Sant’Angelo in Vado - Candigliano 25-OTT-14
near Sant'Angelo in Vado, Marche (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Waypoints
Guado fiume Metauro
Guado semplice, anche carrabile, con la strada che entra e esce dal fiume. il fondo è fatto da lastre di pietra un po; scivolose specie per i cavalli ferrati
bivio
stanchi di due km di strada bianca (sentiero 175), puntiamo al nostro primo obbiettivo (chiesa di S. Pietro in Metola) prendendo delle stradine che ci portano prima a dei campi, poi in un bosco dove facciamo fatica a recuperarle... se volete la tranquillità, seguite la strada bianca :).
Chiesa di S. pietro in Metola
Il complesso è costituito dalla chiesa di S. Pietro in Metola con annessa casa canonica e colonica. La chiesa già come parrocchia è antichissima, infatti se ne trovano notizie in un Rogito di Giacomo Ugolini che risale all'anno 1390. Dall'Archivio parrocchiale sappiamo che nel 1592 l'arcivescovo di Urbino ordinava di ridurre l'altare alla forma prescritta nel decreto sinodale; nel 1664 si faceva obbligo all'allora parroco di riparare "le pareti scrostate"; nel 1707 la chiesa fu rifatta nuova. Il 3 giugno 1781 l'intero complesso fu distrutto da un forte terremoto e in seguito fu riscostruito. Tra il 1861 e il 1879 viene ampliato, nel 1883 viene rifatto il soffitto della chiesa.
bivio
lasciare la strada bianca e prendere un tratturo nel bosco... poco più avanti c'è sulla carta un bivio che accorcia il percorso ma... soprapensiero, ci è sfuggito.
Cà Gnagni . . inizio fuoripista
dai ruderi di Cà Gnagni, si scende nella valle sottostante seguendo inizialmente della carraie di disboscamento per arrivare in fondovalle a cercare il guado. Bello
guado
Passaggio del fosso... nascosto ma non difficile. Attenzione ai rami in uscita. Si prosegue poi per carraie e tratturi fino a risalire dall'altro lato della valle fino a ritrovare il sentiero 174-
tratto pericoloso
Il sentiero 174 passa in cresta con un tratto ripido che abbiamo fatto con i cavalli alla mano.
Cà Nicoloso
Ruderi. La vecchia strada è completamente ricoperta e con difficoltà si supera il primo tratto ritrovando poi la traccia lasciata dai bikers che passano più a destra. nella risalita del costone si hanno scorci di paesaggio molto belli. in cima ci accolgono i ruderi di Cà Orlandi.
Chiesa di S. Maria dei Medici
Si trovano tracce della chiesa di S. Maria dei Medici sin dal secolo XIII. La canonica fu costruita agli inizi del 1700. Dopo averla superata, scendiamo nel fosso sottostante seguendo una carraia che però è completamente chiusa quando risaliamo dall'altra parte. Da Cà Moscione, la strada diventa carrabile e facile fino al rientro.
Comments (1)
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Uscita che fa parte del corso di GPS delle Giacche Verdi Marche e che quindi richiede una buona capacità nell'uso del gps e cartografico per seguirla godendosi il bellissimo panorama delle dolci colline a ridosso della dorsale appenninica. Il fiume Candigliano, muggisce nella valle come non siamo abituati a sentire dalle nostre parti a causa delle volte che le formazioni marnose lo costringono a fare.
Godetevi questo percorso in terre selvagge