Massiccio del Grappa: anello al Monte Tomatico con salita da Porcen e discesa verso Tomo
near Porcen, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Ciaspolata lunga che combina due accessi, ambedue adatti alle ciaspole, alla vetta del Monte Tomatico dal versante nord.
È un’escursione-ciaspolata che ha molto senso, per chi vuol andare per stradette-carrarecce, solo con buon innevamento fin dalle basse quote: bisogna saper aspettare il momento giusto della stagione per andarci, e il momento giusto non arriva sempre nello stesso periodo ogni anno.
Partenza e arrivo dell’escursione non sono nello stesso punto e c’è un po’ da camminare per collegare il tutto – naturalmente ci si può programmare anche con doppia auto.
In questa percorrenza è stato necessario calzare le ciaspole a circa 555 metri di quota dove si trova il parcheggio estivo avanzato per il sentiero CAI 841, e in discesa c’era neve ciaspolabile fino a quota 490 circa: dunque, oltre 1.000 metri di dislivello ciaspole ai piedi.
Per quanto riguarda i km lineari, oggi circa 15,4 km con le ciaspole e i 4 circa restanti di collegamento.
Tenendo ben d’occhio la situazione stagionale si riesce a fare un bel giro.
Per la valutazione di difficoltà “facile” ho tenuto conto solo della facilità del “piano di camminata-ciaspolata”.
In discesa, come scritto più avanti, c’è un tratto esposto a piccoli franamenti-smottamenti di neve che possono coprire la stradetta e creare difficoltà, il che – con tanta neve – è una situazione comune a tanti percorsi facili.
L’anello si può fare anche al contrario ed è più sicuro (però più faticoso a mio giudizio) in caso di incertezza sullo stato della neve, perché il tratto di attenzione è in salita e si può tornare indietro facilmente.
Ovviamente si possono fare due escursioni-ciaspolate separate in salita-discesa da Porcen e da Tomo.
Salita da Porcen al Monte Tomatico
Si parte in Via Monte Tomatico da Porcen seguendo le indicazioni CAI per il sentiero 841, e si arriva per stradetta al divieto di transito con piccolo parcheggio estivo dove il CAI 841 si infila nel bosco verso sinistra.
Ora bisogna semplicemente continuare per la stradetta-carrareccia forestale che punta a lungo verso sud quasi esattamente in direzione della vetta del Monte Santo.
La vetta del Monte Tomatico, in questa prima parte, sta progressivamente sempre più a sinistra rispetto alla direzione di salita.
C’è qualche tornantino con brevi traversi tra l’uno e l’altro, e dopo quota 1.100 due diagonali più lunghe che portano a quota 1.300 circa dove inizia il lunghissimo traverso finale verso nord-est per riportarsi nella direzione della vetta del Monte Tomatico.
Avanzando, per un buon tratto si ciaspola poco sotto la dorsale dove scorre l’Alta Via degli Eroi, si incrocia il sentiero CAI 841 e poi ci sono più possibilità di rimontare sulla dorsale finale.
Oggi ho scelto forse la più semplice deviando su un largo sentiero che passa di fronte alla Casera dei Ton, e sbuca dove arriva da sud il sentiero CAI 844 dalle Stalle Ronchio.
Da qui, svolta a sinistra per la salita finale in campo aperto.
Discesa dal Monte Tomatico verso Tomo con prima parte sulla dorsale est
Si prosegue – dopo una obbligatoria “pausa panoramica” in vetta – nella direzione opposta rispetto a quella di arrivo.
Non bisogna farsi tentare dagli invitanti e regolari pendii un po’ più ripidi che stanno sulla destra direzione discesa.
La parte alta della dorsale est del Monte Tomatico è larga e non crea problemi se non ci si avvicina troppo ai bordi, e si arriva velocemente a Malga Boemia dove si incrocia la stradetta “silvo pastorale” (così definita da cartello) che conduce in discesa verso Tomo.
Tecnicamente, come per la salita da Porcen, è una stradetta molto facile, ma nella parte alta è più soggetta ai piccoli franamenti di neve tipici nei percorsi boschivi costruiti su tratti di pendio molto inclinati.
In certi punti, se si incappa in un tratto ricoperto servono competenza e freddezza nel valutare la consistenza del manto nevoso ed eventuali brevi diversioni.
Anche se sono (ma non è detto che ci siano) passaggi brevi SERVE ATTENZIONE con le ciaspole.
Dopo aver attraversato sotto Rocca Brenta si va più tranquilli e si continua stando semplicemente attenti a non infilarsi in qualche ramo secondario quando si arriva a un bivio.
È inutile elencare tutti i numerosi cambi di direzione: non è difficile da seguire e in queste situazioni … il GPS aiuta.
