Activity

22/01/2022 Passo Monte Corce Comelico - Malga Nemes - Rifugio Prati di Corda Rossa

Download

Trail photos

Photo of22/01/2022 Passo Monte Corce Comelico - Malga Nemes - Rifugio Prati di Corda Rossa Photo of22/01/2022 Passo Monte Corce Comelico - Malga Nemes - Rifugio Prati di Corda Rossa Photo of22/01/2022 Passo Monte Corce Comelico - Malga Nemes - Rifugio Prati di Corda Rossa

Author

Trail stats

Distance
10.89 mi
Elevation gain
2,526 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
1,680 ft
Max elevation
6,478 ft
TrailRank 
66
Min elevation
5,356 ft
Trail type
One Way
Time
8 hours 13 minutes
Coordinates
1001
Uploaded
January 31, 2022
Recorded
January 2022
Be the first to clap
Share

near Moso, Trentino-Alto Adige (Italia)

Viewed 288 times, downloaded 7 times

Trail photos

Photo of22/01/2022 Passo Monte Corce Comelico - Malga Nemes - Rifugio Prati di Corda Rossa Photo of22/01/2022 Passo Monte Corce Comelico - Malga Nemes - Rifugio Prati di Corda Rossa Photo of22/01/2022 Passo Monte Corce Comelico - Malga Nemes - Rifugio Prati di Corda Rossa

Itinerary description

Partenza da passo Monte Croce di Comelico, salita a malga Nemes e Coltrondo, ritorno al passo e salita al rifugio Prati di Croda Rossa per il pernottamento.

IN ESTREMA SINTESI
Distanza totale: 17,5 Km (8,7↑ 5,3↓ 3,5↔)
Altitudine massima: 1924 m
Altitudine minima: 1636 m
Dislivello assoluto: 288 m
Totale salita: 786 m
Totale discesa: 533 m
Tempo totale: 8h 10' (soste incluse)

Ho indicato difficile per la lunghezza del percorso, ma non vi è nulla di complicato, il percorso può inoltre essere spezzato in due dal passo verso destra per il giro delle malghe oppure dal passo verso sinistra per salire al rifugio Prati di Croda Rossa.

Lasciamo l’auto sul parcheggio dell’hotel al passo, ma ce ne sono altri due lungo la strada sulla destra in direzione di Moso.

Passo Monte Croce di Comelico. Quota 1636 mt.
Mi sono organizzato con un piccolo zaino per la giornata e non sono l’unico, lascio il grosso in auto, solo l’essenziale in questa prima parte. L’idea è di raggiungere malga Nemes e poi fare il giro delle malghe. Ci mettiamo in marcia che sono ormai le 10 e 45, attraversiamo la strada e prendiamo il sentiero 131 proprio di fronte all’albergo, più che un sentiero direi che si tratta di una strada bianca. I cartelli dicono 1h e 10′. Il panorama verso ovest in direzione dell’albergo è sovrastato dalla Croda Sora i Colesei (2369m) la Pala di Popera (2579m) Cima Undici (3090m) e la Croda Rossa di Sesto (2965m). Proseguiamo passando vicino alla cappella di San Michele, poi arrivare alla malga è facilissimo, impossibile sbagliare le indicazioni sono numerose ed evidenti, le prime tabelle per esempio indicano semplicemente dove siamo diretti, giù al passo o su alla malga, un lusso. Il percorso è ampio e la salita dolce, può essere percorsa da chiunque. Il primo vero bivio (1.3 km, 1760 m, 30′) è quello con il sentiero 130 che porta al Lago Nero di cui ignoravo l’esistenza, non lo vedo sulla mappa, ma cercando nel web dicono che si trova a 5′ da qua, è piccolissimo e visibile solo in estate, una pozza insomma, e dalla foto effettivamente è nero. A destra altri cartelli indicano per malga Coltrondo, sentiero 149 da cui arriveremo al ritorno. Poco più avanti altro bivio (2.6 km, 1810 m, 1h’ ) con le indicazione per malga Klammbachalm sentiero 133 verso sinistra, questa traccia passa per il monte Covolo (1908 m) mentra la malga è situata a ben 1944 metri e può essere raggiunta anche dalla Nemes. Superati questi cartelli si aprono ampi spazi davanti a noi con visuale sulle cime che segnano la linea di confine con l’Austria, in estate deve essere uno spettacolo verdeggiante. Superiamo una piccola croce che si trova in prossimità di una torbiera (3 km, 1835 m, 1h 15′). Proseguendo sul sentiero è ora visibile la malga, ma poco prima della stessa ci aspetta un bel ponticello di legno (3.5 km, 1870 m, 1h 30′) sotto il quale scorre il rio di Pulla per lo più gelato, ma un po’ di acqua si intravede sotto il ghiaccio. Pochi metri sopra di noi ecco malga Nemes.

