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MAR PICCOLO SECONDO SENO

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Trail stats

Distance
6.38 mi
Elevation gain
144 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
141 ft
Max elevation
147 ft
TrailRank 
30 2.3
Min elevation
-10 ft
Trail type
Loop
Coordinates
191
Uploaded
September 25, 2014
  • Rating

  •   2.3 1 review
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1 comment
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near Patrovaro, Puglia (Italia)

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Itinerary description

STRAORDINARIO PERCORSO CHE PIU' LO FAI E PIU' TI PIACE PARTENDO DALLA PALUDE LA VELA LUNGO IL CANALE AIEDDA FINO A PONTE DELLA VECCHIA FERROVIA - PICCOLA GRAVINA E GROTTE ANTROPIZZATE (GROTTA PAPA ANCILU) - MASSERIA LE LAMIE - VIGNETI - CONVENTO BATTENDIERI E FIUME CERVARO - MAR PICCOLO SECONDO SENO - RISERVA LA VELA E SORGENTI VARIE - LA PALUDE LA VELA.

Comments  (1)

  • Fabio Mauri 3 Oct 11, 2023

    I have followed this trail  View more

    NON FATELO PER L’AMOR DI DIO.
    Ho letto solo dopo averlo fatto che gli autori lo avevano percorso nel lontano 2014! Ora è improponibile!!
    Io l’ho fatto in senso inverso partendo dal convento dei battendieri a salire ed è la parte che si è meritata l’unica stella che ho dato, proseguendo per la masseria e per la piccola Gravina fino al canale Aiedda, ecco, poi qui avrei dovuto girare e tornare indietro!
    Invece ho proseguito verso il lago costeggiando il canale, ormai diventato discarica di rifiuti, con parti del canneto completamente bruciate e altre invece stretto tra le canne cresciute e seccate in terra, tratto nel quale ho incontrato prima una lunga serpe verde e poi un schifoso ed enorme ratto, d’altronde col canale vicino e le canne alte me lo sarei aspettato prima o poi.
    Ma i problemi veri iniziano qui: il percorso arrivato alla strada circummarepiccolo (la SP 78) ci dice di attraversare la strada e prendere un sentiero che costeggia la strada… ma non esiste più, tutto è completamente ricoperto di vegetazione. Quindi proseguo a camminare MOLTO PERICOLOSAMENTE sul ciglio della strada fino ad arrivare ad un capannone industriale abbandonato. Entro da un buco nella rete di recinzione e seguo il percorso all’interno di quest’area industriale deserta sperando di non incontrare qualche senza tetto malintenzionato, giro intorno alla grossa costruzione e qui iniziano i guai seri: il percorso dice di seguire un sentiero tutto dritto che arriverà di nuovo alla strada provinciale ma vedo solo cespugli e rovi che ricoprono un’immensa area di vasche vuote abbandonate, forse un allevamento ittico di 20/30 anni fa. Mi addentro credendo che presto avrei ritrovato il percorso dopo i cespugli, passando da una vasca all’altra su arbusti spinosi e rischiando di cadere dai bordi di cemento rotti e crepati e di farmi molto male. Ho continuato andando così avanti , solo, ma le vasche erano tantissime da superare ed ero stanco e soprattutto impaurito di farmi male, se fossi caduto in uno dei pozzetti presenti o giù dal bordo e mi fossi rotto una gamba sarei rimasto lí e non mi avrebbe trovato mai nessuno!!! Alla fine delle vasche google maps mi diceva che finalmente ci sarebbe stato un largo percorso fino alla strada, ma tra la vegetazione fittissima e piena di rovi ed un canale di irrigazione da attraversare era impossibile proseguire. Avevo impiegato 35 minuti per fare 300 metri e li ho di nuovo percorsi tornando indietro fino alla costruzione abbandonata. Ero distrutto, pieno di graffi sanguinanti e con maglietta e pantaloncini lacerati dai rovi. Finalmente rientro sulla strada e continuo a camminare sul ciglio rischiando di essere investito dalle auto che sfrecciano in velocità per tornare verso il convento dei battendieri.
    Passando sulla strada mi sono reso conto che quel sentiero di prima dopo le vasche non esisteva più e che se caparbiamente fossi riuscito a continuare oltre quel canale fino a sotto la strada non sarei mai potuto salire sulla provinciale perché una recinzione chiude completamente il passaggio! Inoltre il percorso in quel punto dice di passare sulla costa del Mar Piccolo, beh impossibile perché io dalla strada ho visto che in realtà non ci sono sentieri e la vegetazione è fitta e non rende possibile camminarci.
    Insomma una brutta esperienza che non auguro a nessuno di ripetere.
    NON FATE QUESTO PERCORSO o almeno limitatevi alla parte che va dal convento alla Gravina e poi tornate indietro.

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