È un’escursione-ciaspolata che ha molto senso, per chi vuol andare per stradette-carrarecce, solo con buon innevamento fin dalle basse quote: bisogna saper aspettare il momento giusto della stagione per andarci, e il momento giusto non arriva sempre nello stesso periodo ogni anno.
Partenza e arrivo dell’escursione non sono nello stesso punto e c’è un po’ da camminare per collegare il tutto – naturalmente ci si può programmare anche con doppia auto.
In questa percorrenza è stato necessario calzare le ciaspole a circa 555 metri di quota dove si trova il parcheggio estivo avanzato per il sentiero CAI 841, e in discesa c’era neve ciaspolabile fino a quota 490 circa: dunque, oltre 1.000 metri di dislivello ciaspole ai piedi.
Per quanto riguarda i km lineari, oggi circa 15,4 km con le ciaspole e i 4 circa restanti di collegamento.
Tenendo ben d’occhio la situazione stagionale si riesce a fare un bel giro.
Per la valutazione di difficoltà “facile” ho tenuto conto solo della facilità del “piano di camminata-ciaspolata”.
In discesa, come scritto più avanti, c’è un tratto esposto a piccoli franamenti-smottamenti di neve che possono coprire la stradetta e creare difficoltà, il che – con tanta neve – è una situazione comune a tanti percorsi facili.
L’anello si può fare anche al contrario ed è più sicuro (però più faticoso a mio giudizio) in caso di incertezza sullo stato della neve, perché il tratto di attenzione è in salita e si può tornare indietro facilmente.
Ovviamente si possono fare due escursioni-ciaspolate separate in salita-discesa da Porcen e da Tomo.
Salita da Porcen al Monte Tomatico
Si parte in Via Monte Tomatico da Porcen seguendo le indicazioni CAI per il sentiero 841, e si arriva per stradetta al divieto di transito con piccolo parcheggio estivo dove il CAI 841 si infila nel bosco verso sinistra.
Ora bisogna semplicemente continuare per la stradetta-carrareccia forestale che punta a lungo verso sud quasi esattamente in direzione della vetta del Monte Santo.
La vetta del Monte Tomatico, in questa prima parte, sta progressivamente sempre più a sinistra rispetto alla direzione di salita.
C’è qualche tornantino con brevi traversi tra l’uno e l’altro, e dopo quota 1.100 due diagonali più lunghe che portano a quota 1.300 circa dove inizia il lunghissimo traverso finale verso nord-est per riportarsi nella direzione della vetta del Monte Tomatico.
Avanzando, per un buon tratto si ciaspola poco sotto la dorsale dove scorre l’Alta Via degli Eroi, si incrocia il sentiero CAI 841 e poi ci sono più possibilità di rimontare sulla dorsale finale.
Oggi ho scelto forse la più semplice deviando su un largo sentiero che passa di fronte alla Casera dei Ton, e sbuca dove arriva da sud il sentiero CAI 844 dalle Stalle Ronchio.
Da qui, svolta a sinistra per la salita finale in campo aperto.
Discesa dal Monte Tomatico verso Tomo con prima parte sulla dorsale est
Si prosegue – dopo una obbligatoria “pausa panoramica” in vetta – nella direzione opposta rispetto a quella di arrivo.
Non bisogna farsi tentare dagli invitanti e regolari pendii un po’ più ripidi che stanno sulla destra direzione discesa.
La parte alta della dorsale est del Monte Tomatico è larga e non crea problemi se non ci si avvicina troppo ai bordi, e si arriva velocemente a Malga Boemia dove si incrocia la stradetta “silvo pastorale” (così definita da cartello) che conduce in discesa verso Tomo.
Tecnicamente, come per la salita da Porcen, è una stradetta molto facile, ma nella parte alta è più soggetta ai piccoli franamenti di neve tipici nei percorsi boschivi costruiti su tratti di pendio molto inclinati.
In certi punti, se si incappa in un tratto ricoperto servono competenza e freddezza nel valutare la consistenza del manto nevoso ed eventuali brevi diversioni.
Anche se sono (ma non è detto che ci siano) passaggi brevi SERVE ATTENZIONE con le ciaspole.
Dopo aver attraversato sotto Rocca Brenta si va più tranquilli e si continua stando semplicemente attenti a non infilarsi in qualche ramo secondario quando si arriva a un bivio.
È inutile elencare tutti i numerosi cambi di direzione: non è difficile da seguire e in queste situazioni … il GPS aiuta.
Waypoints
Waypoint
1,262 ft
01 - Parcheggio presso la Chiesa Parrocchiale Santa Maria Maddalena di Porcen
Waypoint
4,966 ft
12 - Svolta verso Casera dai Ton per uscita sulla dorsale finale verso il Monte Tomatico
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