e poco prima troviamo un nostro segnavia, ma in veste grafica diversa, a cura del CAI di Voghera (vedi foto).
Passato il ponte, prendiamo un tratturo che costeggia a SP461. E' l'inizio di un lungo tratto (più di 6km) che sfrutta la vecchia linea ferroviaria Voghera - Varzi.
Non c'è molto da dire qua: bisogna tenere la provinciale sulla destra ed andare sempre dritti!
Alternando tratti sterrati con alti asfaltati arriviamo poco dopo Ponte Nizza, dove il tracciato dell'ex ferrovia (per il momento) finisce.
Svoltiamo allora a sinistra sul ponte che passa lo Staffora, direzione Cecima, e poi subito a destra (segnavia) su stradina asfaltata che passa Biagasco, Osteria Nuova ed alcuni gruppetti di case sparse prima di riattraversare lo Staffora e giungere a Godiasco. Appena passato il ponte giriamo a destra e andiamo a riprendere l'ex ferrovia.
Una breve pausa su un invitante panchina e ripartiamo, percorrendo circa 100 metri di pedonale prima di deviare a sinistra nel punto in cui comincia una staccionata (vedi waypoint) prendendo l'evidente traccia che scende verso lo Staffora. Ignoriamo le altre deviazioni che vanno verso il greto e continuiamo dritti, a metà strada tra il torrente e la pedonale.
Seguendo l'esile traccia passiamo sotto un ponte e sul retro di una sorta di cava, poi proseguiamo tra campi e vegetazione ripariale prima di ritornare sulla SP461.
Prima dell'asfalto svoltiamo a sinistra per riprendere l'ex ferrovia. Questo tratto non sembra molto battuto, e la conferma l'abbiamo quando dobbiamo aprirci un varco di 500 metri tra rovi e vegetazione esuberante proprio alle porte di Salice Terme.
Finita la "giungla" svoltiamo a sinistra su bella carrozzabile che passa dal locale La Spiaggia e costeggia il campo sportivo, prima di arrivare all'ennesimo ponte sullo Staffora.
Qua la traccia che abbiamo andrebbe a destra, attraversando la provincia e proseguendo per campi verso Retorbido. Noi invece abbiamo deciso di fare tappa a Rivanazzano, per cui svoltiamo a sinistra e, passato il ponte, subito a destra per scendere due rampette di scale e passare sul retro del Park Hotel.
Dritto davanti a noi prendiamo un sentierino dritto davanti che costeggia a destra il torrente e si congiunge in breve alla ciclo-pedonale Voghera - Salice Terme.
A questo punto non resta che seguire la pista fino a Rivanazzano, dove termina la nostra seconda tappa della Via dei Malaspina.
Morale: tappa a tratti un po' monotona, forse più godibile in mtb che a piedi.
Segnaletica sempre molto scarsa, ma almeno questa volta non in contraddizione con la traccia gps.
Non è un percorso molto pubblicizzato, e lo dimostra il fatto che sulla rete ci sono solo due pagine dedicate (http://www.viadelmare.pv.it/via-dei-malaspina.html e http://www.viefrancigene.it/varianti-francigene/via-dei-malaspina.html).
Anche la guida cartacea non è più disponibile presso i vari uffici turistici che ho interpellato.
Avevamo a disposizione delle vecchie tracce gps ma non avevamo completa fiducia in esse, non conoscendone la fonte e sembrando più tracciate a computer che rilevate sul campo, ed abbiamo deciso di seguirle sono in mancanza di segnaletica...cosa che, scopriremo, sarà praticamente la norma.
Per nostra comodità l'abbiamo percorsa in senso inverso rispetto a quello canonico (quindi da Bobbio a Pavia) e, naturalmente, la segnaletica che abbiamo incontrato puntava sempre nel senso contrario al nostro.
Infine, abbiamo diviso la Via in 4 tappe:
1) Bobbio - Varzi
2) Varzi - Rivanazzano
3) Rivanazzano - Cervesina
4) Cervesina - Pavia
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Domenica 24 Giugno 2018 riprendiamo da Varzi la nostra Via dei Malaspina.
