Casalbore Trekking a cavallo – Da un tratturo all’altro –
near Mainardo, Campania (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Percorso pensato da fare in un week-end con il proprio cavallo. Un percorso di andata e ritorno partendo dall’agriturismo, si allunga lungo i crinali della dorsale appenninica dello spartiacque Tirreno/Adriatico, tra antichi e suggestivi tratturi della transumanza eco sentieri naturali tra la Valmiscano e Fortore. Questi tratturi, tratturelli e diverticoli sui nostri territori ha origini antichissime della civiltà della transumanza che ha rappresentato per secoli un punto di riferimento economico e pastorale. Vie battute da armenti e greggi, dalle antichissime genti che li ricalcavano nelle migrazioni seguendo il movimento delle stelle, il corso dei fiumi e i colori dell’orizzonte. Prati erbosi con morbidi calanchi e saliscendi , un territorio paesaggistico ideale per rilassarsi e al contempo esplorare e scoprire le meraviglie dei nostri luoghi incantevoli, dove la natura è incontaminata ed è possibile ammirare un paesaggio rurale suggestivo e gradevole, attraverso un prezioso patrimonio ambientale e culturale di antichi tratturi percorsi da carovane di animali diretti ai pascoli, che hanno permesso la conservazione delle testimonianze passate, museo vivente della natura tra formazioni boscate e sostenibilità.
Abbiamo tracciato un percorso al di fuori degli usuali sentieri, andando a cercare tratturi che passassero in zone per dire abbandonate. Si tratta di un percorso non lungo neanche impegnativo ma ricco di passaggi alquanto tecnici, ricerca di sentieri, situazioni, che potrebbero mettere in difficoltà i cavalieri non abituati ai sentieri di campagna. Si parte dalla Masseria Sant’Elia presso il borgo rurale di C/da Sant’Elia di Casalbore, come già detto dove si possono lasciare auto e trailer. Dopo aver fatto bere il cavallo all’antica fontana dell’omonima contrada, il percorso inizia in leggera salita transita davanti l’agriturismo su asfalto per pochi metri per imboccare lo sterrato dell’antica via dei Sanniti che porterà ad attraversare la – necropoli Sannita della località Spineto attestata al IV_VI sec. aC – e le pendici di monte Chiodo. Valicando il torrente Santo Spirito si sfocia sul Tratturo Regio e appena dopo appare la taverna della transumanza di monte Chiodo con fontana di acqua perenne, gli autogrill del passato; Davano accoglienza con ristoro e pernotto ai pastori con greggi e armenti, viandanti, commercianti in transito sul tratturo Pescasseroli-Candela, la millenaria via verde che collegava l’Abruzzo alla Puglia, trasferendo in primavera e in autunno centinaia di migliaia di animali. Si continua sul tracciato del Tratturo Regio, ammirando splendidi paesaggi, tra masserie, campi coltivati, vigneti e oliveti, animali al pascolo, fino all’incrocio con il diverticolo proveniente da sud e precisamente dalla via Traiana (via Francigena nel Sud), alla località Centrale, dobbiamo svoltare a dx per un piccolo tratto su asfalto, poi di nuovo a dx per imboccare in leggera salita il tratturello detto dei briganti e dei tabaccari. Questi si snoda tutto su sterrato erboso con immagini di paesaggi da spunti per un racconto del paesaggio, fuori mano, poco accessibile e seminascosto, ideale per il transito di qualcuno che ha da nascondere o trasferire illeciti altrove in una zona poco sorvegliata; difatti approvvigionava i territori dell’alto Fortore e anche verso quelli della confinante Daunia della Puglia. Si continua a salire fino ad arrivare al crinale su serra Vescigli dove termina lo sterrato ed inizia la strada mezza asfaltata e sbrecciata in fondo all’incrocio a sx a pochi centinaia di metri, possiamo fare una sosta alla fontana detta “ De Milu “ alla C/da Basaleone. Ritorniamo sul percorso transitiamo tra il gruppo di case della C/da Basaleone e poco più avanti dobbiamo svoltare a dx per impegnare il tratturello della Guarana, Nocelle, Acqua Bianca seguendo la traccia per circa un chilometro, si deve affrontare un pezzo scosceso con i cavalli alla mano, ma la vista dall’alto è magnifica godendosi il bellissimo panorama delle dolci colline a ridosso della dorsale appenninica circondata dalle fattorie del vento che con le loro pale producono energia. Alla fine del tratturello in direzione nord per deviare a dx incrociando il tratturello per Mazzocca-campo dei Monaci si raggiunge l’incrocio della strada sbrecciata che a sx a circa cinque chilometri porta al laghetto collinare di San Giorgio la Molara, girare a dx in direzione sud sul tratturello di Piano Nicola, valico di monte Calvello e Fontana Fredda verso il bosco di Casalbore, su strada sbrecciata. Raggiunti la località di Piano Nicola è riconoscibile dalla zona rimboschita al primo incrocio nuovamente a dx in leggera discesa, raggiungiamo