Vedrette di Ries (Rieserferner): Sasso Lungo (Lenkstein) dalla Val del Rio (Bachertal) a Riva di Tures (Rein in Taufers)
near Epago, Trentino-Alto Adige (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Ciaspolata con buon dislivello a un 3.000 di confine Italia-Austria, ben noto agli scialpinisti ma fattibile anche con le ciaspole.
Nella “scala Wikiloc” è un percorso da considerare comunque difficile per l’ambiente di quota, e l’ho valutato “per esperti” prevedendo di partire per arrivare in vetta.
Come pura tecnica di progressione – dando per scontati meteo e stato della neve ottimali – non è difficile fino alla grande spianata alla base del breve pendio che porta alla forcelletta di inizio del tratto finale in cresta sud-est.
La salita a questa forcelletta si conclude con un tratto sui 30° (30 gradi, non 30 per cento) che – a mio giudizio – è un po’ il limite per le ciaspole e solo con neve perfetta (oggi ho dovuto toglierle per salire, e ho visto anche vari sciatori fare gli ultimi metri senza sci).
La breve crestina finale – oltre ad essere molto bella – è una vera cresta: non è difficile alpinisticamente, ma questa è un’uscita su ciaspole, non di alpinismo, e bisogna valutare bene cosa fare a seconda di quantità e stato della neve.
(Sono “valutazioni invernali” perché in stagione estiva la cresta è un tracciato segnato chiaramente.)
Oggi in cresta le condizioni erano PERFETTE con neve ben consolidata e “senza ombra di ghiaccio”: ho visto qualcuno salire anche senza ramponi, ma io li avevo e li ho calzati per andare tranquillo – a ognuno le sue scelte.
Se non si è fissati per la vetta, si può partire più leggeri senza attrezzatura supplementare e fermarsi sulla bella e comunque molto panoramica spianata alla base della cresta finale, dove dall’altro lato rispetto a quello di arrivo si trova una Croce sopra una piccola e dolce elevazione.
In tutti i casi, con una bella giornata ne uscirà una ciaspolata da ricordare.
******************************
La direzione generale è unica, ma in vari tratti (sia in basso che in alto) sono possibili linee un po’ diverse rispetto a quelle che ho seguito.
Dal parcheggio presso il punto di ristoro Jausenstation Säge in pochi metri si arriva all’inizio del sentiero in sinistra idrografica della Val del Rio.
Si passa quasi subito la deviazione per il Rifugio Roma, poi si sale un po’ nel bosco e ci si ritrova su una “quasi stradetta”.
Si continua fino a un ponte che farebbe traversare dall’altro lato del Rio di Riva, e qui si seguono le indicazioni che, continuando sullo stesso lato, portano molto facilmente nell’area della malga-alpeggio Furtalm.
Accanto a questa malga c’è un laghetto, ma in questa stagione è molto interessante la grande cascata di ghiaccio che si nota in lontananza dall’altro lato: oggi al rientro pomeridiano c’era attività di arrampicata.
Si avanza a lungo in dolci saliscendi boschivi, fino a una gran spianata-radura chiusa di fronte da una verticalità che si supera per un pendio sulla sinistra: è in discreta pendenza ma ci sono vari avvallamenti che consentono molte svolte per addolcirlo.
Ora c’è una lunga diagonale che inizia dentro un valloncello, ne esce a destra e rientra: mediamente poco ripida con qualche piccolo balzo non difficile.
Si esce definitivamente dal bosco poco sotto la malga-alpeggio Ursprungalm, e qui bisogna perdere qualche metro di quota verso destra prima di affrontare il largo pendio che sta di fronte: oggi le tracce già fatte minimizzavano questa perdita con un traverso iniziale.
Dopo il primo salto si entra in una spianata molto larga e soprattutto molto lunga da cui si esce verso sinistra.
Oggi sono uscito per una rampetta ripidina, sfruttando una traccia di sci già fatta, per risparmiare qualche metro di percorrenza, ma con giro un po’ più lungo si rimane sul facile.
Ora c’è tutta una serie di avvallamenti con “riprese di salita” mai difficili dove ho visto varie linee già fatte e ho seguito quelle che mi sembravano più compatibili per le ciaspole.
Si arriva su uno slargo dolce in vista di un paio di grandi formazioni rocciose di cui la centrale più appuntita (qui di fatto c’è un “bivio scialpinistico” dove a sinistra si va per altre mete).
Si punta verso la formazione centrale appuntita, dove ho visto tracce che la passavano sia a destra che a sinistra: io sono passato a sinistra (da qui compare già un “pezzo della punta” del Sasso Lungo o Lenkstein).
Dopo questo aggiramento si entra in un facile traverso con la vetta bene in vista.
Il traverso finisce sotto una rampa ripidina che porta in alto a piegare verso destra per aggirare la base della dorsale-cresta finale sud-ovest del Sasso Lungo o Lenkstein.