Malga Nemes (3,7 km, 1877 mt, 1h 35′).
Arrivato alla malga prendo i miei tre dispositivi per mettere in pausa la traccia e realizzo di aver perso il cellulare con Eurofly, la mia app preferita. So dove potrebbe essere. Quando mi sono seduto per mettere i ramponcini è uscito dalla tasca, parto a razzo ma fortunatamente sotto la malga al ponticello incrocio chi lo ha trovato, che culo, è del nostro gruppo altrimenti chissà … Sono felicissimo ed incredulo, ma che culo! Girovagando per cercare il posto in cui pranzare mi lascia perplesso la quota indicata sulla parete della malga, 1950 metri che però si riferisce all’alpe di Nemes, molto equivocabile, siamo quasi un centinaio di metri più sotto. A parte la bellezza, i nomi delle cime e di questi luoghi mi catapultano per un momento sulle prime pagine del romanzo di Stefano Ardito “Il sangue sotto la neve” che sto proprio leggendo in qesti giorni, uno spaccato della vita degli alpini durante la grande guerra in alcuni dei luoghi più famosi, il primo brano è proprio dedicato a questa zona. Mentre sono assorto nei miei pensieri qualcuno intanto ha pensato bene di entrare a consumare qualcosa, il mitico strudel di cui si raccontano storie inenarrabili, uvette succulente, mele dolcissime, pasta croccantissima, e tempo infinito. Un’ora e poco più che peserà nel computo finale e non mi passa lontanamente per la testa che siamo in tremendo ritardo. Riprendiamo il cammino che sono quasi le 14 tranquilli e beati. La partenza è tra l’altro molto agevole, dietro la malga si snoda il sentiero 156 che punta in falsopiano verso il Col Quaternà (2503m) inequivocabile piramide rocciosa che, sembra inverosimile, è il camino di un vulcano spento da milioni di anni le cui rocce esterne sono state erose dagli agenti atmosferici mettendo a nudo la piramdie di dura roccia magmatica visibile appunto al giorno d’oggi. Il sentiero piega verso destra ed attraversa il torrente Padola tramite un ponticello proprio in corrispondenza del confine regionale tra Trentino Alto Adige e Veneto (4.5 km, 1872m, 3h). Ora il sentiero si fa più serio, nel senso che non c’è più la strada bianca, è proprio un sentiero che si immerge a tratti nel bosco di abeti ed attraversa ampi spazi prativi. Raggiungiamo il bivio con il 159 che porta al passo Silvella sotto la parete nord del Quaternà, noi proseguiamo dritti anche perché ormai malga Coltrondo è in vista sotto di noi. La malga Coltrondo (5.5 km, 1878 m, 3h 30′) sembra chiusa ma all’esterno ci sono alcuni esemplari di mucche scozzesi o highland, sono immobili, secondo me stanno dormendo perché hanno gli occhi chiusi. Ci divertiamo un po’ ad accarezzare i simpatici bestioni che sembrano molto mansueti e nel frattempo guardo la mappa, vedo che la malga rifugio Rinfreddo è ad un tiro di schioppo e propongo di farci una capatina, ancora una volta inconscio dell’ora. Un gruppetto di temerari si dirige quindi sul sentiero 149 che in 15′ porta alla casera Rinfreddo (6.3 km, 1887 m, 3h 45′). Piccola sosta contemplativa poi torniamo sui nostri passi vero malga Coltrondo. Dalla malga/rifugio/agriturismo Coltrondo prendiamo il sentiero 149 che scende verso il passo. Dopo qualche centinaio di metri proseguiamo dritti al bivio per Padola che scende sulla sinistra. Qui il sentiero si fa più ostico, vi sono tratti ripidi e stretti perché si tratta di un sentiero vero e proprio, poco agevole utilizzare le ciaspole troppo ingombranti, molto più utili i ramponcini, ma non tutti li hanno e qualcuno trova difficoltà con ulteriore rallentamento assolutamente non previsto. Raggiungiamo la località Lago dei Rospi (8.5 km, 1735 m, 4h 50′). Da qui il sentiero torna più agevole ed ampio, raggiungiamo un altro bivio con indicazioni per i prati di Monte Croce (9 km, 1706 m, 5h) al quale proseguiamo sempre dritti sul 149. Il panorama si apre verso il confine di stato lasciando ampie visuali sul Col Quaternà la cui sommità è ancora illuminata dal sole, ma ancora per poco, il gruppo del Popera allunga le ombre sul nostro percorso aiutato da qualche nuvola di passaggio. Ritroviamo finalmente il sentiero 131 (10.5 km, 1760 m, 5h 30′) percorso questa mattina per raggiungere la Nemes. Raggiungiamo la macchina quando sono ormai le 17.

