LANZAROTE : Costa Tequise, Ermita de Las Nieves, Mirador del Rio

15/02/2024 ( giorno 5)
Oggi si sale sul punto più alto di Lanzarote.
Esco dal mio appartamento ed imbocco subito una pista sterrata che pian piano mi conduce verso l'entroterra, lontano dalla folla. Circondato dai vulcani pedalo tra sentieri sabbiosi e rocciosi dal colore ocra e rossastro.Dopo circa 9 chilometri giungo alla"Ciutad Estratificada": una meraviglia della natura!
Qui dal mantello di lava solidificata ricoperta da rofe o cenere vulcanica ,svettano sagome di rocce sinuose modellate dagli Alisei ricce di incavi ,guglie e pertugi ,ideali per fare delle fotografie divertenti. Continuo con il fuoristrada aggirando il pueblo di El Mojon e dopo un breve tratto di asfalto inizio a fare sul serio. La pista sterrata sale con pendenze più accentuate e il fondo sassoso non è dei migliori,ma fortunatamente è solo un breve tratto. Supero una finca e il sentiero si trasforma in una bellissima autostrada gravel che mi accompagnerà fino in cima.Durante la salita incontro parecchi escursionisti,ma non mi stupisco,infatti nei dintorni si possono ammirare grotte,crateri,castelli e panorami che svaniscono nell'oceano. Supero una stazione radio con le sue enormi antenne ed all'improvviso....il nulla; sono circondato dalle nuvole e l'impressione è quella di essere nell'inferno dantesco dove io sono uno dei dannati nel girone dei ciclisti in salita.
Arrivo all'Ermita de las Nieves sul Risco di Famara attorniato da un ammasso di vapori,tutto è offuscato e ovattato. Dal punto panoramico a strapiombo sul mare non si vede quasi nulla (mai una gioia !). Risalgo in sella un po' sconsolato e riprendo il mio giro turistico fino al GPM di giornata,nonchè punto più alto dell'isola : las Peñas del Chache sede di un radar militare formato da due enormi sfere che mi ricordano una base spaziale.
Inizio la discesa e giunto al "Cafe Mirador los Valles "vengo rapito dalle splendide vedute e da un certo languorino perciò mi concedo una seconda colazione. Sia dall'interno del locale, sia dalla terrazza si gode di un panorama splendido,si scorgono i paesi di Haria, Máguez, Punta Mujeres, Arrieta ,Tabayesco e naturalmente l'oceano.
Indossato l'antivento mi butto in discesa facendo lo slalom tra i tornanti fino a Haria:detta la valle delle palme, qui c'è anche l'ultima dimora di Cesar Manrique.Seguo il nastro di catrame e mi lascio alle spalle anche Mágues fino ad imboccare la stretta, ma panoramica LZ-202.Mentre salgo la stupenda vista sulla Graciosa e il piccolissimo arcipelago del Chinijo fa passare in secondo piano la fatica. Giunto in vetta, per festeggiare l'impresa, entro al Mirador del Rio: un sorta di bunker con terrazza vista mare, scaturito dall' estro di Cesar Manrique. Dopo le foto di rito, rimonto in sella e mi godo la discesa fino ad Arrieta. La via del ritorno e quasi completamente sterrata eccetto la deviazione per il Jardin de Cactus dopodiché seguo il lungomare fino a Costa Teguise.

NB: il mio Garmin mi da un dislivello positivo di 1207 m