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Uja di Ciamarella da Pian della Mussa

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Trail stats

Distance
11.05 mi
Elevation gain
3,852 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
6,631 ft
Max elevation
11,989 ft
TrailRank 
32
Min elevation
5,966 ft
Trail type
One Way
Time
11 hours 3 minutes
Coordinates
11513
Uploaded
July 28, 2023
Recorded
July 2023
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near Albaron di Sea, Piemonte (Italia)

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Itinerary description

Abbiamo scelto di compiere la gita in due giorni pernottando al Rifugio Gastaldi.
La traccia GPX inserita in questa descrizione è relativa al percorso compiuto nel 2° giorno.

Il secondo giorno abbiamo lasciato il Rifugio portandoci dietro tutto il nostro materiale ed equipaggiamento e abbiamo abbandonato il "non necessario" al bivio Gastaldi - Pian Gias (bivio da cui si ripasserà per il rientro) dietro ad un roccione (in prossimità del ponticello sul rio delle Capre) per non dover risalire i 150m che riportano al Rifugio.

1° giorno: disl. 854m; tempo di salita 2h 30 min
2° giorno: disl. 1100m (+ 100m se si decidesse di risalire al rifugio); tempo di salita 4h 30 min.

1° giorno:
Parcheggiata l’auto al pian della Mussa imboccare a sx la strada sterrata e attraversata la Stura per mezzo di un ponte di legno, costeggiare l’Alpe Venoni, caratteristica bergeria protetta da un curioso roccione che la sovrasta.

Il sentiero (EPT222) prosegue lungo la parte bassa del Canale delle Capre per presto svoltare a sinistra e, con molti tornanti, prendere rapidamente quota.

A circa 2300 mt si raggiunge il Pian dei Morti, ampia sella erbosa molto panoramica.

Lasciare sulla destra il sentiero EPT223 che conduce al Pian Gias e, dapprima in diagonale poi con ampi tornanti raggiungere la base di una paretina rocciosa che il sentiero evita spostandosi sulla destra per mezzo di alcuni facili gradini rocciosi attrezzati con mancorrenti di corda, e prosegue con alcuni tornanti al margine di un valloncello.

Giunti senza difficoltà ad un colletto dal quale è già possibile vedere il rifugio, si percorre ancora l’ultimo tratto pianeggiante che conduce in pochi minuti alla meta, in splendida posizione panoramica sull’ampia conca del Crot del Ciaussinè e di fronte alla vetta della Bessanese.

Si continua a salire seguendo i segni e si attraversa per un breve tratto una zona di sfasciumi (ometti) fino a raggiungere il bivio Rif. Gastaldi-Pian Gias 2597 m. Proseguire fino a raggiungere Pian Gias 2650 m.

2° giorno:
Lasciamo il Rif. Gastaldi alle ore 5.15 (partiamo presto anche in funzione della particolare meteo estiva della zona che tende rannuvolare già verso l'ora di pranzo).
I primi 30 minuti sono in discesa (150 metri) fino al bivio "Rif. Gastaldi-Pian Gias".
Dal bivio in 10 minuti attraversiamo il ponte in legno sul rio delle Capre.
Da qui si inizia la lunga risalita che ci porterà in vetta alla Uja di Ciamarella.

Una volta attraversato il rio delle capre, evitare di seguire la direzione segnalata da vari ometti, seguendo invece i segni bianchi e rossi che vanno verso il Passo del Collerin, fino a raggiungere un grosso masso su cui c’è una scritta grossa T.B. (Tour della Bessanese) ed una freccia.

Abbandonare ora il sentiero e imboccare una traccia sulla dx che inizia a salire ripidamente sulla morena. Si attraversa una breve pietraia (seguire gli ometti) e si ritrova subito dopo nuovamente una bella traccia che si segue senza problemi lungo tutta la morena.

Risalita la morena, si supera una fascia di roccette su placche facili di 1° grado ma da non sottovalutare e sempre seguendo i moltissimi ometti si raggiunge la sommità di un dosso (bastone) che si ridiscenderà per una decina di metri dall’altro lato.

Si è a questo punto all’altezza della lingua terminale del ghiacciaio e di un laghetto glaciale (3000m ca.).
Si risale ora la bastionata rocciosa alla dx del ghiacciaio senza percorso obbligato (presenti molti ometti) fino a portarsi all’altezza del bacino glaciale (3150 m ca.)

Calzati i ramponi si sale sul ghiacciaio e con un semicerchio verso dx si punta allo spallone detritico: la traccia di salita si vede solamente quando si è vicini.

Tolti i ramponi, si imbocca la ripidissima traccia; senza farsi ingannare dalle molte tracce che si staccano sulla sinistra, si punta ad un grosso ometto sulla cresta e una trentina di metri prima di raggiungerlo si gira a sx su un buon sentiero.
Sempre seguendo questo traverso molto ripido si raggiunge la cresta Ovest a 3550 m di quota. Gli ultimi metri prima della cresta sono un po’ franosi.
Di qui, su facile cresta molto ampia (da notare alla sx la presenza del ghiacciaio dell'Alberon) e segni di passaggio si giunge in vetta 3676 m.
Dalla vetta si potranno vedere i principali massicci dell'arco alpino occidentale: tutto il gruppo del Monte Bianco, il Grand Combin, il Gran Paradiso, il Monte Rosa e Cervino e il Monviso e per finire uno spettacolare colpo d'occhio su parte della pianura.

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