il laghetto collinare con area attrezzata pic nic e parcheggio camper, posto tenda con fontana della località Schiavone. Dopo una meritata sosta, riprendiamo il cammino sul tratturello sbrecciato verso sud, attraversando un’area rimboschita con vari sentieri per escursioni a piedi e con MtB, incrociamo un tratto asfaltato per circa trecento metri del tratturello Monticelle – Sant’Elia. Alla prima stradina sbrecciata che si inoltra nel bosco a dx girare continuando in direzione ovest per qualche centinaia di metri, dopo di che svoltare a sx sul tratturo del termine. Percorrerlo tutto per circa quattro chilometri, tutto su sterrato-erboso, fino a raggiungere inizialmente strada sbrecciata, sempre in direzione sud e poi, strada asfaltata. Si deve affrontare un pezzo scosceso con i cavalli alla mano per circa duecento metri, dopo di che l’ultimo passaggio, arrivando al sentiero iniziale dal di sopra della struttura ricettiva della Masseria Sant’Elia, punto di partenza del trekking. Un percorso adatto a persone con esperienza nel campo dell’equitazione e governo dell’animale; da effettuarsi in primavera-autunno, con fondo sterrato asciutto. Organizzato per una giornata rilassante in momenti d’interesse naturalistico, culturale, storico e paesaggistico, Il percorso ad anello inizia e termina alla Masseria Sant’Ellia, che fornisce assistenza, ristoro e pernotto, con degustazione prodotti aziendali stagionali a chilometri zero, della gastronomia contadina della nonna. Per informazioni info@agrisantelia.it, 333.7737555 (ricerche e testo a cura di Giuseppe di Sant’Elia.)
Waypoints
Fontana del ferro con area parcheggio trailer
Ci troviamo in un largario demanio dello stato, della fontana del Ferro alla C/da Sant'Elia fontana storica. Questa fontana fa parte delle fontane a servizio della transumanza, con acqua perenne da bere, sia pilone di riserva per abbeverare le bestie in transito. La sorgente da sempre approvvigiona acqua gli abitanti del paese
necropoli spineto
Vi porterà alla scoperta delle necropoli attestate all'IV° - VII° sec. a.C., un sentiero antico che conduceva alla Città sannita di Cluvia sul Monte Chiodo, visiterete le neviere, il Tratturo del Termine e tratturelli della transumanza alla scoperta del paesaggio rurale
taverna della transumanza di monte Chiodo
Sul percorso incontriamo la Taverna della transumanza di Monte Chiodo (gli autogril del passato) antichi ristori che offrivano vitto e alloggio ai pastori, viandanti, cavalieri, principi, eserciti,pellegrini e per tutti quelli che percorrevano il Tratturo o le vie antiche dell’epoca.
Fontana de Milo a Basaleone
Un'antica fontana con un'acqua fresca e spumeggiante, a circa 100 metri dal percorso, dove è d'obbligo una sosta sia per entrambi, dove si possono ammirare splendidi paesaggi dai limme colori
a circa 100 metri a sx fontana de Milu
ci troviamo al borgo rurale di Basaleone, deviare a dx sul tratturo Nocelle-Guarana
a dx tratturo dei briganti x campo dei Monaci
area sosta località Schiavone, proseguire dritti in discesa
Sul sentiero dopo aver oltrepassato la strada brecciata, incrociamo il -tratturo dei Pioppi - proveniva dal Sannio-beneventano, proseguiamo sullo stesso fino all'area pic nic,con laghetto,fontana e sentieri natura in località - Schiavone - Questo è un territorio di demanio statale dove anticamente veniva praticata la transumanza delle greggi ed armenti e per il pascolo si pagava una - fida - per capo di bestiame
seguire lo sterrato del tratturo del Termine per circa quattro chilometri verso sud
Necropoli
Paesaggi, passaggi, greggi, armenti, il tratturo regio Pescasseroli-Candela praticato e percorso dal II millennio a.C. passa da qui, la via dei pastori e della lana dall'Abruzzo alla Puglia.Quasi subito si entra a contatto con la natura, perché dopo poche centinaia di metri ci si addentra nella necropoli sannite, attestate all'IV° - VII° sec. a.C., un sentiero antico che conduceva alla Città sannita di Cluvia sul Monte Chiodo con tombe a tumulo pertinenti a struttura in pietrame. Si va subito in leggera salita dove, volgendo lo sguardo sinistro, si scorgono la Valmiscano e M.te Chiodo, mentre dietro le spalle si vedono il valico di M.te Calvello e lo spettacolare paesaggio del Fortore-
deviare a dx a circa 300 metri siamo giunti alla Masseria Sant'Elia, inizio percorso
Comments (1)
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E' un percorso tra i più spettacolari dal punto di vista paesaggistico con qualche passaggio anche tecnico, serve come esperienza ai meno esperti. Scollina tra natura incontaminata, al novanta per cento sterrato-erboso, tra tre valichi, monte Chiodo, monte la Guardia e monte Calvello in un'oasi di pace tra tratturi, calanchi, fattorie, siti comunitari, prati verdi con animali al pascolo e nel cielo svolazzano vari tipi di uccelli.