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Montana- rifugio Fournache - Rifugio Dent Parachée - anello con le racchette a Aussois, Savoia, Francia

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Author

Trail stats

Distance
4.28 mi
Elevation gain
1,014 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
1,014 ft
Max elevation
8,034 ft
TrailRank 
51
Min elevation
7,071 ft
Trail type
Loop
Moving time
2 hours 11 minutes
Time
3 hours 25 minutes
Coordinates
1217
Uploaded
January 30, 2022
Recorded
January 2022
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near Aussois, Auvergne-Rhône-Alpes (France)

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Photo ofMontana- rifugio Fournache - Rifugio Dent Parachée - anello con le racchette a Aussois, Savoia, Francia Photo ofMontana- rifugio Fournache - Rifugio Dent Parachée - anello con le racchette a Aussois, Savoia, Francia Photo ofMontana- rifugio Fournache - Rifugio Dent Parachée - anello con le racchette a Aussois, Savoia, Francia

Itinerary description

Questa gita permette di fare una gita in alta montagna con le racchette da neve senza grandi difficoltà né dislivelli. Parte dall’arrivo della seggiovia Grand Jeu ma, dopo un piccolissimo tratto, abbandona le piste e si svolge completamente fuori dal chiasso degli sciatori. La salita avviene con un lungo traverso durante il quale si vede il vallone di Aussois con i suoi laghi e le sue punte. Il tratto finale si svolge nel vallone di Fournache al cospetto di grandi cime con panorami meravigliosi. Si giunge a un rifugio, chiuso nel periodo invernale, in un punto molto panoramico. Se il tempo è bello l’ambiente e i panorami sono sontuosi e c’è la possibilità di avvistare animali selvatici (siamo nel parco nazionale della Vanoise).
Fatta da sola il 30/01/2022
7,5 km e 370m di dislivello.

LIVELLO DI DIFFICOLTÀ
MODERATA/DIFFICILE
La difficoltà è moderata se si limita l’anello facendo dietrofront all’incrocio con il chemin des Étincelles (WP 17). È addirittura facile se si fa avanti e indietro sul chemin des Étincelles.
Poi diventa difficile (salita più ripida, da superare cumuli dDi neve) e molto difficile l’ultimo tratto (traversata su esile traccia su pendii ripidi esposti). Il tratto di salita ai rifugi va evitato in presenza di pericolo vacanze (possibile distacco di placche). L’intera gita, anche nel tratto facile, va evitata in caso di tempo brutto: la nebbia toglie i punti di riferimento e il vento copre di neve la traccia per cui è facile perdersi.

AVVICINAMENTO
Ad Aussois raggiungere la parte alta del paese dove partono gli impianti da sci e prendere la seggiovia fino alla prima stazione.

In inverno Aussois si raggiunge solo attraverso il tunnel autostradale del Frejus, tra Bardonecchia e Modane. Giunti in Francia si deve scendere fino a Modane, attraversare l’Arc e poi risalire per 7 km verso est.



ITINERARIO
Scesi dalla seggiovia, andare a sinistra passando sopra al Montana. Attraversare le piste dirigendosi verso il parcheggio dei gatti delle nervi e la casetta alla base del piccolo ski-lift.
Prendere una stradina che parte quasi in piano verso il bosco. Arrivati al bivio girare verso destra in salita, ci si dirige verso Plan Sec e il parco nazionale. [VARIANTE Andando a sinistra in discesa si può tornare a piedi verso il paese. Si veda la gita “Discesa su AUSSOIS in racchette da neve dall’arrivo della seggiovia del Gran Jeu (Aussois, Savoia, Francia)”]. Quando la stradina raggiunge la partenza di uno ski-lift, prendere un sentiero a sinistra che si segue fino a quando volta nettamente a destra entrando nel vallone di Fournache.
Dopo un tratto in salita si gira a sinistra, attraversando un ruscello e seguendo la traccia che sale verso i rifugi. Si arriva abbastanza facilmente nei pressi del rifugio de Fournache. Questa era la meta prefissata ma, date le condizioni favorevoli, ho deciso di progredire ancora un po’ verso il rifugio CAF della Dent Parachée, dandomi un limite di tempo.sono passata vicino a un alpeggiò in rovina e a uno chalet privato che c’è poco sopra(del wp 14). Lì invece di aggredire gli ultimi pendii che mancavano per arrivare al rifugio ho provato a seguire una traccia di sci alpinisti che si allargava verso sinistra. La traccia faceva un ampio giro, sempre molto panoramico (ma anche molto esposto sui ripidi pendii rocciosi, per cui con le ciaspole questo tratto è delicato e molto difficile). Mi sono fermata quando ho raggiunto il punto dove la vista si apre sul vallone del Fond d’Aussois. Il rifugio Dent Parachée si trovava sempre molto più in alto sulla destra.
Per il ritorno ho rifatto la stessa strada fino al ruscello (con una breve digressione al rifugio). Poi, arrivati al pezzo dove si risale dopo il ruscello di Fournache, c’è un bivio: a destra è il sentiero che abbiamo fatto all’andata, occorre quindi tenere la sinistra e risalire fino al cammino delle scintille con cui fare ritorno su una facile stradina fino alle piste.

