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Timanfaya volcanes

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Trail stats

Distance
8.15 mi
Elevation gain
1,234 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
1,089 ft
Max elevation
1,464 ft
TrailRank 
39
Min elevation
806 ft
Trail type
One Way
Moving time
one hour 14 minutes
Time
3 hours 13 minutes
Coordinates
1300
Uploaded
July 19, 2023
Recorded
July 2023
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near Yaiza, Canarias (España)

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Itinerary description

[Italiano ]
Lanzarote, situata nell’Oceano Atlantico circa 110 km ad ovest del Marocco, è la più nord-orientale fra le isole maggiori dell’arcipelago spagnolo delle Canarie. Un braccio di mare di 13 km la separa dall’isola di Fuerteventura, posta poco più a sud.
Lanzarote è disseminata da una miriade di antichi vulcani (alcune fonti 140, altre dicono molti di più).
Una delle più grandi attrazioni dell’isola è il Parco Nazionale di Timanfaya, da non perdere assolutamente ! Nel 1993 è stato dichiarato Patrimonio Nazionale dell’Unesco. Situato in una vasta area di circa 50 km2 posta nella parte sud-occidentale dell’isola, accoglie al suo interno 25 crateri vulcanici.
Le ultime eruzioni vulcaniche nell’isola si verificarono proprio in questa zona, durarono ben sei anni -dal 1730 al 1736- rivoluzionando completamente il territorio.
Girando per l’isola si possono ammirare diversi tipi di strutture vulcaniche:
hornitos (piccoli forni): sono bocche eruttive minori, spesso in parte collassate;
tubi vulcanici: ebbero origine da fiumi di lava sotterranei che, solidificandosi in superficie, generarono lunghi canali ipogei, successivamente la volta in alcuni tratti cedette dando luogo a profonde cavità chiamate jameos;
campi di lava: sono distese di lava, a volte molto vaste; si distinguono quelle con superficie aspra, estremamente irregolare, intransitabile, spesso con punte acuminate (malpais), da quelle con superficie liscia o solo modeste irregolarità (lavas cordadas); le prime furono causate da lava molto viscosa che raffreddandosi diede luogo ad un ambiente selvaggio, mentre le seconde ebbero origine da una lava più fluida;
coni cinder (coni di cenere): sono strutture vulcaniche completamente coperte da piroclasti, cioè materiali di piccole dimensioni eiettati durante le fasi esplosive, formatisi solitamente nell’ultima fase dell’eruzione.
Il Timanfaya è ancora attivo, ad una profondità di 12 metri la temperatura media raggiunge 600° Celsius, ma già poco sotto la superficie si giunge a 250°.
Da Arrecife, centro amministrativo e commerciale dell’isola, per accedere al Parco, e precisamente per arrivare sul colmo dell’Islote de Hilario, bisogna dirigersi verso Yaiza seguendo la strada LZ-2 (circa 23 km), da qui prendere la LZ-67 detta “Carretera infinita”, assolutamente diritta, che va verso nord-est in direzione di Tinajo, dopo circa 5,5 km si svolta a sinistra per la LZ-602 che in circa 2,5 km porta sulla sommità dell’Islote dove si trova l’ingresso del Parco per i visitatori.
In quella sede c’è un ristorante, El Diablo, dove il pollo è caratteristicamente cucinato con il calore che emana da un pozzo vulcanico.
Al di fuori del ristorante i turisti vengono intrattenuti con dimostrazioni pratiche come geysers provocati versando acqua nelle fessure vulcaniche, oppure fenomeni di autocombustione di cespugli di ginestra (aulaga), paglia o rami gettati in roventi cavità della roccia.
Per salvaguardare l’ambiente, dall’Islote de Hilario non è possibile visitare il parco dei vulcani in autonomia, c’è però la possibilità di fare delle visite guidate in pullman che attraverso un bellissimo percorso di una decina di chilometri permettono di ammirare paesaggi lunari indescrivibili.
I pullman partono dall’inclinato piazzale davanti al ristorante El Diablo. La durata è di 45-60 minuti e durante il tragitto non è permesso scendere.
Se però avete voglia di camminare un po’, in tutta prossimità dei campi di lava nera, posso darvi un suggerimento, prima di salire in auto sullo Islote de Hilario valutate la possibilità di farvi un tratto a piedi.
Infatti, sulla strada che porta al parco, spesso si formano lunghe code di autoveicoli fermi perché il traffico è contingentato. Potreste approfittarne -come ho fatto io- affidando il volante a uno dei vostri amici, e raggiungere a piedi il colmo dello Islote seguendo la strada asfaltata. Rimarrete così a maggiore contatto con la natura selvaggia che circonda il nastro di asfalto.
La mia escursione si riferisce proprio a questa soluzione: salita a piedi dalla LZ-602 fino all’Islote de Hilario seguita da tour in pullman.
Procedere a piedi sull’asfalto è concesso, è però tassativo non camminare al di fuori della carreggiata.
Ad un certo punto, dopo un bivio, la strada asfaltata diventa a senso unico, sale a destra (ma a piedi potete andare anche a sinistra), poi gira a sinistra attorno alla montagna passando per il piazzale sommitale e ritorna giù fino al bivio.
Giunti sul colmo, potrete godervi il panorama in attesa di affrontare l’emozione del tour in autobus.
Alla fine, dopo il tour, potrete sempre concedervi un pollo cotto al calore del vulcano.
Un altro modo per immergersi completamente nell’ambiente sono le Rutas interpretativas, che permettono di fare escursionismo, ma rigorosamente solo assieme alle guide del Parco, per salvaguardare la natura e preservare il territorio da contaminazioni umane.
Purtroppo io non sono riuscito a fare queste escursioni perché devono essere prenotate con largo anticipo (anche diversi mesi prima !). Comunque se questa soluzione vi attira gli itinerari attualmente possibili sono: la Ruta de Tremesana (4 km, 3 ore), la Ruta corta del Litoral (2 km) e la Ruta larga del Litoral (9 km, 5-6 ore).

