Activity

VIA DELL`ARNO: da capo d`Arno a bocca d` Arno

Download

Trail photos

Photo ofVIA DELL`ARNO: da capo d`Arno a bocca d` Arno Photo ofVIA DELL`ARNO: da capo d`Arno a bocca d` Arno Photo ofVIA DELL`ARNO: da capo d`Arno a bocca d` Arno

Author

Trail stats

Distance
175.71 mi
Elevation gain
9,232 ft
Technical difficulty
Very difficult
Elevation loss
11,608 ft
Max elevation
4,550 ft
TrailRank 
32
Min elevation
-486 ft
Trail type
One Way
Coordinates
25424
Uploaded
June 1, 2023
Recorded
March 2022
Share

near Il Castagno d'Andrea, Toscana (Italia)

Viewed 258 times, downloaded 3 times

Trail photos

Photo ofVIA DELL`ARNO: da capo d`Arno a bocca d` Arno Photo ofVIA DELL`ARNO: da capo d`Arno a bocca d` Arno Photo ofVIA DELL`ARNO: da capo d`Arno a bocca d` Arno

Itinerary description

Ho scelto di tracciare un percorso pedonale che seguisse da vicino il corso del piu' importante fiume toscano: l'Arno. L'Arno nasce alle pendici del monte Falterona e, dopo aver compiuto un'ampia curva verso sud (Arezzo), attraversa Firenze, scorre verso Pisa e sfocia nel mar Tirreno dopo 240km.
Il percorso vuole evitare le strade asfaltate a favore di sentieri, argini, piste ciclabili, collegamenti e strade di servizio lungo i campi. Nasce cosi' un tracciato di circa 290km per l` 84% su terra battuta (meno di 50km su asfalto), con un dislivello positivo di 2800m e dislivello negativo di 3500m.
Anche se si attraversano ben 4 parchi naturalistici (delle Foreste Casentinesi, di Ponte a Buriano, della Valle dell'Inferno e Bandella e di San Rossore), non si tratta esclusivamente di un percorso naturalistico in quanto, durante il cammino, si incontrano anche citta` d`arte e piccoli paesi ricchi di tradizioni in cui ci si puo` soffermare per approfondirne le bellezze.
Cominciamo dicendo che il punto di partenza del cammino, "Capo d'Arno", non e' direttamente raggiungibile con i mezzi pubblici in quanto si trova alle pendici del monte Falterona, all`interno del Parco delle Foreste Casentinesi. E` quindi necessario fare una tappa di "prologo" da Castagno D'Andrea.
La suddivisione in sezioni che viene descritta non vuole indicare una vera e propria divisione in "tappe" ma e' frutto di come ho suddiviso il percorso per studiarlo con attenzione, per raccogliere i dati e per poi avere un buon supporto logistico per percorrere ogni tratta in mezza giornata.

Castagno d`Andrea – CAPO D`ARNO
Capo d`Arno – Corsalone
Corsalone – Subbiano
Subbiano – Ponticino
Ponticino – Montevarchi
Montevarchi – Rignano
Rignano – Compiobbi
Compiobbi – Rovezzano
Rovezzano -Firenze
Firenze - Signa
Signa – Montelupo
Montelupo – Castelfranco
Castelfranco – San Frediano a Settimo
San Frediano a Settimo – Pisa
Pisa – BOCCA D`ARNO

Giunti a Pisa ci sono 2 possibilita': quella che ritengo la naturale conclusione di un percorso a contatto con la natura, ovvero restare sula sponda destra e concludere la via all'interno del parco di San Rossore, ma essendo consapevoli che, per la presenza di una base militare vicino alla foce, non sempre e' permesso giungere fino al mare. Oppure, se si vuole avere la certezza di arrivare a toccare il mare Tirreno, da Pisa si deve percorrere la meno interessante, piu` noiosa e completamente asfaltata variante sulla sponda sinistra.
Le varie sezioni sono molto diverse fra loro e consentono di accontentare tutti: ce ne sono di monotone a fianco dell'autostrada, altre tutte diritte, alcune di difficile orientamento, alcune attraversano borghi e citta' d'arte, altre restano solitarie nella natura, alcune non toccano mai l'asfalto. Tra le sezioni che mi sono restate impresse sicuramente la sezione di prologo che ci guida nelle foreste Casentinesi fino a dove nasce l'Arno e' emozionante.
ll tratto fra Ponte a Buriano e Rondine (sezione Subbiano-Ponticino) e' immerso nella natura, ben segnalato ed una delle parti piu' belle. Veramente suggestivo, tagliato per lunghi tratti sui ripidi versanti creati dall'incisione del fiume e degli affluenti; si cammina sempre immersi nel bosco fitto, in vista del corso d'acqua, e si attraversano i diversi affluenti che spesso, prima di gettarsi in Arno, formano piccole cascate.
La sezione Signa-Montelupo e' varia e divertente, siamo appena fuori Firenze e si percorrono suggestivi i sentieri nei canneti, soprattutto quello stretto e tortuoso poco prima di raggiungere l'Ombrone.
Particolare anche la sezione Montelupo-Castelfranco che si sviluppa quasi interamente su argini alti ben tenuti. Stupendo quando, risalendo un argine, si apre davanti al nostro sguardo l'ampio bacino di Roffia.

