Gruppo Ortles - Cevedale: Forcella di Solda (Janinger Scharte) e Cima di Solda (Suldenspitze) da stazione a monte Funivia Solda
near Solda, Trentino-Alto Adige (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Ciaspolata che – in buone condizioni di neve – non è mai veramente difficile come progressione, ma che si svolge in “ambiente di attenzione”.
L’attenzione è dovuta in gran parte all’attraversamento dell’area crepacciata della Vedretta di Solda, nonché alla cresta finale dove (come oggi) bisogna tener conto di eventuali cornici.
Anche la quota “ci mette del suo” perché può estremizzare venti, sbalzi di temperature, ecc.
Di buono c’è che è breve e si può gestire con calma.
La mia valutazione complessiva di difficoltà con le ciaspole è comunque “difficile” in buone condizioni, ma può facilmente aumentare se la giornata non è delle migliori.
Con le ciaspole si può salire a Cima di Solda anche dalla Val Martello: vedi itinerario → Gruppo Ortles - Cevedale: Rifugio Casati e Cima di Solda (Suldenspitze) dalla Val Martello (Martelltal).
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Premessa: visto l’ambiente particolare di questa ciaspolata, le considerazioni successive valgono solo per questa uscita; ogni diverso giorno e un diverso orario di partenza nello stesso giorno possono dar luogo a ciaspolate che non si somigliano neppure.
Dalla stazione a monte della Funivia Solda si prende la stradetta che porta alla pista da sci che scende a valle, e in breve si arriva alla base del gran vallone che porta alla Vedretta di Solda.
In una mia precedente salita con le ciaspole (non pubblicata su Wikiloc) avevo iniziato la salita dal centro del vallone dove si procede su base piatta.
Oggi, con più neve e una buona traccia di sci già fatta, ho perso meno quota inizialmente e ho traversato sul fianco sinistro direzione salita: non sempre conviene con le ciaspole.
Comunque le due possibili linee iniziali si ricongiungono e si sale facilmente fino a individuare una prima serie di crepacci verso sinistra che si tengono a “rispettosa” distanza.
Si continua, con varie linee possibili, su un “gobbone” in buona pendenza alla destra di questi primi crepacci.
Si arriva all’altezza di un piccolo seracco che sta spostato ancora più a destra e poi sul primo lungo crepaccio trasversale che non si può tenere lontano.
Nella mia precedente salita l’avevo aggirato tutto sulla destra anche se c’erano segni di passaggio su una specie di “giuntura-ponte” sul centrodestra.
Oggi era più tappato di neve e sono passato sulla “giuntura-ponte” (anche oggi c’erano tracce su tutte e due le varianti).
Si continua tranquilli e si arriva sotto un lungo crepaccio diagonale che si affianca per pochi metri in salita.
Nella mia precedente salita avevo visto una traccia che lo aggirava tutto a destra su una iniziale gobba assai RIPIDA, e un’altra traccia più dolce a sinistra che attraversava una larga “depressione-ponte” – poi, però, questa seconda opzione passava nelle vicinanze del bordo superiore del crepaccio, con una certa esposizione anche se non c’era molta inclinazione laterale.
Oggi era evidente solo il passaggio sulla sinistra, che con più neve molto ben assestata non dava pensieri.
Fatto questo si è nel canale-scivolo finale che porta a Forcella di Solda o Janinger Scharte.
Questo canale-scivolo si sale tranquillamente e il “dente finale di 3-4 metri” che deposita in forcella, nelle condizioni di oggi, era assolutamente senza problemi.
Dalla forcella il finale di cresta è tutto evidente e si nota già la piccola Croce.
Oggi la prima parte era bella larga perché … c’era una gran cornice che si notava molto bene già da sotto in avvicinamento.
Comunque è intuitivo dove si può stare, e si arriva ad un cucuzzolo che si aggira sulla sinistra con passaggio largo e non molto inclinato lateralmente: ma non bisogna distrarsi perché oltre il largo c’è il salto.
Aggirato il cucuzzolo c’è un pianoro appena sotto il pendio finale che porta alla vetta.
Questo pendio è largo, abbastanza ripido e di circa 35 metri di dislivello.
Se con neve buona è compatibile con le ciaspole: oggi la neve era perfetta e l’ho fatto ciaspole ai piedi sia in salita che in discesa senza tracce già fatte che, evidentemente, erano state cancellate dal vento forte dei due giorni precedenti.
Spettacolo puro in vetta.
Per la discesa attenzione per ritrovare i punti di passaggio-aggiramento dei due crepacci principali.
Nella parte bassa si possono cercare linee diverse rispetto alla salita.
