Pont - Rifugio Vittorio Emanuele II - Gran Paradiso - Rifugio Vittorio Emanuele II - Pont
near Maisonasse, Valle d’Aosta (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Salita classica al Gran Paradiso, facendo notte al Rifugio Vittorio Emanuele II. Difficoltà moderata per essere alpinismo, come senderismo sarebbe considerata molto difficile.
Non raccomandabile senza avere una minima esperienza di arrampicata e terreno tecnico, oltre alle necessarie conoscenze di cordata su ghiacciaio.
PRIMO GIORNO
Il primo giorno è triviale, lasciamo la macchina giù al campeggio e si va su fino al rifugio per quasi 800 m, sentiero ampio e segnalatissimo. Non ha alcuna difficoltà.
Su al rifugio c'è tutto quello di qui si ha bisogno. Prepariamo gli zaini per la salita di domani e andiamo a letto alle 8.
Negli zaini mettiamo acqua e mangiare per più o meno dieci ore, luce frontale, coperta termica e materiale da cordata: corda singola (con tripla omologazione), ramponi e picozza, casco, moschettoni e cordini vari e imbragatura.
SECONDO GIORNO
Ci svegliamo alle 3 del mattino per partire prima delle 4, per avere buone condizione del ghiaccio (più duro) ed evitare le possibili tempeste di pomeriggio.
Nonostante sia notte il sentiero si vede abbastanza bene, è pieno di segnalazioni. C'è da dire che ci siamo "persi" varie volte, ma si ritrova facilmente la strada.
Una volta arrivati a ~3650 metri ci fermiamo per prepararci per il ghiacciaio. Bisogna saper fare o avere una buona guida alpina, molto raccomandabile avere fatto un corso prima. Da qua il sentiero è ben calpestato, e anche se ci sono un paio di passi un pò più tecnici è facile da seguire, e non è troppo pericoloso. Si tratta di un ghiacciaio abbastanza facile.
Arrivati su pietra un'altra volta sarebbe raccomandabile togliere i ramponi, ma noi non lo facciamo. Sì che lasciamo le picozze. Bisogna seguire il sentiero a sinistra e prendere le scalette tipo ferrata per arrivare alla madonna da dietro, e scendere per la cresta, per evitare code lunghissime. La cresta è equipaggiata con alcuni ganci metallici in cui passare la corda.
Torniamo giù per lo stesso percorso di salita, che non presenta ulteriori difficoltà. Pranziamo al rifugio e andiamo giù alla macchina con le ginocchia distrutte ma l'animo felice.
Abbiamo fatto il nostro primo 4000!
Non raccomandabile senza avere una minima esperienza di arrampicata e terreno tecnico, oltre alle necessarie conoscenze di cordata su ghiacciaio.
PRIMO GIORNO
Il primo giorno è triviale, lasciamo la macchina giù al campeggio e si va su fino al rifugio per quasi 800 m, sentiero ampio e segnalatissimo. Non ha alcuna difficoltà.
Su al rifugio c'è tutto quello di qui si ha bisogno. Prepariamo gli zaini per la salita di domani e andiamo a letto alle 8.
Negli zaini mettiamo acqua e mangiare per più o meno dieci ore, luce frontale, coperta termica e materiale da cordata: corda singola (con tripla omologazione), ramponi e picozza, casco, moschettoni e cordini vari e imbragatura.
SECONDO GIORNO
Ci svegliamo alle 3 del mattino per partire prima delle 4, per avere buone condizione del ghiaccio (più duro) ed evitare le possibili tempeste di pomeriggio.
Nonostante sia notte il sentiero si vede abbastanza bene, è pieno di segnalazioni. C'è da dire che ci siamo "persi" varie volte, ma si ritrova facilmente la strada.
Una volta arrivati a ~3650 metri ci fermiamo per prepararci per il ghiacciaio. Bisogna saper fare o avere una buona guida alpina, molto raccomandabile avere fatto un corso prima. Da qua il sentiero è ben calpestato, e anche se ci sono un paio di passi un pò più tecnici è facile da seguire, e non è troppo pericoloso. Si tratta di un ghiacciaio abbastanza facile.
Arrivati su pietra un'altra volta sarebbe raccomandabile togliere i ramponi, ma noi non lo facciamo. Sì che lasciamo le picozze. Bisogna seguire il sentiero a sinistra e prendere le scalette tipo ferrata per arrivare alla madonna da dietro, e scendere per la cresta, per evitare code lunghissime. La cresta è equipaggiata con alcuni ganci metallici in cui passare la corda.
Torniamo giù per lo stesso percorso di salita, che non presenta ulteriori difficoltà. Pranziamo al rifugio e andiamo giù alla macchina con le ginocchia distrutte ma l'animo felice.
Abbiamo fatto il nostro primo 4000!
Waypoints
Mountain hut
6,538 ft
Bar ristorante
Ci si arriva in pianura, per chi piace la montagna senza fatica.
Mountain hut
8,914 ft
Rifugio Vittorio Emanuele II
Rifugio storico con tre parti. La parte di sopra ha il suo bagno alla prima porta, e anche una zona per cucinare se non si mangia al rifugio.
Mountain pass
12,211 ft
Inizio ghiacciaio
Inizio del pezzo su ghiaccio secondo la raccomandazione del rifugio, a 3650m. C'è posto sufficente per preparare tutta l'attrezatura.
Summit
13,301 ft
Gran Paradiso
Da fare in senso orario, salendo da dietro. Non è la vera cima, ma è ben equipaggiata. Non vi aspettate di poterci rimanere troppo, la coda si forma velocemente.
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Wao!