RICORDO DI APRIRE LE DIDASCALIE DELLE FOTO PER ULTERIORI DETTAGLI

Waypoints

PictographMountain hut Altitude 7,162 ft
Photo of1 partenza dal rifugio-ristorante Montana Photo of1 partenza dal rifugio-ristorante Montana Photo of1 partenza dal rifugio-ristorante Montana

1 partenza dal rifugio-ristorante Montana

Arrivati alla fine della seggiovia andare a sinistra passando sopra al rifugio. Il panorama è sontuoso già qui. 1 panorama (da destra) su Pointe de l’Échellre, Rateau d’Aussois (con ai suoi piedi il Plateau du Mauvais Berger) e là Roche Mouche. 2 vista in direzione dei Sarazins e del Tabor. Notare il distanziamento totale sulle piste, in un giorno di sabato con sole e neve

PictographIntersection Altitude 7,096 ft
Photo of2 Prendere la stradina che passa in mezzo ai gatti delle nevi Photo of2 Prendere la stradina che passa in mezzo ai gatti delle nevi

2 Prendere la stradina che passa in mezzo ai gatti delle nevi

Attraversare le piste dirigendosi verso il parcheggio dei gatti delle nervi e la casetta alla base del piccolo ski-lift. Prendere una stradina che parte quasi in piano verso il bosco. La stradina punta diritta verso la Pointe de l’échelle

PictographLake Altitude 7,083 ft
Photo of3 Plan d’Aval Photo of3 Plan d’Aval

3 Plan d’Aval

Il Plan d’Aval è il lago più basso dei due invasi artificiali di Aussois. Il plan d’Aval non è mai completamente ghiacciato perché riceve l’acqua da una diretta derivazione che arriva dalla Valle del Doron, molti chilometri più a nord. Il viaggio sotto terra la mantiene ad una temperatura mite. Inoltre questo lago è collegato con un sistema di vasi comunicanti con il lago del Moncenisio, al confine con l’Italia. I due laghi che servono entrambi la centrale idroelettrica di Avrieux, si alimentano a vicenda nel caso in cui un versante sia più ricco di acqua dell’altro

PictographIntersection Altitude 7,067 ft
Photo of4 Girare a destra Photo of4 Girare a destra Photo of4 Girare a destra

4 Girare a destra

A sinistra si scende verso il paese. A destra si sale verso rifugi

PictographWaypoint Altitude 7,156 ft
Photo of5 La partenza dello ski-lift di plan sec

5 La partenza dello ski-lift di plan sec

Sullo sfondo a sinistra la parete nera della Pointe de Fournache e a destra il triangolo più chiaro, perché di quarzite, della Pointe de Bellecote

PictographIntersection Altitude 7,257 ft
Photo of6 Subito sopra la stazione di partenza dello ski-lift si prende a sinistra un sentiero che traversa i pendii Photo of6 Subito sopra la stazione di partenza dello ski-lift si prende a sinistra un sentiero che traversa i pendii

6 Subito sopra la stazione di partenza dello ski-lift si prende a sinistra un sentiero che traversa i pendii

Dietro agli impianti si vede spuntare a sinistra la piramide perfetta della punta di Longecôte

PictographPanorama Altitude 7,274 ft
Photo of7 50 sfumature di… bianco Photo of7 50 sfumature di… bianco Photo of7 50 sfumature di… bianco

7 50 sfumature di… bianco

Queste foto sono per mostrare che la neve non è semplicemente bianca, fredda e soffice. È un piccolo omaggio al romanzo (e film) “il senso di Smilla per la neve” dove la protagonista spiega che nella lingua Inhuit esistono 20 modi per tradurre la parola neve. Gli esperti dicono che dal punto di vista linguistico non è esatto ma comunque queste foto mostrano i 1000 aspetti che la neve può assumere. 1 e 2 il contrasto fra caldo e freddo ha trasformato la neve in … una grattugia 3 e 4 dove non batte il sole la neve è ancora una soffice, vellutata distesa di cristalli luccicanti 5 e 6 il vento gioca a plasmare le superfici in lame o dune.

PictographLake Altitude 7,283 ft
Photo of8 Plan d’Amont Photo of8 Plan d’Amont Photo of8 Plan d’Amont

8 Plan d’Amont

Il lago è in secca, come sempre accade in inverno e, come sempre accade a questo lago che è alimentato solo dei ruscelli che scendono dalle vette circostanti, diversamente dal plan d’Aval, esso è completamente gelato. Le barre rocciose a monte del lago sono abitate dai gruppi di camosci femmine con i caprettini piccoli di un anno (che si chiamano éterlou in francese).