Passo Monte Croce di Comelico (12 km, 1636 mt, 6h).
Siamo anche bravini, in un quarto d’ora recuperiamo il materiale necessario, nel mio caso cambio zaino e prendo le ciaspole, e ci rimettiamo in marcia, in lontananza vediamo alcuni del nostro gruppo che sono già sul sentiero in salita, mentre dietro di noi un gatto delle nevi inzia la sua opera di sistemazione delle piste, il sole ormai è un ricordo ma c’è ancora un po’ di luce. Dobbiamo prendere il sentiero 18 che sale al rifugio lungo una pista da sci panoramica, di quelle per intederci che servono da collegamento tra impianti diversi ed infatti arrivano un paio di sciatori che si riveleranno gli ultimi della giornata. Ci mettiamo in moto con un passo così sostenuto che ipotizzo il raggiungimento dell’obiettivo in poco più di un’ora anche se il cartello dice 1h e 20′. Nel frattempo è calato il buio. A proposito il cartello con le indicazioni del sentiero 18 si trova a due passi dalla statale 52 molto vicino al parcheggio situato sulla destra dopo il passo in direzione di Moso. Insomma tra una cosa e l’altra partiamo che sono le 17 e 30 dal punto dove si trova la tabella. Non ci sono foto, è buio, ma il percorso segue la strada che sale al rifugio, tengo la torcia spenta perché si può camminare con la poca luce presente solo in qualche momento la accendo in prossimità di punti bui od in presenza di qualcosa tipo cartelli o strutture. Alla nostra destra vediamo le luci immobili del campeggio di Sesto, in lontananza quelle mobili dei gatti in perenne movimento sulle piste da sci. A parte brevi tratti il percorso prosegue abbastanza tranquillo sotto il versante nord della Croda Rossa di Sesto solo verso la parte finale, sotto il monte Castelliere, la pendenza si fa sentire ed il passo rallenta, in ogni caso seguendo la strada si arriva all’apice della salita in corrispondenza di un tunnel sulla destra che superiamo. Siamo leggermente spiazzati, non ci troviamo, il rifugio non si vede anche se sulla nostra destra si vedono delle luci, alcune fisse, altre mobili (sono i gatti). Io ed Antonio ci consultiamo sul da farsi, intanto guardo la mappa, il rifugio è sotto di noi quindi siamo più in alto del previsto, Antonio vorrebbe aspettare gli altri io invece voglio proseguire per trovare la meta al momento non visibile. Resisto cinque minuti poi inizio a scendere lungo la pista da sci e poco più avanti ecco le luci della nostra meta, effettivamente sono sotto di noi, a questo punto non mi ferma più nessuno, come attirato da una calamita scendo velocemente sul bordo della pista, passo di fianco ad una delle luci fisse che si vedevano in lontananza sopra la quale un enorme orologio digitale rosso indica 19:10, fra me penso che hanno ancora l’ora legale, ma poi realizzo che sono veramente le 19 e 10, è tardissimo, altro che passo sostenuto, ci abbiamo messo 1 ora e 40 minuti.