[Español]
Lanzarote, situada en el Océano Atlántico a unos 110 km al oeste de Marruecos, es la más nororiental de las islas principales del archipiélago canario español. Un tramo de mar de 13 kilómetros la separa de la isla de Fuerteventura, situada un poco más al sur.
Lanzarote está salpicada de una gran cantidad de volcanes antiguos (algunas fuentes dicen 140, otras dicen que muchos más).
Una de las mayores atracciones de la isla es el Parque Nacional de Timanfaya, ¡no te lo puedes perder! En 1993 fue declarado Patrimonio Nacional de la UNESCO. Situada en una amplia superficie de aproximadamente 50 km2 en la parte suroeste de la isla, alberga 25 cráteres volcánicos.
Precisamente en esta zona se produjeron las últimas erupciones volcánicas de la isla, que duraron seis años -de 1730 a 1736- y revolucionaron por completo el territorio.
Paseando por la isla podrás admirar diferentes tipos de estructuras volcánicas:
hornitos (pequeños hornos): son respiraderos eruptivos menores, a menudo parcialmente colapsados;
tubos volcánicos: se originaron a partir de ríos de lava subterráneos que al solidificarse en la superficie generaron largos canales subterráneos, posteriormente la bóveda en algunos tramos cedió dando lugar a profundas cavidades llamadas jameos;
campos de lava: son extensiones de lava, a veces muy grandes; los que tienen una superficie rugosa, extremadamente irregular, intransitable, a menudo con puntas afiladas (malpais), se distinguen de los que tienen una superficie lisa o sólo modestas irregularidades (lavas cordadas); los primeros fueron provocados por lava muy viscosa que al enfriarse dio lugar a un ambiente salvaje, mientras que los segundos se originaron a partir de una lava más fluida;
Conos de ceniza (conos de ceniza): son estructuras volcánicas completamente cubiertas por piroclastos, es decir, pequeños materiales expulsados ​​durante las fases explosivas, formados normalmente en la última fase de la erupción.
Timanfaya sigue activo, a 12 metros de profundidad la temperatura media alcanza los 600° centígrados, pero justo debajo de la superficie alcanza los 250°.
Desde Arrecife, centro administrativo y comercial de la isla, para acceder al Parque, y precisamente para llegar a lo alto del Islote de Hilario, hay que dirigirse hacia Yaiza siguiendo la carretera LZ-2 (unos 23 km), desde aquí tomar la LZ-67 denominada "Carretera Infinita", absolutamente recta, que va al noreste en dirección a Tinajo, a unos 5,5 km gira a la izquierda por la LZ-602 que en unos 2,5 km conduce a lo alto del Islote donde se encuentra Se ubica el ingreso al Parque para visitantes.
Allí hay un restaurante, El Diablo, donde característicamente se cocina el pollo con el calor que emana de un pozo volcánico.
Fuera del restaurante, los turistas se entretienen con demostraciones prácticas como los géiseres provocados por el vertido de agua en fisuras volcánicas, o los fenómenos de autocombustión de retamas (aulaga), paja o ramas arrojadas a cavidades calientes de la roca.
Para salvaguardar el medio ambiente, no es posible visitar el parque volcánico independientemente del Islote de Hilario, pero existe la posibilidad de realizar visitas guiadas en autocar que, a lo largo de un hermoso recorrido de unos diez kilómetros, permiten admirar paisajes lunares indescriptibles. .
