Lanzarote: Islote de Fermina
near Arrecife, Canarias (España)
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Itinerary description
Avenida Fred Olsen - Islote de Fermina - Parque Islas Canarias – Charco de San Gines
Da Avenida Fred Olsen, il lungomare che costeggia Playa del Reducto, si raggiunge l’Arrecife Gran Hotel & Spa, controversa struttura di 54 m, la più alta di tutta l’isola, che nel 1994 subì uno spettacolare incendio mentre giaceva in stato di abbandono. Imboccato il ponte pedonale in legno (aperto dalle 10:00 alle 17:00) si raggiunte l’Islote de Fermina, oasi ricreativa progettata dall'artista César Manrique negli anni '70. L'Islote de Fermina, già Islote del Quebrado, prende il nome da Fermina García Santana, pioniere nella costruzione navale che qui, nel 1918, ottenne la concessione per stabilire il suo cantiere. Lo spazio dispone di una piscina di acqua salata (chiusa al pubblico), di un edificio vetrato con caffetteria e diverse sale polivalenti per lo svolgimento di eventi. Rientrati sul lungomare si attraversa Parque Islas Canarias per immergersi tra le vie del centro storico, dove spiccano La Casa Amarilla, che fu sede del governo insulare, e la chiesa parrocchiale di San Ginés risalente ai primi del ‘600, dove elementi barocchi convivono con dettagli mudéjar e facciate neoclassiche. Passando oltre si apre l’omonima baia, il Charco de San Gines, una laguna naturale attorno alla quale nacque il primo nucleo di pescatori dell’isola e ancora oggi utilizzata per ormeggiare piccole imbarcazioni. Un punto di riferimento per la città, dove trovare un’ampia offerta di bar e ristoranti dalla piacevole atmosfera.
Da Avenida Fred Olsen, il lungomare che costeggia Playa del Reducto, si raggiunge l’Arrecife Gran Hotel & Spa, controversa struttura di 54 m, la più alta di tutta l’isola, che nel 1994 subì uno spettacolare incendio mentre giaceva in stato di abbandono. Imboccato il ponte pedonale in legno (aperto dalle 10:00 alle 17:00) si raggiunte l’Islote de Fermina, oasi ricreativa progettata dall'artista César Manrique negli anni '70. L'Islote de Fermina, già Islote del Quebrado, prende il nome da Fermina García Santana, pioniere nella costruzione navale che qui, nel 1918, ottenne la concessione per stabilire il suo cantiere. Lo spazio dispone di una piscina di acqua salata (chiusa al pubblico), di un edificio vetrato con caffetteria e diverse sale polivalenti per lo svolgimento di eventi. Rientrati sul lungomare si attraversa Parque Islas Canarias per immergersi tra le vie del centro storico, dove spiccano La Casa Amarilla, che fu sede del governo insulare, e la chiesa parrocchiale di San Ginés risalente ai primi del ‘600, dove elementi barocchi convivono con dettagli mudéjar e facciate neoclassiche. Passando oltre si apre l’omonima baia, il Charco de San Gines, una laguna naturale attorno alla quale nacque il primo nucleo di pescatori dell’isola e ancora oggi utilizzata per ormeggiare piccole imbarcazioni. Un punto di riferimento per la città, dove trovare un’ampia offerta di bar e ristoranti dalla piacevole atmosfera.
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