Cà Marcuccio e dintorni. Girovagando tra le valli tra il Metauro e il Candigliano. 28 febbr. 2016
near Piano, Marche (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Ai piedi del Monte Picchio, al valico della strada che da Urbania porta a Piobbico, c'è Cà Marchetto. Lasciati i van nel bivio con la strada per Sant'Angelo in Vado, iniziamo il nostro percorso seguendo il sentiero 170 fino a che non scende con un paio di tornanti fino ad incrociare il 164. Fatti 50 metri , su una curva, parte una traccia che scende verso ilo fosso sottostante. Abbastanza facile da seguire, con un paio di punti di difficoltà, si scende verso il fosso senza troppa difficoltà. Il segaccio e il macete ci aiutano a rimuovere i rami caduti di traverso sul sentiero e con un ultimo scivolo, arriviamo a mettere gli zoccoli sul fondo del torrente. E' un'atmosfera di magia. Risaliamo il torrente per un centinaio di metri fino ad arrivare ad una carraia di terra battuta che proseguerebbe sul fondo del fosso. Noi la prendiamo a destra in salita e fino a Cà Munciero, è una strada di terra battuta senza difficoltà, molto piacevole da percorrere per il paesaggio e la natura che ci circonda. Proseguiamo su una strada bianca e al wpt proseguiamo per vedere la strada fino al sentiero biancorosso al wpt successivo, poi torniamo e scendiamo dentro il fosso. Anche qui la strada è comoda e facile... fino a che, nel risalire dall'altra parte, la perdiamo in mezzo ad una tagliata e dobbiamo fare dei tagli ad occhi per sbucare sul sentiero sulla cresta. Arrivati n cresta, in breve arriviamo ai ruderi di Cà Moscione dove ci fermiamo per un breve spuntino (area autogrull). Partire da qui è piu complicato: della strada presente sulla carta, non si vede traccia e quindi siamo costretti a scavalcare la casa coperta di rovi ed andare a cercare la vecchia traccia della strada che scende nel fosso. Più facile è uscire dall'altra parte in quanto la traccia è ben evidente e facile da seguire. Usciti a S.Maria dei Medici seguiamo il 164 fino a quando non ritorniamo ad incrociare la strada della mattina, ma invece che ripercorrere la strada della mattina, continiamo per il 164 fino al wpt bivio dove saliamo verso I Rogheti. Dopo una foto ricordo, dobbiamo vagare un attimo alla ricerca del sentiero che scende nel Fosso di San Paterniano ma la ntroviamo sulla cresta e la seguiamo fino in fondo e poi , usciti dal fosso, andiamo a fare l'ultimo km sulla strada della mattina.
Bella giornata di esplorazione che ci porta in una delle zone più selvagge della nostra provincia.
Bella giornata di esplorazione che ci porta in una delle zone più selvagge della nostra provincia.
Waypoints
Waypoint
1,474 ft
bivio
a sx
Intersection
1,727 ft
bivio
per un percorso facile dx, per un percorso più difficile scendere nel sentiero chiuso da alberi
Intersection
1,804 ft
incrocio strada bianca
alla strada bianca andare a sx. in poco si arriva a Cà Moscione
Ruins
1,915 ft
Cà Moscione
andare a cercare il sentiero sulla destra dietro la casa; tratto non semplice!!
Comments (5)
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bella esplorazione!
Posti veramente belli e poco frequentati: case diroccate , torrenti scroscianti, antiche strade in terra abbandonate. Il nostro west, la nostra frontiera!
Il prossimo giro(quando è più asciutto, lo faremo insieme) .
Volentieri! Ciao Toto
Bel percorso tra faggete, corsi d'acqua e ruderi che, all'improvviso, compaiono alla nostra vista, memoria di un tempo che fu. In una giornata priva di pioggia (per nostra fortuna!), il terreno un po' allentato dalle piogge dei giorni precedenti non ci impedisce di affrontare salite e discese, anche se in qualche occasione si rende necessario procedere a piedi con i cavalli che ci seguono alla mano. I panorami sono molto belli, ci sono calanchi che sembrano disegnati dalla mano di un esperto pittore, ruderi nascosti dalla vegetazione che raccontano storie passate. Unico neo (se così si può dire) è trovare (o meglio, non ritrovare) sentieri che sono finiti sotto l'aratro e, pertanto, non più visibili. Il sentiero 164 è segnalato discretamente; laddove, poi, si incrociano più itinerari, le indicazioni sono riportate in tabelle nuove.
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Information
Easy to follow
Scenery
Difficult
Il percorso si snoda su sentieri di terra battuta che neanche le piogge degli ultimi giorni hanno reso impraticabili ma solo "pesanti". La discesa nel fosso è un fuoritraccia facile fino all'entrata nel fosso stesso che richiede capacità sia del cavallo che del cavaliere per non dover mettere i piedi a mollo. Un altro tratto impegnativo è il fosso di S. Maria dei Medici che richiede una certa capacità di osservazione per poter ritrovare a occhio la vecchia strada sepolta dalla vegetazione e seguirla fino al passaggio dall'altro lato. Un percorso che può dare a cavalieri di una certa esperienza di campagna grosse soddisfazioni.