Rifugio Prati di Croda Rossa (17,5 km, 1924 mt, 8h 10′).
Entriamo, i gestori ci accolgono ma si percepisce un po’ di tensione per loro è tardi dovremmo essere già seduti a tavola, comunque lei molto carinamente ci consegna le chiavi della stanza e ci fa ordinare la cena, lui rimane distante. Personalmente mi cambio ma non faccio la doccia, disponibile volendo bella calda e qualcuno non se la fa sfuggire, ma sono un po’ in tensione pure io, mancano tre persone all’appello, dove sono ? Inizio nervosamente a guardare fuori, esco tre quattro volte senza coprirmi (cosa che pagherò cara nei giorni seguenti) poi finalmente ecco le luci delle torce, sono sicuamente loro, ne vedo almeno cinque, qualcuno sarà senza spero. Quando arrivano ci sono tutti, che sollievo, ma sono le 8 passate, insomma ci mettiamo a tavola che sono quasi le 9. La cena è ottima, personalmente ho scelto i canederli in brodo, ed il gulasch, il dolce è fisso, due tipi, tutto di mio gradimento peccato per l’ora tarda, sicuramente mangiando un paio di ore prima sarebbe stato ancora tutto più gradito. Non rimane tempo per gozzovigli è tardi, pian piano dopo qualche chiacchiera tutti vanno a posare la testa sul cuscino. Ci sono diverse camere, da due, da tre, da sei, ci siamo suddivisi, io sono in una da tre, solita notte in dormiveglia, ma qualcosina ho dormito.

View more external

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 5,367 ft
Photo ofPasso Monte Croce di Comelico.Quota 1636. Photo ofPasso Monte Croce di Comelico.Quota 1636.

Passo Monte Croce di Comelico.Quota 1636.

Prendere il sentiero 131 che sale amlga Nemes Indicazioni sul lato destro della strada in direzione di Moso

PictographWaypoint Altitude 5,446 ft
Photo ofChiesetta di San Michele

Chiesetta di San Michele

Dopo pochi minuti di cammino

PictographWaypoint Altitude 5,774 ft
Photo ofBivio lago Nero sentiero 130 (1.3 km, 1760 m, 30′)

Bivio lago Nero sentiero 130 (1.3 km, 1760 m, 30′)

Bivio con il sentiero 130 Il 130 prosegue verso sinistra continuare sul 131 seguire Nemesalm

PictographWaypoint Altitude 5,925 ft
Photo ofBivio per monte Covolo sentiero 132 (2.6 km, 1810 m, 1h’ )

Bivio per monte Covolo sentiero 132 (2.6 km, 1810 m, 1h’ )

Seguire sempre per Nemeshalm, sentiero 131. Il sentiero 132 porta al monte Covolo e poi a malga Klammbach.

PictographWaypoint Altitude 5,988 ft
Photo ofTorbiera (3 km, 1835 m, 1h 15′) Photo ofTorbiera (3 km, 1835 m, 1h 15′) Photo ofTorbiera (3 km, 1835 m, 1h 15′)

Torbiera (3 km, 1835 m, 1h 15′)

Ci sono anche dei cartelli informativi.

PictographWaypoint Altitude 6,056 ft
Photo ofPonticello di legno (3.5 km, 1870 m, 1h 30′) Photo ofPonticello di legno (3.5 km, 1870 m, 1h 30′) Photo ofPonticello di legno (3.5 km, 1870 m, 1h 30′)

Ponticello di legno (3.5 km, 1870 m, 1h 30′)

Cicnquecento metri dopo la torbiera. Il ponticello attraversa il rio di Pulla.

PictographWaypoint Altitude 6,158 ft
Photo ofMalga Nemes. Quota 1877 m. Distanza 3,7 km. Tempo 1h 35′. Photo ofMalga Nemes. Quota 1877 m. Distanza 3,7 km. Tempo 1h 35′.

Malga Nemes. Quota 1877 m. Distanza 3,7 km. Tempo 1h 35′.

Splendido terrazzo panoramico verso il gruppo del Popera, Croda Rossa e Cima Undici.

PictographWaypoint Altitude 6,138 ft
Photo ofPonticello di legno sul confine regionale (4.5 km, 1872m, 3h) Photo ofPonticello di legno sul confine regionale (4.5 km, 1872m, 3h)

Ponticello di legno sul confine regionale (4.5 km, 1872m, 3h)

Dalla malga prendiamo il sentiero 156 proprio dietro di essa. Poco più avanti in corrispondenza del confine regionale tra Trentino Alto Adige e Veneto un ponticello di legno scavalca il Rio Padola.