A questo punto si entra nella gran spianata finale citata all’inizio, e si prosegue in breve fino alla base del pendio di salita che porta alla forcelletta di inizio del tratto in cresta sud-est.
Sono circa un centinaio di metri di dislivello che si impennano piano-piano.
Qui inclinazione ed esposizione sud-ovest, con il gran sole di oggi a marzo, rendevano la neve già piuttosto molle in uscita e non mi sono fidato di farla tutta con le ciaspole.
Nel finale ho piegato un po’ a destra per intercettare una fascia di roccette affioranti e salire per quelle.
Erano roccette miste a sfasciumi, e quindi non molto stabili, ma neanche molto ripide e perciò gestibili con attenzione.
All’arrivo in cresta, su i ramponi e finale stupendo!
In discesa dalla forcelletta ho mantenuto i ramponi perché con quella neve le ciaspole non avrebbero tenuto di sicuro, mentre per gli sciatori non c’era alcun problema.
La vetta (almeno con la neve) è una micro-vetta: attenzione se ci si trova in tanti.
Oggi la forcella di accesso alla cresta finale presentava delle cornici pronunciate verso il lato austriaco: attenzione anche qui.
******************************
Dallo stesso parcheggio di partenza è possibile salire con le ciaspole ad un altro 3.000 con finale decisamente più semplice: vedi itinerario → Vedrette di Ries: Rifugio Roma (Kasseler Hütte) e Monte Magro (Magerstein) da Jausenstation Sӓge.
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Nella “scala Wikiloc” è un percorso da considerare comunque difficile per l’ambiente di quota, e l’ho valutato “per esperti” prevedendo di partire per arrivare in vetta.
Come pura tecnica di progressione – dando per scontati meteo e stato della neve ottimali – non è difficile fino alla grande spianata alla base del breve pendio che porta alla forcelletta di inizio del tratto finale in cresta sud-est.
La salita a questa forcelletta si conclude con un tratto sui 30° (30 gradi, non 30 per cento) che – a mio giudizio – è un po’ il limite per le ciaspole e solo con neve perfetta (oggi ho dovuto toglierle per salire, e ho visto anche vari sciatori fare gli ultimi metri senza sci).
La breve crestina finale – oltre ad essere molto bella – è una vera cresta: non è difficile alpinisticamente, ma questa è un’uscita su ciaspole, non di alpinismo, e bisogna valutare bene cosa fare a seconda di quantità e stato della neve.
(Sono “valutazioni invernali” perché in stagione estiva la cresta è un tracciato segnato chiaramente.)
Oggi in cresta le condizioni erano PERFETTE con neve ben consolidata e “senza ombra di ghiaccio”: ho visto qualcuno salire anche senza ramponi, ma io li avevo e li ho calzati per andare tranquillo – a ognuno le sue scelte.
Se non si è fissati per la vetta, si può partire più leggeri senza attrezzatura supplementare e fermarsi sulla bella e comunque molto panoramica spianata alla base della cresta finale, dove dall’altro lato rispetto a quello di arrivo si trova una Croce sopra una piccola e dolce elevazione.
In tutti i casi, con una bella giornata ne uscirà una ciaspolata da ricordare.
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La direzione generale è unica, ma in vari tratti (sia in basso che in alto) sono possibili linee un po’ diverse rispetto a quelle che ho seguito.
Dal parcheggio presso il punto di ristoro Jausenstation Säge in pochi metri si arriva all’inizio del sentiero in sinistra idrografica della Val del Rio.
Si passa quasi subito la deviazione per il Rifugio Roma, poi si sale un po’ nel bosco e ci si ritrova su una “quasi stradetta”.
Si continua fino a un ponte che farebbe traversare dall’altro lato del Rio di Riva, e qui si seguono le indicazioni che, continuando sullo stesso lato, portano molto facilmente nell’area della malga-alpeggio Furtalm.
Accanto a questa malga c’è un laghetto, ma in questa stagione è molto interessante la grande cascata di ghiaccio che si nota in lontananza dall’altro lato: oggi al rientro pomeridiano c’era attività di arrampicata.
Si avanza a lungo in dolci saliscendi boschivi, fino a una gran spianata-radura chiusa di fronte da una verticalità che si supera per un pendio sulla sinistra: è in discreta pendenza ma ci sono vari avvallamenti che consentono molte svolte per addolcirlo.
Ora c’è una lunga diagonale che inizia dentro un valloncello, ne esce a destra e rientra: mediamente poco ripida con qualche piccolo balzo non difficile.
Si esce definitivamente dal bosco poco sotto la malga-alpeggio Ursprungalm, e qui bisogna perdere qualche metro di quota verso destra prima di affrontare il largo pendio che sta di fronte: oggi le tracce già fatte minimizzavano questa perdita con un traverso iniziale.
Dopo il primo salto si entra in una spianata molto larga e soprattutto molto lunga da cui si esce verso sinistra.