PictographPanorama Altitude 7,369 ft
Photo of9 Chalet della Randolière Photo of9 Chalet della Randolière Photo of9 Chalet della Randolière

9 Chalet della Randolière

Qui lo sguardo si apre permettendo per la prima volta, di vedere i laghi nella loro interezza

PictographPanorama Altitude 7,484 ft
Photo of10 Il valone di Fournache Photo of10 Il valone di Fournache

10 Il valone di Fournache

Sulla sinistra si vede il rifugio omonimo meta di questa gita. Le punte che si vedono nel panorama sono rispettivamente da sinistra la Dent Parachée, il Grand Chatelard, la punta di Fournache, la punta di Bellecôte

PictographMountain hut Altitude 7,664 ft
Photo of11 Rifugio di Fournache

11 Rifugio di Fournache

È un rifugio privato aperto solo in estate. Era la meta prefissata ma, date le condizioni favorevoli, ho deciso di progredire ancora un po’ verso il rifugio CAF della Dent Parachée, dandomi un limite di tempo.

PictographRuins Altitude 7,743 ft
Photo of12 Rovine di alpeggio Photo of12 Rovine di alpeggio

12 Rovine di alpeggio

PictographSummit Altitude 7,969 ft
Photo of13 Panorama dal punto più alto della gita Photo of13 Panorama dal punto più alto della gita Photo of13 Panorama dal punto più alto della gita

13 Panorama dal punto più alto della gita

Arrivata allo chalet privato che c’è poco sopra le rovine di alpeggio (posizione del wp 14), invece di aggredire gli ultimi pendii che mancavano per arrivare al rifugio ho provato a seguire una traccia di sci alpinisti che si allargava verso sinistra. La traccia faceva un ampio giro, sempre molto panoramico (ma anche molto esposto sui ripidi pendii rocciosi, per cui con le ciaspole questo tratto è delicato e molto difficile). Mi sono fermata quando ho raggiunto il punto dove la vista si apre sul vallone del Fond d’Aussois. Il rifugio (non visibile) si trovava sempre molto più in alto sulla destra. 1 il vallone del Fond d’Aussois ha il fondo Si perfettamente piatto in quanto ospitava anticamente un lago che è stato completamente riempito.nella foto si vedono un alpeggio, e la cappella che si trovano al centro del pianoro più il rifugio omonimo, (al di sopra del pianoro) che è l’unico che ha un calendario di aperture anche invernali. Sul fondo si vedono la cresta des Planettes e la Pointe de l’Observatoire. 2 la Pointe de l’Echelle 3 il Rateau d’Aussois 4 i laghi in perfetta successione 5 la pista di Fournache che scende in uno splendido ambiente alpino

PictographIntersection Altitude 7,881 ft
Photo of14 percorso verso il rifugio della Dent Parachée Photo of14 percorso verso il rifugio della Dent Parachée

14 percorso verso il rifugio della Dent Parachée

Per salire al rifugio usare il canalone a destra Subito dopo lo chalet privato

PictographMountain hut Altitude 7,733 ft
Photo of15 ancora il rifugio di Fournache Photo of15 ancora il rifugio di Fournache

15 ancora il rifugio di Fournache

In posizione soleggiata e panoramica, molto più facile da raggiungere.

PictographRiver Altitude 7,625 ft
Photo of16 Ruisseau des Chaix Photo of16 Ruisseau des Chaix

16 Ruisseau des Chaix

In inverno tolgono il ponte perché non sia divelto dalle piene. Si supera il ruscello sui ponti di neve

PictographIntersection Altitude 7,572 ft
Photo of17 inizio del Chenin des Étincelles Photo of17 inizio del Chenin des Étincelles

17 inizio del Chenin des Étincelles

Poco dopo il ruscello di Fournache c’è un bivio: a destra è il sentiero che abbiamo fatto all’andata, occorre quindi tenere la sinistra e risalire fino al cammino delle scintille con cui fare ritorno su una facile stradina Puntare al palo indicatore in legno

PictographPanorama Altitude 7,602 ft
Photo of18 affioramenti di quarzite Photo of18 affioramenti di quarzite Photo of18 affioramenti di quarzite

18 affioramenti di quarzite

Il cammino delle scintille si chiama così perché percorre un tratto in cui affiora la quarzite, un minerale calcareo fatto di piccolissimi cristalli di quarzo. Se si cammina al buio, i sassolini smossi dagli scarponi fanno delle scintille che normalmente di giorno non si vedono

PictographMountain hut Altitude 7,520 ft
Photo of19 Rifugio di Plan Sec

19 Rifugio di Plan Sec

Anche questo è un rifugio privato aperto d’estate. Lo si raggiunge con una piccola deviazione sul sentiero

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