PictographWaypoint Altitude 6,260 ft
Photo ofBivio con indicazioni per passo Silvella (5.4 km, 1890 m, 3h 25′) Photo ofBivio con indicazioni per passo Silvella (5.4 km, 1890 m, 3h 25′)

Bivio con indicazioni per passo Silvella (5.4 km, 1890 m, 3h 25′)

Qualche metro prima della malga Coltrondo indicazioni per il sentiero 159 per il passo Silvella.

PictographWaypoint Altitude 6,161 ft
Photo ofMalga Coltrondo (5.5 km, 1878 m, 3h 30′) Photo ofMalga Coltrondo (5.5 km, 1878 m, 3h 30′) Photo ofMalga Coltrondo (5.5 km, 1878 m, 3h 30′)

Malga Coltrondo (5.5 km, 1878 m, 3h 30′)

All'esterno un recinto ospita alcuni esemplari di highland o mucche scozzesi. Prendere il sentiero 149 per tornare al passo.

PictographWaypoint Altitude 6,178 ft
Photo ofRifugio Rinfreddo (6.3 km, 1887 m, 3h 45′) Photo ofRifugio Rinfreddo (6.3 km, 1887 m, 3h 45′)

Rifugio Rinfreddo (6.3 km, 1887 m, 3h 45′)

E' possibile fare una puntatina e ritorno alla malga rifugio Rinfreddo a 600 metri circa dalla Coltrondo, mezzora tra andata e ritorno.

PictographWaypoint Altitude 6,086 ft
Photo ofBivio per Padola (7.5 km, 1850 m, 4h 13')

Bivio per Padola (7.5 km, 1850 m, 4h 13')

Poco dopo aver lasciato malga coltrondo bivio a sinistra per Padola che si tralascia, proseguire dritti sul 149.

PictographWaypoint Altitude 5,692 ft
Photo ofLago dei Rospi (8.5 km, 1735 m, 4h 50′) Photo ofLago dei Rospi (8.5 km, 1735 m, 4h 50′)

Lago dei Rospi (8.5 km, 1735 m, 4h 50′)

Si raggiunge località Lago dei Rospi. Proseguire dritti sul 149.

PictographWaypoint Altitude 5,594 ft
Photo ofBivio prati di Monte Croce (9 km, 1706 m, 5h) Photo ofBivio prati di Monte Croce (9 km, 1706 m, 5h) Photo ofBivio prati di Monte Croce (9 km, 1706 m, 5h)

Bivio prati di Monte Croce (9 km, 1706 m, 5h)

Altro bivio con indicazioni per i prati di Monte Croce. Proesguire dritti sul 149. Poco più avanti si apre il panorama verso il Quaternà e le creste di confine con l'Austria. Si torna quindi sul sentiero 131 che si percorre verso sinistra in discesa verso il passo.

PictographWaypoint Altitude 5,358 ft
Photo ofTabella sentiero 18 (12.3 km, 1633 m, 6h 35') Photo ofTabella sentiero 18 (12.3 km, 1633 m, 6h 35')

Tabella sentiero 18 (12.3 km, 1633 m, 6h 35')

Dal passo si può pervenire a questa tabella seguendo la statale oppure dall'hotel risalendo per un centinai odi metri la pista, sulla destra una staccionata porta al cartello. Le indicazioni dicono 1h e 20 al rifugio.

PictographWaypoint Altitude 6,470 ft

Tunnel (16.9 km, 1972 m, 7h 57')

Si sale lungo la pista da sci panoramica che raccorda gli impianti di risalita di Croda Rossa con quelli dell'hotel. Il sentiero estivo taglia prima verso il rifugio ma in inverno non è battuto. E' necessario salire fino al tunnel che passa sotto gli impianti e poi scendere lungo la pista tenendo la sinistra fino a vedere il rifugio.

PictographWaypoint Altitude 6,312 ft

Rifugio Prati di Croda Rossa . Quota 1924 m. Distanza 17,5 km. Tempo 8h 10′.

Comments

    You can or this trail