Los autobuses salen de la plaza en pendiente frente al restaurante El Diablo. La duración es de 45-60 minutos y durante el trayecto no está permitido bajar.
Sin embargo, si te apetece caminar un poco, muy cerca de los campos de lava negra, te puedo dar una sugerencia: antes de subir al auto por el Islote de Hilario, considera la posibilidad de caminar un rato.
De hecho, en la carretera que conduce al parque se suelen formar largas colas de vehículos detenidos porque el tráfico está restringido. Podrías aprovecharlo, como hice yo, confiando el volante a uno de tus amigos, y llegar a la cima del Islote a pie siguiendo el camino asfaltado. De esta forma permanecerás en mayor contacto con la naturaleza salvaje que rodea la franja asfaltada.
Mi excursión se refiere precisamente a esta solución: ascenso a pie desde la LZ-602 hasta el Islote de Hilario seguido de un recorrido en autobús.
Se permite circular a pie sobre asfalto, pero es obligatorio no salirse de la calzada.
En un determinado punto, después de un cruce, la carretera asfaltada se vuelve de sentido único, sube a la derecha (pero también se puede ir a la izquierda a pie), luego gira a la izquierda rodeando la montaña pasando por la plaza de arriba y vuelve a bajar. a la encrucijada.
Una vez que llegues a la cima, podrás disfrutar de la vista mientras esperas afrontar la emoción del recorrido en autobús.
Finalmente, después del recorrido, siempre podrás darte un capricho con un pollo cocinado al calor del volcán.
Otra forma de sumergirse por completo en el entorno son las Rutas interpretativas, que permiten realizar caminatas, pero estrictamente sólo junto con los guías del Parque, para salvaguardar la naturaleza y preservar el territorio de la contaminación humana.
Lamentablemente no pude hacer estas excursiones porque hay que reservarlas con mucha antelación (¡incluso con varios meses de antelación!). Sin embargo, si esta solución te atrae, los itinerarios posibles actualmente son: la Ruta de Tremesana (4 km, 3 horas), la Ruta Corta del Litoral (2 km) y la Ruta Larga del Litoral (9 km, 5-6 horas).

Waypoints

PictographPanorama Altitude 973 ft
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Panorama

PictographPanorama Altitude 1,147 ft
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Panorama

PictographPanorama Altitude 1,075 ft
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Panorama

PictographPanorama Altitude 1,075 ft
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Panorama

PictographPanorama Altitude 1,075 ft
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Panorama

PictographPanorama Altitude 1,075 ft
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Panorama

PictographPanorama Altitude 1,404 ft
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Panorama

PictographPanorama Altitude 1,404 ft
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Panorama

PictographPanorama Altitude 1,305 ft
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Panorama

PictographPanorama Altitude 1,305 ft
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PictographPanorama Altitude 1,135 ft
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