PERIODO
A mio avviso i periodi migliori sono la primavera (prima del caldo intenso) e l'autunno (fino alle prime nevicate).
Anche se non ci sono periodi assolutamente sconsigliati, e' preferibile evitare la percorrenza del tracciato in piena estate in quanto quasi la totalita' del percorso e' in campo aperto e dunque esposto al sole e l'acqua, seppur presente, non e' poi abbondantissima. La parte da Subbiano in poi e' percorribile anche in inverno; mentre nel tratto precedente si potrebbe incontrare neve nel periodo invernale a causa della quota piu' elevata. In questi ultimi casi, anche se i sentieri sono fattibili, si potrebbero avere maggiori difficolta'.

PRO
-Facile e pianeggiante: sopratutto dalla fine del Casentino in poi. Un po' piu' complessa e con qualche salita in piu' la prima parte.
-Collegamenti: complessivamente ben servito dai mezzi pubblici con fermate talvolta proprio a ridosso del tracciato.
-Durata: percorribile a sezioni singole anche da chi non avesse a disposizione 7-10giorni consecutivi
-Sterrato: 84% dell'intero percorso
-Sicuro: pur passando nella natura e lontani dal traffico si è sempre vicini ad aree abitate per ogni necessita'; sono stati evitati attraversamenti pericolosi di torrenti o binari
-Fango: anche in caso di pioggia nel corso del giorno precedente non ho mai trovato zone fangose
-Periodo: percorribile quasi tutto l'anno
-Natura: si attraversano quattro parchi e/o riserve naturali con possibilita' di vedere animali nel loro ambiente

CONTRO
-Partenza: non raggiungibile direttamente con i mezzi, è necessario fare una tappa di prologo
-Asfalto: ovviamente le aree cittadine sono molto urbanizzate, talvolta anche fino all'argine, proprio qui i brevi tratti asfaltati
-Argini: non sempre sono ben tenuti, dipende dalla varie amministrazioni comunali
-Bocca d'Arno: per avere la certezza di toccare il mare si deve percorrere la variante asfaltata dell'ultima sezione

MEZZI PUBBLICI
La parte Casentinese e' collegata da una rete di bus, la ferrovia la troviamo solo a partire da Stia, anche se qui i treni sono meno frequenti. Da Arezzo, per tutto il Valdarno fino a Firenze e da quest'ultima citta' verso Pisa e' invece servito ottimamente dalle ferrovie regionali che sembrano proprio seguire il corso del fiume con numerose fermate.

CONSIDERAZIONI FINALI
Durante questo lungo percorso ho avuto la fortuna di incontrare: aironi cenerini, cavalieri d'italia, cinghiali, daini, germani, fagiani, topolini, tracce di istrice (aghi), volpi.
Chi intraprende questo cammino vuole massimizzare il contatto con la natura ma anche lasciarla godibile anche da chi verra` dopo: smaltendo correttamente i rifiuti (anche organici), lasciando l`ambiente come trovato, rispettando la natura, gli animali e le proprieta' private.

Contattatemi pure se vi servono dettagli sulle singole sezioni o sulle varianti. ALCUNI TRATTI NON SONO BEN TRACCIATI FARE ATTENZIONE!!

Comments  (2)

  • Photo of jjonno
    jjonno Jan 10, 2024

    Passando sul treno da Firenze a Figline e da Figline a Pontassieve ci sono diversi scorci sul fiume e sulle cascate naturali che crea, purtroppo non c’è una via lungofiume, a meno di farsela col machete in mano.
    Complimenti per la traccia

  • Photo of A spasso con Jacopo
    A spasso con Jacopo Jan 11, 2024

    infatti fra Rignano e Pontassieve e` stata la parte piu` complessa!
    grazie

You can or this trail