Oggi sono uscito per una rampetta ripidina, sfruttando una traccia di sci già fatta, per risparmiare qualche metro di percorrenza, ma con giro un po’ più lungo si rimane sul facile.
Ora c’è tutta una serie di avvallamenti con “riprese di salita” mai difficili dove ho visto varie linee già fatte e ho seguito quelle che mi sembravano più compatibili per le ciaspole.
Si arriva su uno slargo dolce in vista di un paio di grandi formazioni rocciose di cui la centrale più appuntita (qui di fatto c’è un “bivio scialpinistico” dove a sinistra si va per altre mete).
Si punta verso la formazione centrale appuntita, dove ho visto tracce che la passavano sia a destra che a sinistra: io sono passato a sinistra (da qui compare già un “pezzo della punta” del Sasso Lungo o Lenkstein).
Dopo questo aggiramento si entra in un facile traverso con la vetta bene in vista.
Il traverso finisce sotto una rampa ripidina che porta in alto a piegare verso destra per aggirare la base della dorsale-cresta finale sud-ovest del Sasso Lungo o Lenkstein.
A questo punto si entra nella gran spianata finale citata all’inizio, e si prosegue in breve fino alla base del pendio di salita che porta alla forcelletta di inizio del tratto in cresta sud-est.
Sono circa un centinaio di metri di dislivello che si impennano piano-piano.
Qui inclinazione ed esposizione sud-ovest, con il gran sole di oggi a marzo, rendevano la neve già piuttosto molle in uscita e non mi sono fidato di farla tutta con le ciaspole.
Nel finale ho piegato un po’ a destra per intercettare una fascia di roccette affioranti e salire per quelle.
Erano roccette miste a sfasciumi, e quindi non molto stabili, ma neanche molto ripide e perciò gestibili con attenzione.
All’arrivo in cresta, su i ramponi e finale stupendo!
In discesa dalla forcelletta ho mantenuto i ramponi perché con quella neve le ciaspole non avrebbero tenuto di sicuro, mentre per gli sciatori non c’era alcun problema.
La vetta (almeno con la neve) è una micro-vetta: attenzione se ci si trova in tanti.
Oggi la forcella di accesso alla cresta finale presentava delle cornici pronunciate verso il lato austriaco: attenzione anche qui.
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Dallo stesso parcheggio di partenza è possibile salire con le ciaspole ad un altro 3.000 con finale decisamente più semplice: vedi itinerario → Vedrette di Ries: Rifugio Roma (Kasseler Hütte) e Monte Magro (Magerstein) da Jausenstation Sӓge.
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Waypoints
Waypoint
7,535 ft
03 - Foto poco prima di arrivare in salita nell'area della malga-alpeggio Ursprungalm
Waypoint
8,778 ft
05 - Foto in salita sulla lunghissima spianata a metà tra la Ursprungalm e il Sasso Lungo o Lenkstein
Waypoint
9,396 ft
07 - Foto in arrivo alla grande formazione rocciosa da aggirare verso la vetta del Sasso Lungo o Lenkstein
Waypoint
9,681 ft
08 - Foto aggirando la grande formazione rocciosa verso la vetta del Sasso Lungo o Lenkstein
Waypoint
9,917 ft
09 - Foto sul traverso finale in direzione della cresta sud-ovest del Sasso Lungo o Lenkstein
Waypoint
10,332 ft
10 - Foto entrando nella facile spianata di aggiramento della cresta sud-ovest del Sasso Lungo o Lenkstein
Waypoint
10,388 ft
11 - Base pendio finale di salita verso la cresta sud-est del Sasso Lungo o Lenkstein
Waypoint
10,660 ft
12 - Forcelletta di cresta sud-est del Sasso Lungo o Lenkstein - primo passaggio in salita
Waypoint
10,727 ft
18 - Foto nella prima parte di discesa lungo la cresta sud-est del Sasso Lungo o Lenkstein
Waypoint
10,696 ft
19 - Foto verso la forcelletta di accesso scendendo lungo la cresta sud-est del Sasso Lungo o Lenkstein
Waypoint
10,660 ft
20 - Forcelletta di cresta sud-est del Sasso Lungo o Lenkstein - secondo passaggio in discesa
Waypoint
10,396 ft
21 - Foto alla ripartenza in discesa dalla base pendio finale di salita verso la cresta sud-est del Sasso Lungo o Lenkstein
Waypoint
7,717 ft
29 - Foto in discesa passando sotto l'area della malga-alpeggio Ursprungalm prima del rientro nel bosco
Waypoint
7,548 ft
30 - Foto nella prima parte boschiva di discesa dopo l'area della malga-alpeggio Ursprungalm
Waypoint
7,341 ft
31 - Foto nella prima parte boschiva di discesa dopo l'area della malga-alpeggio Ursprungalm
Waypoint
6,751 ft
32 - Foto all'arrivo in discesa sopra la grande spianata tra Ursprungalm e Furtalm
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