Dalla piazza ripercorriamo al contrario il ponte sullo Staffora e seguiamo la SP166. Al primo incrocio lasciamo la provinciale che piega a sinistra e tiriamo dritto su strada secondaria (indicazioni Casa Bertella / Capo Selva).
La strada inizialmente scende per poi risalire dolcemente tra campi e case isolate, passando l'abitato di Bertella (segnavia) ed arrivando a Capo Selva, dove l'asfalto finisce e comincia un sentiero che perde quota per poi risalire più deciso ai margini del bosco, costeggiando coltivi abbandonati.
Arrivati in cime alla salita (l'ultima della tappa e punto più alto) iniziamo subito a scendere verso Casa Galeotti.
Ci dirigiamo verso il ponte sullo Sfattora, e poco prima troviamo un nostro segnavia, ma in veste grafica diversa, a cura del CAI di Voghera (vedi foto).
Passato il ponte, prendiamo un tratturo che costeggia a SP461. E' l'inizio di un lungo tratto (più di 6km) che sfrutta la vecchia linea ferroviaria Voghera - Varzi.
Non c'è molto da dire qua: bisogna tenere la provinciale sulla destra ed andare sempre dritti!
Alternando tratti sterrati con alti asfaltati arriviamo poco dopo Ponte Nizza, dove il tracciato dell'ex ferrovia (per il momento) finisce.
Svoltiamo allora a sinistra sul ponte che passa lo Staffora, direzione Cecima, e poi subito a destra (segnavia) su stradina asfaltata che passa Biagasco, Osteria Nuova ed alcuni gruppetti di case sparse prima di riattraversare lo Staffora e giungere a Godiasco. Appena passato il ponte giriamo a destra e andiamo a riprendere l'ex ferrovia.
Una breve pausa su un invitante panchina e ripartiamo, percorrendo circa 100 metri di pedonale prima di deviare a sinistra nel punto in cui comincia una staccionata (vedi waypoint) prendendo l'evidente traccia che scende verso lo Staffora. Ignoriamo le altre deviazioni che vanno verso il greto e continuiamo dritti, a metà strada tra il torrente e la pedonale.
Seguendo l'esile traccia passiamo sotto un ponte e sul retro di una sorta di cava, poi proseguiamo tra campi e vegetazione ripariale prima di ritornare sulla SP461.
Prima dell'asfalto svoltiamo a sinistra per riprendere l'ex ferrovia. Questo tratto non sembra molto battuto, e la conferma l'abbiamo quando dobbiamo aprirci un varco di 500 metri tra rovi e vegetazione esuberante proprio alle porte di Salice Terme.
Finita la "giungla" svoltiamo a sinistra su bella carrozzabile che passa dal locale La Spiaggia e costeggia il campo sportivo, prima di arrivare all'ennesimo ponte sullo Staffora.
Qua la traccia che abbiamo andrebbe a destra, attraversando la provincia e proseguendo per campi verso Retorbido. Noi invece abbiamo deciso di fare tappa a Rivanazzano, per cui svoltiamo a sinistra e, passato il ponte, subito a destra per scendere due rampette di scale e passare sul retro del Park Hotel.
Dritto davanti a noi prendiamo un sentierino dritto davanti che costeggia a destra il torrente e si congiunge in breve alla ciclo-pedonale Voghera - Salice Terme.
A questo punto non resta che seguire la pista fino a Rivanazzano, dove termina la nostra seconda tappa della Via dei Malaspina.
Morale: tappa a tratti un po' monotona, forse più godibile in mtb che a piedi.
Segnaletica sempre molto scarsa, ma almeno questa volta non in contraddizione con la traccia gps.
Waypoints
Information point
619 ft
Svolta poco visibile
Come già scrivevo nella relazione, qua bisogna lasciare la pedonale in corrispondenza della staccionata (in peggiori condizioni spetto a questa immagine di Google StreetView del 2011) per prendere la traccia a sinistra che porta verso lo Staffora.
Photo
570 ft
Un tratto dell'ex ferrovia invaso dalla vegetazione
Un tratto dell'ex ferrovia invaso dalla vegetazione
Photo
519 ft
L'inizio della ciclo-pedonale Voghera - Salice
L'inizio della ciclo-pedonale Voghera - Salice
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