L’attenzione è dovuta in gran parte all’attraversamento dell’area crepacciata della Vedretta di Solda, nonché alla cresta finale dove (come oggi) bisogna tener conto di eventuali cornici.
Anche la quota “ci mette del suo” perché può estremizzare venti, sbalzi di temperature, ecc.
Di buono c’è che è breve e si può gestire con calma.
La mia valutazione complessiva di difficoltà con le ciaspole è comunque “difficile” in buone condizioni, ma può facilmente aumentare se la giornata non è delle migliori.
Con le ciaspole si può salire a Cima di Solda anche dalla Val Martello: vedi itinerario → Gruppo Ortles - Cevedale: Rifugio Casati e Cima di Solda (Suldenspitze) dalla Val Martello (Martelltal).
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Premessa: visto l’ambiente particolare di questa ciaspolata, le considerazioni successive valgono solo per questa uscita; ogni diverso giorno e un diverso orario di partenza nello stesso giorno possono dar luogo a ciaspolate che non si somigliano neppure.
Dalla stazione a monte della Funivia Solda si prende la stradetta che porta alla pista da sci che scende a valle, e in breve si arriva alla base del gran vallone che porta alla Vedretta di Solda.
In una mia precedente salita con le ciaspole (non pubblicata su Wikiloc) avevo iniziato la salita dal centro del vallone dove si procede su base piatta.
Oggi, con più neve e una buona traccia di sci già fatta, ho perso meno quota inizialmente e ho traversato sul fianco sinistro direzione salita: non sempre conviene con le ciaspole.
Comunque le due possibili linee iniziali si ricongiungono e si sale facilmente fino a individuare una prima serie di crepacci verso sinistra che si tengono a “rispettosa” distanza.
Si continua, con varie linee possibili, su un “gobbone” in buona pendenza alla destra di questi primi crepacci.
Si arriva all’altezza di un piccolo seracco che sta spostato ancora più a destra e poi sul primo lungo crepaccio trasversale che non si può tenere lontano.
Nella mia precedente salita l’avevo aggirato tutto sulla destra anche se c’erano segni di passaggio su una specie di “giuntura-ponte” sul centrodestra.
Oggi era più tappato di neve e sono passato sulla “giuntura-ponte” (anche oggi c’erano tracce su tutte e due le varianti).
Si continua tranquilli e si arriva sotto un lungo crepaccio diagonale che si affianca per pochi metri in salita.
Nella mia precedente salita avevo visto una traccia che lo aggirava tutto a destra su una iniziale gobba assai RIPIDA, e un’altra traccia più dolce a sinistra che attraversava una larga “depressione-ponte” – poi, però, questa seconda opzione passava nelle vicinanze del bordo superiore del crepaccio, con una certa esposizione anche se non c’era molta inclinazione laterale.
Oggi era evidente solo il passaggio sulla sinistra, che con più neve molto ben assestata non dava pensieri.
Fatto questo si è nel canale-scivolo finale che porta a Forcella di Solda o Janinger Scharte.
Questo canale-scivolo si sale tranquillamente e il “dente finale di 3-4 metri” che deposita in forcella, nelle condizioni di oggi, era assolutamente senza problemi.
Dalla forcella il finale di cresta è tutto evidente e si nota già la piccola Croce.
Oggi la prima parte era bella larga perché … c’era una gran cornice che si notava molto bene già da sotto in avvicinamento.
Comunque è intuitivo dove si può stare, e si arriva ad un cucuzzolo che si aggira sulla sinistra con passaggio largo e non molto inclinato lateralmente: ma non bisogna distrarsi perché oltre il largo c’è il salto.
Aggirato il cucuzzolo c’è un pianoro appena sotto il pendio finale che porta alla vetta.
Questo pendio è largo, abbastanza ripido e di circa 35 metri di dislivello.
Se con neve buona è compatibile con le ciaspole: oggi la neve era perfetta e l’ho fatto ciaspole ai piedi sia in salita che in discesa senza tracce già fatte che, evidentemente, erano state cancellate dal vento forte dei due giorni precedenti.
Spettacolo puro in vetta.
Per la discesa attenzione per ritrovare i punti di passaggio-aggiramento dei due crepacci principali.
Nella parte bassa si possono cercare linee diverse rispetto alla salita.
Waypoints
Waypoint
8,673 ft
02 - Uscita da pista sciistica per entrare nel vallone verso la Vedretta di Solda o Suldenferner
Waypoint
8,704 ft
03 - Foto nella parte iniziale di salita verso la Vedretta di Solda o Suldenferner
Waypoint
10,792 ft
08 - Foto entrando nel canale-scivolo finale per Forcella di Solda o Janinger Scharte
Waypoint
8,730 ft
21 - Foto poco prima di uscire in basso dal vallone della Vedretta di Solda o Suldenferner
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